Oceanos

nave da crociera

L'Oceanos fu una nave da crociera battente bandiera greca, costruita nel 1952 nei cantieri Forges Chantiers de la Gironde, a Bordeaux, per la società francese Messageries Maritimes con il nome di Jean Laborde, naufragata[2] il 4 agosto 1991 al largo delle coste del Sudafrica.

Oceanos
Descrizione generale
Tipotransatlantico, poi nave da crociera
ProprietàMessageries Maritimes (1953-1970)
K. Efthymiades (1970-1976)
Epirotiki Lines (1976-1991)
Porto di registrazione Marsiglia (1953-1970)
Il Pireo (1970-1972)
Limassol (1972-1974)
Singapore (1974-1976)
Il Pireo (1976-1991)
IdentificazioneNumero IMO: 5170991
CostruttoriForges Chantiers de la Gironde
CantiereBordeaux, Francia
Varo12 luglio 1952
Viaggio inauguralegiugno 1953
Nomi precedentiJean Laborde (1952-1970)
Mykinai (1970-1972)
Ancona (1972-1974)
Brindisi Express (1974)
Eastern Princess (1974-1976)
Destino finaleNaufragata il 4 agosto 1991
Caratteristiche generali
Stazza lorda14.000 tsl
Lunghezza153 m
Larghezza20 m
Pescaggiom
Velocità18,5 nodi (34,26 km/h)
Numero di ponti6 - 9
Equipaggio250
Passeggeri550
Note
[1]
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La nave modifica

Utilizzata inizialmente sulla rotta Marsiglia - Madagascar - Mauritius nel corso della sua vita cambiò più volte nome: Mykinai, Ancona, Brindisi Express, Eastern Princess e infine, nel 1976, Oceanos quando fu acquistata della compagnia greca Epirotiki Lines.

Naufragio modifica

Il 3 agosto 1991 l’Oceanos lasciò il porto East London, Sudafrica, diretta a Durban. Salpò nonostante le avverse condizioni meteo, incontrando onde alte circa 9 metri e un vento di 40 nodi.

Verso le 21:30 UTC +2, al largo della costa del Transkei, avvenne un'esplosione nella sala macchine e la nave perse la forza di propulsione. Il direttore di macchina informò il comandante Yiannis Avranas che la nave stava imbarcando acqua, inondando la stanza del generatore elettrico, e di conseguenza stava andando alla deriva. Resosi conto dell'accaduto, l'equipaggio, in preda al panico, non chiuse le paratie stagne inferiori e non lanciò nessun allarme lasciando i passeggeri all'oscuro dell'accaduto fino a quando gli stessi non si resero conto della gravità della situazione. In questa fase, secondo molte testimonianze, molti membri dell'equipaggio, tra cui il capitano Avranas, avevano già indossato i giubbotti di salvataggio ed erano pronti ad abbandonare la nave, apparentemente incuranti della sicurezza dei passeggeri.

Fortunatamente alcune navi nelle vicinanze risposero all'SOS lanciato dal chitarrista e intrattenitore di bordo Moss Hills e la South African Navy, insieme alla South African Air Force, mise in atto una massiccia operazione di soccorso, utilizzando sedici elicotteri per riuscire a evacuare i 225 passeggeri che non avevano potuto lasciare la nave con le scialuppe di salvataggio.

Alla fine dell'operazione tutte le 571 persone che erano a bordo erano state tratte in salvo.

Alle 15:30 UTC +2 circa del 4 agosto 1991 l'Oceanos si inclinò su un fianco, la poppa si alzò verticalmente e la nave affondò. Le ultime cinque persone, tra cui tre animatori, erano state tratte in salvo pochi minuti prima.

L'intero affondamento della nave è stato ripreso da un elicottero che sorvolava la zona ed il filmato completo è tutt'oggi visibile sulle varie piattaforme.

Il comandante è stato accusato da molti passeggeri di averli abbandonati. Avranas ha sostenuto di aver lasciato la nave tra i primi al fine di organizzare meglio le operazioni di salvataggio, dichiarando inoltre: "Quando io do l'ordine di abbandonare la nave, non importa quando me ne vado. L'abbandono nave è per tutti. Se alcune persone hanno intenzione di rimanere, possono farlo."

Note modifica

  1. ^ (SV) M/S JEAN LABORDE, su faktaomfartyg.se. URL consultato il 5 febbraio 2023.
  2. ^ Il naufragio è la sommersione completa di una imbarcazione o di una nave per cause accidentali. Sono escluse le azioni di guerra per le quali si usa il termine generico "affondamento". Cfr. il lemma "naufragio" sul vocabolario Treccani.

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