Nunzio (wrestler)

wrestler statunitense

James Maritato, meglio conosciuto con i ring name Little Guido e Nunzio (New York, 12 marzo 1972), è un wrestler statunitense di origini italiane, noto per i suoi trascorsi nella Extreme Championship Wrestling e nella World Wrestling Entertainment.

Nunzio
Nunzio nel 2010
NomeJames Maritato[1]
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Luogo nascitaNew York[2]
12 marzo 1972[2]
Ring nameDamien Stone[3][2]
Guido Maritato[3][2]
James Maritato[3][2]
James Stone[3]
Little Guido[3][2]
Nunzio[3][2]
Tony Boradway[3][4]
Altezza dichiarata170[1][2] cm
Peso dichiarato77[1] kg
AllenatoreBilly Robinson[3][2]
Debuttosettembre 1991[3][2]
Progetto Wrestling

Dopo aver giocato a football americano alle scuole superiori, Maritato ha iniziato la sua carriera nel wrestling professionistico nel 1990, venendo allenato da Billy Robinson, ed ha poi lottato alcuni match come jobber nella Eastern Championship Wrestling.[2] In seguito è passato alla Extreme Championship Wrestling come membro della stable dei Full Blooded Italians, rimanendovi fino al fallimento della federazione avvenuto nel 2001.[5] Dopo una breve parentesi in Ring of Honor, nel 2002 ha firmato un contratto con la World Wrestling Entertainment, combattendo principalmente nella divisione dei pesi leggeri.

Carriera modifica

Gli esordi (1990–1992) modifica

Mentre frequentava la Nanuet Senior High School, Maritato praticò il football e il wrestling.[6] Maritato fu allenato da Billy Robinson, secondo quanto affermato in un'intervista shoot, Maritato fece il suo debutto contro un wrestler di nome Parsippany Smith Fields.[2][5]

Extreme Championship Wrestling (1992–2001) modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: The Full Blooded Italians.

Il suo debutto nell'Extreme Championship Wrestling (ECW) avvenne il 14 luglio 1992 con il nome di Damien Stone, dove perse contro Tommy Cairo. Spese i suoi primi anni in ECW nell'undercard come jobber. Nel 1995, si prese una pausa dalla ECW e si trasferì in giappone per lottare nell'UWF International, federazione a carattere shoot.[2][5]

Maritato tornò con l'identità di Little Guido e formò una stable comedy di origini italiane chiamata Full Blooded Italians insieme a JT. Smith, Tracy Smothers e Tommy Rich. Nessuno dei membri era di origini italiane, ad eccezione di Maritato.[5]

Nel 1999, divenne un "wrestler serio", seppur continuando a essere accompagnato dal Sal E. Graziano proclamandosi un membro degli F.B.I. (nonostante fossero rimasti loro due). In seguito, lottò diversi match in competizione singola fino a metà del 2000, quando formò un tag team con Tony Mamaluke, con cui vinse il World Tag Team Championship il 26 agosto che persero a dicembre contro Danny Doring e Roadkill.[5] I due continuarono a lottare fino alla chiusura della ECW nel gennaio del 2001.[2]

Ring of Honor (2001–2002) modifica

Dopo la chiusura della ECW, lottò in diverse federazioni indipendenti spesso in coppia con Tony Mamaluke. Inoltre, i due ebbero uno stint nella Ring of Honor prima della firma di Maritato con la World Wrestling Entertainment nel 2002.[5]

World Wrestling Entertainment (2002–2008) modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: The Full Blooded Italians.

Maritato fece il suo debuttò nella puntata di SmackDown! del 12 dicembre 2002 con il nome di Nunzio, nel ruolo del cugino heel di Jamie Noble attaccando Crash.[5][7] Di conseguenza, Nunzio iniziò una rivalità con Holly che sconfisse in varie occasioni per poi affrontare wrestler come Tajiri, Shannon Moore e Chuck Palumbo.[8][9]

L'alleanza con Noble si concluse poco dopo e Nunzio riformò i Full Blooded Italians con Chuck Palumbo e Johnny Stamboli, che ottennero un discreto successo.[10] Dopo WrestleMania XX, Palumbo fu spostato a Raw e gli F.B.I. si ridussero come un tag team.[11] In seguito al rilascio di Stamboli, Nunziò iniziò a lottare nella divisione dei pesi leggeri.[5]

Nel 2005, Maritato tornò per una notte con la gimmick di Little Guido; riformando gli originali Full Blood Italians perdendo un triple threat match che includeva Tajiri e Super Crazy a One Night Stand.[12]

Tornato con il nome di Nunzio, continuò a lottare a Velocity sia come face che heel, dove formò un tag team di breve durata con Funaki. Nella puntata di Velocity del 6 agosto, conquistò il Cruiserweight Championship sconfiggendo Paul London grazie all'aiuto di Vito che gli passò un bastone telescopico.[13] Nunzio si allenò poi con Vito diventando un "cattivo".

