Museo diocesano d'arte sacra (Arezzo)

museo italiano

Il Museo diocesano d'arte sacra di Arezzo, venne istituito nel 1963, ma aperto regolarmente al pubblico solo nel 1985, e situato in alcuni locali capitolari al di sopra della sagrestia della Cattedrale di San Donato. Nel 2011 è stato trasferito all'interno del Palazzo Vescovile.

Museo Diocesano d'Arte Sacra
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàArezzo
IndirizzoPalazzo Vescovile

Piazza Duomo, 1

Coordinate43°28′01.42″N 11°52′48.98″E / 43.46706°N 11.880273°E43.46706; 11.880273
Caratteristiche
Tipoarte sacra
Istituzione1963
Apertura1985
Visitatori3 898 (2021)
Sito web

Il Museo espone opere d'arte e suppellettile liturgica, databili dal XII al XIX secolo, proveniente dal duomo e dalle chiese del territorio diocesano, significative per la storia e la conoscenza della cultura religiosa ed artistica aretina.

Opere modifica

Il percorso museale, che si sviluppa in cinque sale, offre un denso panorama di storia, arte e devozione aretina attraverso i secoli.

Prime sale modifica

In questa sala sono esposte le opere più antiche, fra cui dipinti, sculture, codici miniati, arredi liturgici, oreficerie ed argenterie sacre medievali. Di rilievo:

  • Crocifissi (XII-XIII secolo), in legno dipinto;
  • serie di turiboli (XIII secolo), in bronzo, di bottega aretina;
  • il Reliquiario a braccio di san Giacomo (metà del XIV-XV secolo), in rame dorato e pietre dure, di bottega aretina;
  • l'Annunciazione (terzo quarto del XIV secolo), tempera su tavola, di Andrea di Nerio;
  • la Madonna col Bambino in trono tra i santi Giacomo e Antonio abate e donatore (1377) e l'Annunciazione (1380-1385), affreschi staccati, di Spinello Aretino;
  • Pace di Siena con la raffigurazione da un lato di Gesù Cristo morto sorretto da angeli e dall'altro la Madonna addolorata (inizio XV secolo), in oro, smalti, pietre preziose e perle, di manifattura franco-fiamminga, contenuta in un reliquiario in argento, bronzo e rame dorato, realizzato nel 1815 dal romano Giuseppe Spagna;
  • un polittico con la Madonna col Bambino in trono e gli evangelisti (1430-1440), attribuito a Stefano d'Antonio di Vanni;
  • il tabernacolo con l'Annunciazione (1434), in terracotta a rilievo, attribuito a Bernardo Rossellino.

Seconda sala modifica

La seconda sala è dedicata alle opere realizzate tra il pieno Quattrocento e l'inizio del Seicento. Di particolare interesse:

  • una croce astile (XIV-XV secolo), in cristallo di rocca e rame dorato, di bottega veneziana;
  • il Busto di san Donato (metà del XV secolo), in terracotta dipinta, attribuito a Luca della Robbia;
  • San Girolamo penitente (fine XV secolo), affresco staccato, di Bartolomeo della Gatta;
  • una predella con raffigurati lo Sposalizio di Maria Vergine, la Nascita di Maria, San Francesco d'Assisi, la Presentazione di Gesù al Tempio, San Bernardino da Siena (1518-1519), tempera su tavola, della bottega di Luca Signorelli;
  • una mitra episcopale (seconda metà del XVII secolo), teletta ricamata in filo d'oro e corallo, di manifattura dell'Italia meridionale.

Terza sala modifica

La sala è quasi interamente dedicata al grande artista ed intellettuale aretino Giorgio Vasari. Di rilievo:

  • Predicazione di san Giovanni Battista (1548), olio su tela, di Giorgio Vasari;
  • Battesimo di Gesù Cristo (1548), olio su tela, di Giorgio Vasari;
  • Madonna della misericordia (1560-1570), olio su tela, di Giorgio Vasari;
  • Gesù Cristo in casa di Marta e Maria (1575), di Santi di Tito.

Quarta e quinta sala modifica

Nelle ultime due sale presentano opere d'arte e oggetti liturgici, databili dal XVII al XIX secolo, provenienti dal Cattedrale e dalle chiese del territorio diocesano. Di grande interesse:

  • paramenti sacri in porpora e oro;
  • tre dipinti (fine XVIII-inizio XIX secolo), in olio su tela, di Pietro Benvenuti.

Palazzo Vescovile modifica

Si visita inoltre il piano nobile del palazzo Vescovile, con le sale affrescate dal Papacello, la quadreria, la camera da letto vescovile.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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