Olio esterificato

olio alimentare composto da trigliceridi di origine non naturale

L'olio esterificato o olio di sintesi è un olio alimentare composto da trigliceridi ottenuti con esterificazione industriale.

La produzione inizia in Germania durante la seconda guerra mondiale a causa della carenza di grassi di origine animale e vegetale. Veniva utilizzato in miscela con altri oli per aumentarne la produzione. In Italia la produzione di olio esterificato è vietata dal 1960 (legge n. 1407) così come gli impianti devono essere smantellati o resi inservibili. La presenza di questo negli oli ad uso alimentare costituisce frode.

Produzione modifica

Può essere prodotto per esterificazione con glicerina di acidi grassi di diversa origine:

in quest'ultimo caso il processo prende il nome di neutralizzazione con glicerina.

La produzione avveniva sulla miscela glicerolo-acidi grassi a 200 °C, sotto vuoto e in presenza di catalizzatori a base di stagno o zinco.

I trigliceridi ottenuti erano diversi da quelli naturali in quanto gli acidi grassi si dispongono sul glicerolo in modo casuale mentre quelli di origine naturale hanno in posizione 2 sempre un acido insaturo. Inoltre contiene acido elaidinico che si forma per isomerizzazione dell'acido oleico.

Analisi chimica modifica

La ricerca di olio di sintesi avviene mediante analisi degli acidi in posizione 2: in oli di origine naturale l'acido palmitico in tale posizione non è superiore al 2%.

L'olio, precedentemente neutralizzato e passato su allumina, viene idrolizzato in posizione 1 e 3 con lipasi pancreatica di maiale (l'idrolisi in posizione 2 avviene lentamente) interrompendo la reazione dopo tre minuti si ottengono i 2-monogliceridi. Questi vengono separati dagli altri componenti per TLC e transesterificati con metanolo. L'analisi gascromatografica degli esteri metilici fornisce la quantità di acidi saturi in posizione 2.

Bibliografia modifica

  • R. Biffoli, Chimica degli alimenti vol. II, ed. Uncini Pierucci, 1979.