Orango (in russo Оранго?) è un'opera satirica incompiuta abbozzata nel 1932 da Dmitrij Dmitrievič Šostakovič. Il manoscritto fu ritrovato da Olga Digonskaya, una musicologa russa, nel Museo Glinka di Mosca nel 2004. Il progetto era per un prologo e tre atti, ma solo un quarto del Prologo era stato abbozzato.[1]

Orango
Il maestro nel 1958
Titolo originalein russo Оранго?
Lingua originaleRusso
GenereOpera
MusicaDmitrij Dmitrievič Šostakovič
Libretto
Fonti letterarieLavoro del biologo russo, Il'ja Ivanovič Ivanov
Atti1 prologo, 3 atti (previsti)
Epoca di composizione1932
Prima rappr.2 dicembre 2011 a Los Angeles
TeatroLos Angeles Philharmonic
Versioni successive
24 agosto 2015, Royal Albert Hall
Personaggi
AutografoGlinka Museum, Mosca

Storia modifica

Il libretto era stato scritto da Aleksej Nikolaevič Tolstoj e Aleksander Osipovich Starchakov.[2] Poiché Orango è il protagonista dell'opera, metà scimmia e metà uomo, una delle fonti di ispirazione per il libretto è stata l'opera del biologo russo Il'ja Ivanovič Ivanov, che aveva tentato l'ibridazione di umani e altri primati. Secondo Gerard McBurney la parola suggerisce l'orangutan.[2] (p. 38) Shostakovich aveva visitato la stazione di ricerca di primati di Ivanov a Sukhumi e "lo raccomandava come uno spettacolo da vedere".[3]

Il Prologo è stato eseguito per la prima volta in un'orchestrazione di Gerard McBurney il 2 dicembre 2011 a Los Angeles dalla Filarmonica di Los Angeles diretta da Esa-Pekka Salonen e messa in scena da Peter Sellars.[4]

Il pezzo è stato anche eseguito dalla Philharmonia Orchestra il 24 agosto 2015 presso la Royal Albert Hall nell'ambito dei BBC Proms del 2015, di nuovo diretti da Salonen.[5] Irina Brown era la regista teatrale.

Commissionata nel 1932 modifica

Il Teatro Bol'šoj commissionò l'opera nel 1932 con l'intenzione di celebrare il 15º anniversario della Rivoluzione d'ottobre. Alexei Tolstoy e Alexander Starchakov furono impiegati come librettisti per lavorare con Šostakovič e ricevettero il tema generale "crescita umana durante la rivoluzione e la costruzione socialista". Alla fine i collaboratori concepirono la loro opera come "una satira politica contro la stampa borghese", adattando la trama di una delle storie di Starchakov su un ibrido uomo-scimmia concepito in un esperimento medico."[1][3]

Quando i librettisti non riuscirono a consegnare nei tempi previsti, Šostakovič, che era impegnato a comporre Lady Macbeth del Distretto di Mcensk, rimandò e poi abbandonò il progetto, scartando i suoi abbozzi.[3][4] Starchakov fu arrestato nel 1936 e fucilato nel 1937.[3]

Riscoperta nel 2004 modifica

La musicologa russa Olga Digonskaya stava lavorando con Irina Šostakovič, terza moglie e vedova del compositore, nel catalogo di Šostakovič. Nel dicembre 2004, al Museo centrale della cultura musicale statale di Glinka, a Mosca, la Digonskaya scoprì uno scatolone di cartone contenente "300 pagine di schizzi, pezzi e spartiti musicali" per mano di Šostakovič.[1] "Un amico compositore aveva corrotto la cameriera di Šostakovič per farsi consegnare regolarmente il contenuto del cestino dell'ufficio di Šostakovič, invece di buttarlo nella spazzatura. Alcuni di questi rifiuti alla fine trovarono il loro percorso nel Glinka ... L'archivio Glinka 'conteneva un numero enorme di brani e composizioni che erano completamente sconosciuti o che potevano essere rintracciati solo in modo indiretto", dichiarò la Digonskaya."[4]