Il duo iniziò una rivalità con i Mexicools e il 9 ottobre a No Mercy, perse il titolo contro Juventud.[14] Il 15 novembre in un house show a Roma, Nunzio vinse per la seconda volta il Cruiserweight Championship sconfiggendo Juventud, per poi perderlo contro quest'ultimo nella puntata SmackDown! del 25 novembre.[15]

Nunzio e Vito divennero dei face per un breve periodo durante la loro rivalità con Gregory Helms, per poi tornare a essere heel, dovuto alla nuova gimmick da padrino di Vito.

Nel maggio del 2006, l'alleanza tra Nunzio e Vito cominciò a inclinarsi dopo essere stato rivelato che a Vito piaceva vestire in modo opposto, che fece sentire Nunzio tradito e imbarazzato.[16][17] Concluse la sua alleanza con Vito e venne spostato nel roster della ECW.[18]

Nel mese di giugno dopo il lancio del roster della ECW, Nunziò lasciò SmackDown! per unirsi agli "ECW Originals", utilizzando di nuovo il nome di Little Guido.[18] Maritato riformò gli F.B.I. come face, insieme a Tony Mamaluke, Trinity e per un breve periodo di tempo con Big Guido.[19] A December to Dismember, persero contro Elijah Burke e Sylvester Terkay.[20] Il suo compagno di coppia Tony Mamaluke fu rilasciato il 18 gennaio 2007, lasciando Guido e Trinity.[21][22]

Dopo il rilascio di Mamaluke, Guido venne tolto dagli show televisivi. Fece il suo ritorno nella puntata di ECW on Sci Fi del 17 aprile svoltasi in italia tornando a utilizzare il personaggio di Nunzio senza Trinity, la quale fu rilasciata nel mese di giugno.[23][24] Dopo aver perso nei match di debutto di Johnny Nitro e The Miz, Nunzio venne rimosso dagli show.[25][26] Nella puntata della ECW dell'11 settembre, perse contro Matt Striker.[27] In quel periodo, Nunzio fu usato il più delle volte come jobber perdendo contro Tommy Dreamer,[28] Jamie Noble,[29] Kevin Thorn,[30] e Kenny Dykstra.[31]

Nunzio tornò nella puntata della ECW del 15 gennaio 2008, perdendo contro Shelton Benjamin,[32] e l'8 aprile contro Elijah Burke.[33] Successivamente, iniziò una breve rivalità con Mark Henry che perse.[34][35] Dopo quasi due anni, il 5 maggio Nunzio vinse un match come membro del roster della ECW contro Triple H e Mr. Kennedy.[36] L'8 agosto, Nunzio fu rilasciato dalla WWE.[37]

Circuito indipendente (2008–2010) modifica

Dopo il rilascio dalla WWE Maritato torna a combattere nel circuito indipendente americano lottando spesso in coppia con Tracey Smothers. I due riescono a conquistare i titoli di coppia della Jersey All Pro Wrestling. Maritato partecipa inoltre anche a un evento della Ring of Honor a New York.

Total Nonstop Action (2010) modifica

Nell'agosto 2010 prende parte al PPV TNA Hardcore Justice, dove insieme con gli FBI sconfigge Simon Diamond, Kid Kash e Johnny Swanger. Suo è il pin finale su Simon Diamond grazie alla Sicilian Slice.

Sul finire del 2010 lotta qualche match in Giappone, nella promotion SMASH dell'ex ECW e WWE Tajiri.

Ritorno in WWE (2010–2011) modifica

A dicembre del 2010 è tornato in WWE per arbitrare un match. L'8 febbraio 2011 arbitrò un match a NXT. A maggio 2011 firma un contratto con la WWE dove si metterà a disposizione come arbitro, ruolo che già svolgeva regolarmente da qualche mese. Il 30 settembre dello stesso anno viene rilasciato.

Personaggio modifica

Mosse finali modifica

Manager modifica

Soprannomi modifica

  • "The Extreme Stud"
  • "The Pugnacious Pisan"
  • "The Sicilian Shooter"

