Myotis nesopolus

specie di pipistrello

Myotis nesopolus (Miller, 1900) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'America meridionale.[1][2]

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Myotis nesopolus
Immagine di Myotis nesopolus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Vespertilionidae
Sottofamiglia Myotinae
Genere Myotis
Specie M.nesopolus
Nomenclatura binomiale
Myotis nesopolus
Miller, 1900
Areale

     M.n.nesopolus

     M.n.larensis

Descrizione modifica

Dimensioni modifica

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo di 41,8 mm, la lunghezza dell'avambraccio di 31,6 mm, la lunghezza della coda di 36 mm, la lunghezza del piede di 6 mm e la lunghezza delle orecchie di 11 mm.[3]

Aspetto modifica

Le parti dorsali sono marroni scure, con la base dei peli leggermente più scura, mentre le parti ventrali sono giallo-brunastre. Le orecchie sono lunghe, strette, ben separate tra loro e con la punta arrotondata. Le ali sono attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi, i quali sono piccoli. La coda è lunga ed è inclusa completamente nell'ampio uropatagio. La sottospecie M.n.larensis è più chiara.

Biologia modifica

Comportamento modifica

Si rifugia nelle cavità degli alberi.

Alimentazione modifica

Si nutre di insetti volanti, come mosche e falene, che cattura in spazi aperti e tra i cactus colonnari.

Distribuzione e habitat modifica

Questa specie è diffusa sulle isole di Curaçao e Bonaire, Venezuela nord-occidentale e Colombia nord-orientale. Probabilmente è presente anche su Aruba.

Vive in ambienti aperti ed aridi di pianura.

Tassonomia modifica

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione modifica

La IUCN Red List, nonostante l'areale limitato ma relativamente abbondante, classifica M.nesopolus come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Velazco, P. & Soriano, P. 2008, Myotis nesopolus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Myotis nesopolus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Miller & Allen, 1928.

Bibliografia modifica

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