Tra le scoperte c'erano sette fogli, sei scritti su entrambi i lati, che comprendono le tredici pagine di Orango che sono sopravvissute: il Prologo, per una quarantina di minuti di musica scritta per pianoforte con le parti vocali scritte sopra.[2][4][6] Lo spartito per pianoforte è stato pubblicato a Mosca nel 2010 con un'introduzione accademica della Digonskaya.[2]

Orchestrazione di McBurney modifica

Irina Šostakovič chiese al compositore britannico Gerard McBurney di orchestrare una partitura dagli schizzi per pianoforte.[2][4] Questo lavoro fu presentato in anteprima dalla Filarmonica di Los Angeles il 2 dicembre 2011.[4][7][8]

Personaggio Voce Interprete
Orango baritono Eugene Brancoveanu
Veselchak basso-baritono Ryan McKinny
Voce dalla folla basso Jordan Bisch
Zoologo tenore Michael Fabiano
Susanna soprano Yulia Van Doren
Paul Mash tenore Timur Bekbosunov
Artista Ruolo
Los Angeles Philharmonic orchestra
Esa-Pekka Salonen direttore
Peter Sellars regista
Ben Zamora regista delle luci
Los Angeles Master Chorale
Grant Gershon
Coro
Direttore musicale

Note modifica

  1. ^ a b c Simone Ricci, “Orango”, l’opera di Shostakovich dimenticata per 70 anni, su operalibera.net, Associazione Culturale Opera Futura. URL consultato il 30 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2020).
    «La musicologa Olga Digonskaya era al lavoro con la terza moglie di Šhostakovic, Irina, e riuscì a trovare il manoscritto di "Orango" nascosto in una scrivania negli archivi del Museo della Cultura Musicale Glinka di Mosca nel 2004. La scoperta ha riguardato il libretto e la partitura con le parti del coro e quelle dei solisti. Si trattava in pratica di appena quaranta minuti per quel che riguarda il prologo, caratterizzato da una parte orchestrale, dal coro e da undici voci. La stessa Irina, però, si convinse della possibilità di orchestrare il tutto e chiese aiuto al compositore britannico Gerard McBurney
  2. ^ a b c d e Gerard McBurney, Some frequently-asked questions about Shostakovich's Orango, in Tempo, vol. 64, n. 254, 13 ottobre 2010, pp. 38–40, DOI:10.1017/S0040298210000409.
  3. ^ a b c d Shostakovich's "Orango", su schirmer.com, G. Schirmer, Inc. and Associated Music Publishers, Inc., 2010. URL consultato il 17 febbraio 2012.
  4. ^ a b c d e f Sergei L. Loiko e Reed Johnson, Shostakovich's Orango found, finished, set for Disney Hall, in Los Angeles Times, 27 novembre 2011. URL consultato il 17 febbraio 2012.
  5. ^ (EN) 2015, su BBC Music Events. URL consultato il 30 maggio 2020.
  6. ^ Shostakovich Didn't Want It, But Opera Debuts Anyway (transcript), in NPR: Weekend Edition – Saturday, National Public Radio, 3 dicembre 2011. URL consultato il 20 febbraio 2012.
    «Gerard McBurney: It's 13 sides of manuscript paper with this 40 minutes' worth of music. It looks like piano music and the voices are written above it, rather like in a song.»
  7. ^ Salonen conducts Shostakovich's Orango, in LA Phil, Los Angeles Philharmonic Association. URL consultato il 17 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2011).
  8. ^ Todd McCarthy, Orango: Concert Review, in The Hollywood Reporter, 8 dicembre 2011. URL consultato il 17 febbraio 2012.

Bibliografia modifica

  • Digonskaya, Olga, "Interrupted Masterpiece: Shostakovich's Unfinished Opera Orango. History and Interpretation," Shostakovich Studies 2, Pauline Fairclough (ed.) (Cambridge: Cambridge University Press, 2010), pp. 7–33.
  • Digonskaya, Olga, "D.D. Shostakovich's Unfinished Opera Orango", (introductory essay in piano score) (Moscow: DSCH Publishers, 2010), pp. 31–58 (ISMN 979-0-706364-17-9).

Collegamenti esterni modifica

  Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Musica classica