La Niels Iuel fu una nave da difesa costiera della Kongelige Danske Marine, la Reale Marina Danese, operante tra la prima guerra mondiale e fino a parte della seconda guerra mondiale. Il suo nome è in onore dell'ammiraglio Niels Juel, con grafia alternativa appunto Niels Iuel, che combatté durante la battaglia di Copenaghen.

Niels Iuel
La Niels Iuel agli inizi della sua carriera
Descrizione generale
Tipocorazzata costiera
In servizio con Kongelige danske marine
Impostazione3 luglio 1918
Varo23 maggio 1923
Destino finaleaffondata in attacchi aerei il 29 agosto 1943; lo scafo fu demolito tra il 1952 e il 1953
Caratteristiche generali
Dislocamento3.400
Lunghezza89,95 m
Larghezza16,3 m
Pescaggio5,2 m
Velocità16 nodi (29,63 km/h)
Equipaggio329
Armamento
Artiglieria10 cannoni da 150 mm
4 cannoni antiaerei da 57 mm
Siluri2 tubi lanciasiluri da 450 mm
dati tratti da [1]
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Progetto modifica

 
I piani di costruzione della Niels Juel nel 1918

La nave venne costruita per comandare una delle due squadre che la Danimarca riteneva necessarie per sorvegliare gli accessi al Grande Belt; originariamente doveva portare un armamento principale con due cannoni da 240mm in torri singole a prua e a poppa, come la Peder Skram; il progetto venne poi evoluto e l'armamento venne rivisto in 10 cannoni da 150mm e mitragliere antiaeree, sulla base dei criteri degli anni venti del ventesimo secolo; per la marina danese, venne classificata come artilleriskib, letteralmente nave da artiglieria.

Storia operativa modifica

Dopo diversi anni di servizio, si trovò ad essere una nave scuola per la marina danese, e questo anche dopo che la Danimarca venne invasa dai tedeschi nel 1940 durante l'operazione Weserübung. Inizialmente la marina danese venne lasciata operativa dagli occupanti per gestire lo sminamento del Belt, e quindi vennero permesse anche le crociere di addestramento sebbene con severe restrizioni di movimento.

 
La Niels Iuel sotto attacco dei bombardieri tedeschi

Ma le crescenti tensioni all'interno della Danimarca verso gli occupanti e le vicende belliche portarono i tedeschi il 29 agosto 1943 a procedere al disarmo della flotta e dell'esercito, denominata operazione Safari; in previsione di ciò, non potendo opporsi con la forza, la marina danese aveva dato precedentemente ordine alle proprie navi di tentare di raggiungere la Svezia o di autoaffondarsi, e venne dato fuoco all'hangar nella base militare di Holmen a Copenaghen che ospitava gli idrovolanti; in quel momento la nave era comandata dal capitano Carl Westermann, che era anche membro del parlamento danese, e che ne preparò secondo gli ordini dello stato maggiore la fuga in Svezia, ricevuto l'allarme alle 04:20[2]; la nave si staccò dal molo alle 5:20 del mattino ma l'uscita in mare aperto venne ritardata per la nebbia che rendeva difficile la navigazione negli spazi ristretti dei canali del Belt, e prese il mare alcune ore dopo. Appena in mare aperto, la nave venne sottoposta a ripetuti attacchi aerei di bombardieri orizzontali e di Stuka che cercò di fronteggiare con lo scarso armamento antiaereo disponibile[2]; il primo attacco alle 08.55 fu di avvertimento, ma nel secondo uno Stuka venne colpito all'ala dal fuoco di sbarramento dopo aver sganciato una bomba vicina; alla fine, solo alcune unità minori raggiunsero la Svezia mentre la Niels Iuel venne messa fuori uso da due bombe d'aereo esplose molto vicino e costretta ad arenarsi mentre tentava di passare lo stretto, con un morto e vari feriti tra l'equipaggio[2]. I tedeschi tentarono poi di recuperare la nave.

Il suo nome è perpetuato dalla capoclasse della classe Nils Juel (con l'altra grafia) di fregate leggere.

Note modifica

  1. ^ Niels Iuel (1923-1943), su navalhistory.dk. URL consultato il 10 novembre 2013.
  2. ^ a b c (EN) Navalhistory-dk - The coast defense ship NIELS IUEL attacked several times by German aircrafts, su navalhistory.dk, 21 luglio 2013. URL consultato il 2 settembre 2013.

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