Musiche d'ingresso modifica

Titoli e riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Little Guido Maritato, su wwe.com, World Wrestling Entertainment. URL consultato il 4 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2006).
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n (EN) Nunzio, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling. URL consultato il 3 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2007).
  3. ^ a b c d e f g h i (EN) Little Guido, su cagematch.net, Cagematch. URL consultato il 3 agosto 2019.
  4. ^ (EN) Bob Kapur, Ring ka King: Coronations and championships - Jarrett's control quest continues [collegamento interrotto], su slam.canoe.ca, Slam! Sports, 14 marzo 2012. URL consultato il 3 agosto 2019.
  5. ^ a b c d e f g h (EN) John Milner, Oliver Greg, Bob Kapur, Nunzio [collegamento interrotto], su slam.canoe.ca, Slam! Sports. URL consultato il 4 agosto 2019.
  6. ^ (EN) Kevin Armstrong, End Zone: 25 years ago, Nanuet HS went untied, unscored upon, su nydailynews.com, NY Daily News. URL consultato il 4 agosto 2019.
  7. ^ (EN) WWE SmackDown! Results – December 12, 2002, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling, 12 dicembre 2002. URL consultato il 6 agosto 2019.
  8. ^ (EN) WWE SmackDown! Results – January 2, 2003, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling, 2 gennaio 2003. URL consultato il 6 agosto 2019.
  9. ^ (EN) WWE SmackDown! Results – January 16, 2003, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling, 16 gennaio 2003. URL consultato il 6 agosto 2019.
  10. ^ (EN) Full Blooded Italians Profile, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling. URL consultato il 6 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2011).
  11. ^ (EN) Draft Lottery 2004, su prowrestlinghistory.com, Online World of Wrestling. URL consultato il 6 agosto 2019.
  12. ^ (EN) Chris Gramltch, One great Night of hardcore hostalgia, su slam.canoe.ca, Slam! Sports, 12 giugno 2005. URL consultato il 6 agosto 2019.
  13. ^ (EN) History Of The Cruiserweight Championship – Nunzio, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 6 agosto. URL consultato il 6 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2008).
  14. ^ (EN) No Mercy 2005 Results, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 9 ottobre 2005. URL consultato il 6 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2008).
  15. ^ (EN) Anarchy in the U.K., su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 25 novembre 2005. URL consultato il 6 agosto 2019.
  16. ^ (EN) Louie Dee, Tragic Homecoming, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 12 maggio 2006. URL consultato il 6 agosto 2019.
  17. ^ (EN) Ed Williams III, Seeing red, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 19 maggio 2006. URL consultato il 6 agosto 2019.
  18. ^ a b (EN) Brett Hoffman, An Extreme Debut, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 16 giugno 2006. URL consultato il 6 agosto 2019.
  19. ^ (EN) Full Blooded Italians – World Wrestling Entertainment – ECW Resurrection, su onlineworldofwrestling.com, World Wrestling Entertainment. URL consultato il 6 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2011).
  20. ^ (EN) Hybrid beatdown, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 3 dicembre 2006. URL consultato il 6 agosto 2019.
  21. ^ (EN) Jon Waldman, Axe drops for many WWE stars, su slam.canoe.ca, Slam! Sports, 18 novembre 2007. URL consultato il 6 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2009).
  22. ^ (EN) World Wrestling Entertainment releases Superstars, su wwe.com, World Wrestling Entertainment. URL consultato il 6 agosto 2019.
  23. ^ (EN) Andrew Rote, Out of line, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 17 aprile 2007. URL consultato il 6 agosto 2019.
  24. ^ (EN) Trinity released, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 22 giugno 2007. URL consultato il 6 agosto 2019.
  25. ^ (EN) The beginning of a new ECW dawn, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 19 giugno 2007. URL consultato il 6 agosto 2019.
  26. ^ (EN) Corey Clayton, Nitro and Punk continue to roll toward The Bash, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 10 luglio 2007. URL consultato il 6 agosto 2019.
  27. ^ (EN) No apologies, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 11 settembre 2007. URL consultato il 6 agosto 2019.
  28. ^ (EN) A scary affair, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 30 ottobre 2007. URL consultato il 6 agosto 2019.
  29. ^ (EN) Monsters continue to roam, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 6 novembre 2007. URL consultato il 6 agosto 2019.
  30. ^ (EN) Heating up for the holidays, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 20 novembre 2007. URL consultato il 6 agosto 2019.
  31. ^ (EN) "It's not easy being gold, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 18 dicembre 2007. URL consultato il 6 agosto 2019.
  32. ^ (EN) The Gold Standard shines, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 15 gennaio 2008. URL consultato il 6 agosto 2019.
  33. ^ (EN) Contract War, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 8 aprile 2008. URL consultato il 6 agosto 2019.
  34. ^ (EN) All mixed up, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 22 aprile 2008. URL consultato il 6 agosto 2019.
  35. ^ (EN) Championship Friday, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 6 giugno 2008. URL consultato il 6 agosto 2019.
  36. ^ (EN) Punk'd by the General Manager, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 5 maggio 2008. URL consultato il 6 agosto 2019.
  37. ^ (EN) "WWE releases six superstars, referee Nick Patrick, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 8 agosto 2008. URL consultato il 6 agosto 2019.

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