Nagyrév

comune ungherese

Nagyrév è un comune dell'Ungheria di 763 abitanti (dati 2001). È situato nella contea di Jász-Nagykun-Szolnok.

Nagyrév
comune
Nagyrév – Stemma
Nagyrév – Veduta
Nagyrév – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Ungheria Ungheria
RegioneGrande Pianura Settentrionale
Contea Jász-Nagykun-Szolnok
Territorio
Coordinate46°56′30.52″N 20°08′57.3″E / 46.941811°N 20.14925°E46.941811; 20.14925 (Nagyrév)
Superficie29,79 km²
Abitanti763 (2001)
Densità25,61 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale5463
Prefisso56
Fuso orarioUTC+1
Codice KSH06318
Cartografia
Mappa di localizzazione: Ungheria
Nagyrév
Nagyrév
Sito istituzionale

Curiosità modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Fabbricanti di angeli di Nagyrév.

Tra il 1914 e il 1929, alcune madri di famiglia lavoratrici e mogli avvelenarono centinaia di persone nel tranquillo paesaggio ungherese. L'origine di questa incredibile epidemia di follia, è da ricercarsi nell'inizio della prima guerra mondiale: gli uomini vengono mandati al fronte, e nei pressi del villaggio viene costruito un campo di raccolta per prigionieri. Ben presto, fidanzati e mariti vengono dimenticati e le "allegre comari" di Nagyrév, stanche di star sole, incominciano a rivolgere le loro attenzioni ai prigionieri del campo che ricambiano calorosamente.

Un incredibile frenesia sessuale si impossessa delle donne di Nagyrév, al punto che il ritorno dal fronte dei legittimi compagni viene accolto con notevole freddezza se non con irritazione. I loro uomini di un tempo sono diventati superflui al punto che molte mogli e fidanzate decidono di liberarsene, trovando un valido aiuto nell'ostetrica del villaggio che dispensa generosamente veleno da somministrare a consorti e compagni indesiderati. L'avvelenamento, nel giro di poco tempo, diventa il passatempo preferito delle donne del villaggio, al punto che la zona viene ribattezzata "Il distretto della morte". La "tranquilla" routine di sesso e morte delle avvelenatrici viene interrotta da un tentativo di avvelenamento fallito, cui fa seguito una denuncia alle autorità. Viene arrestata una donna che, probabilmente per paura di affrontare da sola la polizia, ne coinvolge una seconda, che a sua volta fa il nome dell'ostetrica.

A differenza delle prime due arrestate la donna nega tutto e torna al villaggio. Alcuni agenti la seguono e scoprono che sta avvertendo degli ultimi avvenimenti le altre donne del villaggio che hanno avuto del veleno da lei. Trentasette donne saranno arrestate di cui otto condannate a morte e le restanti a diversi anni di reclusione.

Quanto all'ostetrica, si avvelenerà nella sua abitazione prima che le autorità possano tornare ad arrestarla.[1]

Note modifica

  1. ^ Matteo Curtoni Maura Parolini, Dizionario dei serial killer, Avallardi, 1998.

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