Mystromys albicaudatus

specie di animali della famiglia Nesomyidae

Il criceto dalla coda bianca (Mystromys albicaudatus Smith, 1834) è un roditore della famiglia dei Nesomiidi, unica specie del genere Mystromys (Wagner, 1841) e della sottofamiglia Mystromyinae, diffuso nell'Africa meridionale.[1][2]

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Criceto dalla coda bianca
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Famiglia Nesomyidae
Sottofamiglia Mystromyinae
Vorontsov, 1966
Genere Mystromys
Wagner, 1841
Specie M.albicaudatus
Nomenclatura binomiale
Mystromys albicaudatus
Smith, 1834
Sinonimi

M.albipes, M.antiquus, M.fumosus, M.hauslichtneri, M.lanuginosa

Descrizione modifica

Dimensioni modifica

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 105 e 184 mm, la lunghezza della coda tra 50 e 97 mm, la lunghezza del piede tra 24 e 30 mm, la lunghezza delle orecchie tra 20 e 28 mm e un peso fino a 113 g.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie modifica

Il cranio presenta una scatola cranica corta, le placche zigomatiche con il margine anteriore dritto e i fori palatali molto lunghi. La bolla timpanica è leggermente rigonfia, mentre il foro infra-orbitale è di forma ovale. Il processo coronoide della mandibola è allungato. Gli incisivi sono ortodonti ed attraversati da due lievi creste longitudinali, i molari hanno una disposizione a coppia delle cuspidi piuttosto semplice.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto modifica

Il corpo è tozzo ed è ricoperto di una pelliccia lunga, soffice, densa e lanosa. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre con dei leggeri riflessi giallo-brunastri e la base dei peli grigia, mentre le parti ventrali sono bianco-grigiastre, più scure alla base. La testa è grande e larga ed è interamente grigia, tranne in qualche individuo dove sono presenti delle macchioline biancastre sopra ogni occhio e dietro ogni orecchio. I lati del muso e il labbro superiore è grigio o bianco, gli occhi sono relativamente grandi, mentre le vibrisse sono lunghe. Le orecchie sono grandi, scure, rivestite di peli marroni scuri e giallo-brunastri. Gli arti sono brevi ed interamente bianchi. Le zampe anteriori hanno quattro dita, quelle posteriori cinque e il loro dorso è ricoperto di peli biancastri, La pianta dei piedi è priva di peli. Tutte le dita sono munite di un artiglio affilato. La coda è corta meno della metà della lunghezza della testa e del corpo, non è colorata ed è densamente ricoperta di corti peli biancastri. Le femmine hanno due paia di mammelle inguinali.

Biologia modifica

Comportamento modifica

È una specie terricola e notturna, attiva particolarmente durante le piogge e poco sociale. Trascorre la giornata in buche o fratture del terreno o in sistemi di cunicoli con due entrate distanti tra loro 1,5–2 m. Possiede un metabolismo elevato ed una regolazione termica simile a quella mammiferi adattati ad ambienti freddi. Durante l'inverno non entra in letargo.

Alimentazione modifica

Possiede caratteristiche fisiologiche particolari, come una digestione simile a quella dei ruminanti, con una complessa microflora e la produzione di acidi gastrici attraverso la fermentazione di piante ricche di polisaccaridi nello stomaco. Ciò permette di nutrirsi di vegetali con difese chimiche non utilizzabili da altri animali.

Riproduzione modifica

Si riproduce in qualsiasi periodo dell'anno. Femmine gravide sono state osservate in gennaio, giugno e luglio. Danno alla luce 1-6 piccoli dopo una gestazione di 37 giorni. Alla nascita pesano 6,5 g ed aprono gli occhi dopo 16-20 giorni di vita. Vengono svezzati dopo 38 giorni. Le femmine raggiungono la maturità sessuale dopo 6 mesi. L'aspettativa di vita in cattività è di circa 6 anni.

Distribuzione e habitat modifica

Questa specie è diffusa nel Lesotho e nelle province sudafricane del Capo Orientale, Free State, Gauteng, KwaZulu-Natal, Mpumalanga, Capo Settentrionale, Nordovest e del Capo Occidentale.

Vive in arbusteti e prati dove è presente terreno argilloso con una buona copertura erbosa.

Conservazione modifica

La IUCN Red List, considerato che il suo areale si è ridotto del 51-80% negli ultimi 40 anni e oltre la metà è minacciata dall'agricoltura nei prossimi 10 anni, classifica M.albicaudatus come specie in pericolo (EN).[1]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Coetzee, N. & Monadjem, A. 2008, Mystromys albicaudatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mystromys albicaudatus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold, 2013.

Bibliografia modifica

  • J.D.Skinner & Christian T.Chimimba, the Mammals of the Southern African Sub-region, 3rd Edition, Cambridge University Press, 2005, ISBN 9780521844185.
  • David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume III-Rodents, Hares and Rabbits, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122532

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