Ochotona forresti

specie di animali della famiglia Ochotonidae

Il pica di Forrest (Ochotona forresti Thomas, 1923) è un mammifero lagomorfo della famiglia degli Ocotonidi.

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Pica di Forrest
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
(clade) Glires
Ordine Lagomorpha
Famiglia Ochotonidae
Genere Ochotona
Sottogenere Conothoa
Specie O. forresti
Nomenclatura binomiale
Ochotona forresti
Thomas, 1923
Areale

Distribuzione modifica

La specie è diffusa lungo la catena montuosa dell'Himalaya in Bhutan, Tibet ed India nord-orientale, spingendosi fino al Myanmar settentrionale.

Descrizione modifica

Dimensioni modifica

Misura una ventina di centimetri di lunghezza, per un peso di duecento grammi.

Aspetto modifica

La corporatura è tozza e massiccia, con zampe corte e ricoperte di pelo anche sulla pianta dei piedi e fra le dita. La grossa testa è dotata di occhietti neri e di piccole orecchie arrotondate, dal bordo bianco. L'aspetto generale rassomiglia molto a quello dei criceti.
Presenta due colorazioni del mantello: d'inverno, il pelo è dorsalmente grigiastro con striature nere o bianche sui singoli peli, mentre sul ventre si schiarisce notevolmente. Dopo la muta estiva, il pelo assume toni color ruggine su testa e dorso.

Biologia modifica

Si tratta di animali diurni e solitari, che tutt'al più vivono in coppie. Sono assai territoriali: dopo l'approvvigionamento di cibo, infatti, la vedetta del territorio occupa gran parte della loro giornata. Per osservare meglio ciò che succede nel loro spazio vitale, siano intrusi arrivati per rubare i vegetali che questi animali sono soliti ammassare ad essiccare per l'inverno, oppure predatori, questi animali si piazzano su una posizione sopraelevata, solitamente una roccia, emettendo quando necessario acuti e laceranti suoni, che allertano tutti gli animali nelle vicinanze.

Alimentazione modifica

Si tratta di animali erbivori: d'estate, si nutrono senza problemi di qualsiasi materiale vegetale disponibile, prediligendo le piante erbacee, che consumano intere. D'inverno, non andando in letargo, vivono delle provviste di erba secca che accumulano durante la tarda estate: qualora tali riserve terminino, il che accade molto spesso, gli animali sono costretti a cercare il cibo scavando tunnel al di sotto del manto nevoso.

Riproduzione modifica

Durante il periodo caldo, la femmina partorisce praticamente di continuo, con intervalli di una settimana fra il parto ed un nuovo concepimento. La gestazione dura circa un mese, al termine del quale vengono dati alla luce fino a 10 cuccioli. La loro crescita è assai rapida, e ad un mese di vita sono già svezzati e pronti per allontanarsi dal territorio natio: tuttavia, preferiscono trascorrere l'inverno nel nido materno, per poi allontanarsene e prendere ciascuno la propria strada la primavera successiva.

Bibliografia modifica

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