In matematica, e più precisamente in teoria degli insiemi, il numero beth indica una particolare successione di numeri cardinali. Il simbolo è bet, , la seconda lettera dell'alfabeto ebraico.[1]

La successione è parametrizzata sui numeri ordinali e definita per induzione transfinita come segue:

Numeri beth e numeri aleph modifica

Per le regole dell'aritmetica dei cardinali, dato un cardinale   si ha che   è la cardinalità dell'insieme di funzioni da   in  , che non è altro che la cardinalità di  , l'insieme delle parti di  .

Alla luce di questa osservazione, il secondo "tassello" della definizione della successione può essere riscritto come:

  •  

A questo punto si nota che i primi elementi della successione sono i cardinali più utilizzati in matematica:

  •   è la cardinalità del numerabile
  •   è la cardinalità del continuo, cioè di  
  •   è la cardinalità di  , ovvero il "numero" di insiemi di numeri reali

Sorge spontanea la domanda "Tutti i cardinali fanno parte di questa successione?"

In altre parole: la successione dei numeri   coincide con quella dei numeri  ?

Che   coincida con  , è vero per definizione. Andando in ordine, il primo caso non banale è quindi  , la cui equivalenza con   però non è altro che l'ipotesi del continuo, che è dimostrata essere indecidibile se ci si basa sugli assiomi standard della matematica.

In generale, l'equivalenza   è la cosiddetta ipotesi generalizzata del continuo, ed è ovviamente indecidibile, dato che lo è un suo caso particolare.

Note modifica

  1. ^ In italiano il nome della lettera è bet, ma in matematica si usa scrivere beth, come nella letteratura anglosassone e germanica, similmente a quanto avviene per i numeri aleph.

Voci correlate modifica

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