Nina von Stauffenberg

Elisabeth Magdalena Schenk Gräfin von Stauffenberg, detta famigliarmente Nina (Kaunas, 27 agosto 1913Kirchlauter, 2 aprile 2006), è stata la moglie del colonnello Claus Schenk von Stauffenberg, fautore del fallito attentato alla vita di Adolf Hitler, passato alla storia come il complotto del 20 luglio 1944. A seguito del fallimento del complotto, fu arrestata e imprigionata. Diede alla luce la figlia più piccola, Konstanze, durante la detenzione.

Biografia modifica

Nata con il nome di Magdalena Elisabeth Vera Lydia Herta von Lerchenfeld a Kowno, nell'allora Impero russo (oggi Kaunas, in Lituania), era conosciuta con il nomignolo "Nina". Suo padre era il politico e nobile bavarese console Gustav Freiherr von Lerchenfeld (1871-1944), mentre sua madre era Anna Freiin von Stackelberg (1880-1945), una nobildonna tedesca del Baltico.

Contessa von Stauffenberg modifica

Nina von Lerchenfeld incontrò per la prima volta Claus Schenk von Stauffenberg intorno al 1930. Si sposarono il 26 settembre 1933 nella città di Bamberg, in Baviera, e Nina diventò la contessa (Gräfin) von Stauffenberg. Nonostante le rispettive madri di Nina von Lerchenfeld e di Claus von Stauffenberg fossero entrambe protestanti, i figli della coppia furono cresciuti da cattolici, secondo i desideri del padre del conte von Stauffenberg. Dal loro matrimonio nacquero cinque figli:

 
Lapide della contessa von Stauffenberg

Dopo il fallimento del complotto per assassinare Adolf Hitler e l'esecuzione sommaria di suo marito, la contessa von Stauffenberg fu arrestata dalla Gestapo la notte fra il 22 e 23 luglio, e presa in custodia secondo l'antica legge del Sippenhaft, ristabilita dal governo nazista. I suoi quattro figli furono sistemati in un orfanotrofio a Bad Sachsa, in Bassa Sassonia, sotto il cognome "Meister".[1]

Nonostante fosse incinta, fu dapprima imprigionata a Rottweil, poi trasferita nella prigione della Gestapo a Berlino dove fu interrogata per tre settimane. Dopo l'interrogatorio fu inviata nel campo di concentramento di Ravensbrück, dove rimase in isolamento per cinque mesi, fino al momento del parto che avvenne nel gennaio del 1945, quando diede alla luce la sua quinta figlia, Konstanze, in un centro di maternità nazista a Francoforte sull'Oder. Nello stesso anno, sua madre Anna morì in un campo di detenzione sovietico, Danzica-Matzkau.[2]

Negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale la contessa fu trasferita in provincia di Bolzano, dove fu trattenuta come ostaggio, in cambio del riscatto di alcune proprietà naziste. Dopo la guerra, riuscì finalmente a ricongiungersi con la sua famiglia nella loro residenza di famiglia a Lautlingen, nel land del Baden-Württemberg, grazie all'aiuto della cognata Melitta von Stauffenberg. Nel 1953 riuscì a ritornare a Bamberg nella sua casa. Nel 1993 fu insignita di una medaglia civica della città, in riconoscimento di tutta l'attività da lei svolta come fondatrice dell'associazione per la protezione del centro storico di Bamberg.[2]

Morte modifica

La contessa morì il 2 aprile del 2006 a Kirchlauter, vicino a Bamberga, in Baviera, all'età di 92 anni. La salma fu sepolta sei giorni dopo, nel cimitero di Kirchlauter, dove giace tuttora.

Onorificenze e riconoscimenti modifica

  • Croce al merito della Repubblica Federale di Germania (1983)
  • Riconoscimento civico della città di Bamberg (1993)
  • Medaglia della Baviera per merito sociale (2000)[3]
  • Membro onorario della "Associazione per la protezione del centro storico di Bamberg" (2003)[4]

Nel cinema modifica

La contessa von Stauffenberg è stata impersonata in alcune rappresentazioni cinematografiche:

Note modifica

  1. ^ ALTO ADIGE, GLI “OSTAGGI” DI HITLER, su televignole.it. URL consultato il 1º marzo 2022.
  2. ^ a b (DE) Schenk Gräfin von Stauffenberg, Nina, su kulturstiftung.org. URL consultato il 1º marzo 2022.
  3. ^ (DE) Geehrte Persönlichkeiten 2000, su stmas.bayern.de. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2008).
  4. ^ (DE) Bewegte Zeiten, su altbamberg.de. URL consultato il 1º marzo 2022.

Bibliografia modifica

  • Konstanze von Schulthess, Nina Schenk Gräfin von Stauffenberg - Ein Porträt, Pendo Verlag, 2008. ISBN 3-858-42652-0. La biografia è stata pubblicata dalla figlia minore. Una versione francese fu pubblicata nel 2019. ISBN 9782940628384
  • Dorothee von Meding, Courageous Hearts: Women and the Anti-Hitler Plot of 1944, Editori Berghahn Books, 1997. ISBN 9781571818539

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