Olivier Assayas

regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese

Olivier Assayas (Parigi, 25 gennaio 1955) è un regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese.

Olivier Assayas

Biografia modifica

Assayas nasce nel XV arrondissement di Parigi il 25 gennaio del 1955, figlio di Jacques Rémy (nome d'arte di Raymond Assayas), uno sceneggiatore francese, nato a Costantinopoli (l'odierna Istanbul, in Turchia[1]) in una famiglia ebraica sefardita d'origine greca, e di Catherine de Károlyi (nata Katalin Polya), una stilista ungherese di religione protestante, ascesa allo status di aristocratica grazie alle nozze convolate col conte Etienne Károlyi, suo primo marito. Il giovane Olivier eredita la passione per il cinema dal padre[2], iniziando poi ad affiancarlo, quando questi è ormai vecchio e malato, nel suo lavoro di sceneggiatore, facendo in seguito anche l'assistente sui set francesi di grosse produzioni americane, Il principe e il povero (1977) di Richard Fleischer e Superman (1978) di Richard Donner.

Il suo primo cortometraggio, Copyright (1979), gli vale la proposta da parte di Serge Toubiana e Serge Daney di collaborare ai Cahiers du cinéma, rivista per la quale scrive dal 1980 al 1985, rivelando una particolare attenzione nei confronti del cinema orientale. Nel frattempo, appassionato di musica rock scrive anche per Rock & Folk, collabora come sceneggiatore con Laurent Perrin e André Téchiné e gira altri cortometraggi.

Nel 1986 debutta alla regia con un lungometraggio ambientato tra le bande giovanili parigine, Désordre - Disordine. I conflitti generazionali e le difficoltà di relazione interpersonale sono al centro dei suoi film successivi: Il bambino d'inverno (1989), Contro il destino (1991), interpretato da uno degli attori simbolo della Nouvelle Vague, Jean-Pierre Léaud, e soprattutto L'eau froide (1994), versione lunga del televisivo La page blanche (per la serie Tous les garçons et les filles de leur âge), che rivela il talento dell'attrice Virginie Ledoyen. Nel 1996 dirige la sua opera più celebrata, Irma Vep, omaggio al pioniere della cinematografia francese Louis Feuillade e al cinema di Hong Kong: protagonista del film è l'attrice Maggie Cheung, che sarà sua moglie dal 1998 al 2001. La passione di Assayas verso il cinema asiatico si manifesta anche nel 1997 in un documentario-tributo al regista taiwanese Hou Hsiao-hsien.

Nel 2000 Assayas dirige una grossa produzione in costume, Les Destinées sentimentales, tratto da un romanzo di Jacques Chardonne, con Emmanuelle Béart e Isabelle Huppert. Nei successivi Demonlover (2002), ambientato nel mondo della produzione dei manga, e Clean (2004), sull'ambiente del punk, quest'ultimo di nuovo con Maggie Cheung protagonista, Assayas torna alla forma cinematografica sperimentale e ad una narrazione più intimista. Nel 2005 dirige un episodio del film collettivo Paris, je t'aime, dedicato al III arrondissement di Parigi e nel 2007 partecipa a Chacun son cinéma, film celebrativo prodotto per il Festival di Cannes da Gilles Jacob, composto da 33 brevi cortometraggi d'autore.

Filmografia modifica

Regista modifica

Cortometraggi modifica

Lungometraggi modifica

Televisione modifica

Sceneggiatore modifica

Cortometraggi modifica

  • Scopitone, regia di Laurent Perrin (1978)
  • Nuit féline, regia di Gérard Marx (1979)
  • Copyright, regia di Olivier Assayas (1979)
  • Rectangle, deux chansons de Jacno, regia di Olivier Assayas (1980)
  • Laissé inachevé à Tokyo, regia di Olivier Assayas (1982)
  • Winston Tong en studio, regia di Olivier Assayas (1984)
  • Quartier des Enfants Rouges, regia di Olivier Assayas, episodio di Paris, je t'aime (2005)
  • Recrudescence, regia di Olivier Assayas, episodio di Chacun son cinéma (2007)

Lungometraggi modifica

Televisione modifica

Note modifica

  1. ^ Centro sperimentale di cinematografia, Rémy, Jacques, in Filmlexicon degli autori e delle opere, Autori O–R, vol. 5, Rome, Bianco e Nero, 1962, p. 1170..
  2. ^ «Il mio gusto per il cinema è associato ad una sorta di mitologia familiare perché mio padre è stato assistente di alcuni grandi cineasti dell'epoca: Ophuls, Pabst, L'Herbier [...] fin dall'infanzia avevo ben chiaro in mente che volevo fare dei film, anche se non avevo la minima idea di come sarei arrivato a farli».

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Collegamenti esterni modifica

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