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Oreo è un tipo di biscotto prodotto e commercializzato da Mondelēz International. Il biscotto è formato da due biscotti circolari a base di farina, oli vegetali, con il 4,3% di cacao, e uno strato interno di crema a gusto di vaniglia o di cioccolato. Dall'inizio della sua commercializzazione sono stati venduti oltre 490 miliardi di biscotti Oreo, che è dunque il biscotto più venduto di tutto il XX secolo.[1]

Oreo
CategoriaBiscotti
MarcaMondelēz International
Anno di creazione1912
NazioneBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
IngredientiCambiano da paese a paese;
in Italia: farina di frumento, Zucchero, Oli, grassi vegetali, cacao magro in polvere (4,3%), amido di frumento, sciroppo di glucosio-fruttosio, agenti lievitanti (carbonato acido di potassio, carbonato acido di ammonio, carbonato acido di sodio), sale, emulsionanti (lecitine di soia, lecitine di girasole), aroma (vanillina).
Valori nutrizionali medi in 100 g
Valore energetico476 Kcal
Proteine5,3 g
Carboidrati68 g
di cui zuccheri38 g
Grassi20 g
di cui saturi5,4 g
www.oreo.com

Storia del biscotto modifica

 
Logo in uso dal 2001 al 2014
 
Forma del biscotto

Il biscotto Oreo fu ideato e prodotto dalla ditta Nabisco, una società americana produttrice di biscotti, nel febbraio 1912 presso la ditta Chelsea a New York (successivamente diventata Chelsea Market). Fu creato principalmente per il mercato britannico, i cui biscotti erano considerati dalla Nabisco come troppo 'ordinari'[2]. Originariamente fu prodotto con una forma di piccola montagna e disponibile in due sapori: lemon meringue e cream. In America furono venduti a 30 centesimi di dollaro la libbra in lattine con un tappo di vetro, che permetteva ai clienti di vedere i biscotti all'interno.

Un nuovo design per i biscotti fu introdotto nel 1916 e, poiché il ripieno di crema era il più amato tra i due sapori disponibili, la Nabisco decise di ridurre la produzione del biscotto alla meringa al limone durante gli anni venti. L'Oreo attuale fu sviluppato nel 1952 da William A. Turnier[2] al fine di incidervi il logo della Nabisco.

Esistono molte teorie riguardo all'origine del nome 'Oreo' che includono l'ipotesi dell'origine dalla parola francese 'or', oro (la confezione originaria era dorata), o dalla parola greca oros, che significa montagna o collina (a causa della forma originale del biscotto) o persino dalla parola greca 'oreos', che significa 'bello'. Altre teorie indicano che la sillaba 're' della parola cream fu inserita tra le due 'o' della parola chocolate, oppure semplicemente perché sembrava una combinazione melodica di suoni.

L'Oreo è molto simile al biscotto Hydrox prodotto dalla ditta Sunshine, che fu introdotto nel 1908, lasciando il dubbio che l'Oreo sia stato ispirato dalla Sunshine. I biscotti Hydrox sono stati ritirati dal mercato nel 1999 a causa del predominio commerciale dell'Oreo.[3] Anche una nuova versione del biscotto, chiamata Droxie, fu in seguito ritirata dal mercato.

Il 22 agosto 2017, grazie ad un accordo tra Mondelez e Google, come precedentemente fatto con KitKat, il nome Oreo viene scelto per la versione 8.0 del sistema operativo Android, seguendo la tradizionale nomenclatura alfabetica di dolci.[4]

Produzione del biscotto modifica

Secondo le dichiarazioni di Kim McMiller, Direttore Associato per le Relazioni con i Consumatori, viene utilizzato un processo in due fasi per produrre i biscotti Oreo. I biscotti rotondi sono cotti in un forno lungo circa 90 metri. Gli ingredienti principali comprendono: zucchero (successivamente sostituito da sciroppo di fruttosio ottenuto dal mais, ma solo negli Stati Uniti), cacao olandese e liquore di puro cioccolato acquistato da fornitori esterni, farina direttamente prodotta nei mulini della Nabisco.[senza fonte] La maggior parte dell'attuale produzione degli Oreo è effettuata presso la ditta Kraft/Nabisco a Richmond in Virginia; in Europa vengono prodotti in Spagna.

Varietà modifica

Oltre alla tradizionale forma di wafer a due biscotti ripieni di crema, gli Oreo sono prodotti in molte differenti varietà sin dalla loro iniziale commercializzazione, e talvolta gli ingredienti del biscotto sono la base per altri dolci derivati come alcuni tipi di cioccolato, gelato e dolci, prodotti da Mondelez o da altre aziende su licenza. Alcune tipologie di Oreo, non disponibili in tutti i Paesi, sono:[5][6]

  • Oreo WaferStix sono barrette lunghe di wafer con un contenuto di crema coperti di cioccolato;
  • Golden Chocolate Creme Oreo sono Oreo invertiti: in due wafer di vaniglia è inserita una crema di cioccolato. Fino al 2007 erano denominati Uh-Oh Oreo;
  • Golden Oreo sono wafer di vaniglia con il tradizionale ripieno di crema bianca. Sono commercializzati anche alla crema di cioccolato;
  • Mini Oreo sono versioni ridotte del tradizionale Oreo, della grandezza di un bocconcino;
  • Double Stuf Oreo (introdotti nel 1975, in Italia dal 2017 con il nome Oreo Double) hanno il contenuto doppio di crema bianca;
  • Double Delight Oreo (introdotti nel 1987) sono composti da biscotti di cioccolato con due ripieni: burro di arachidi e cioccolato, menta e crema, caffè e crema. È simile al Double Stuf;
  • Flavored Oreos contengono un singolo ripieno in una grande varietà di creme, comprendente burro di arachidi, cioccolato, menta, caramello e milkshake alla fragola.
  • Oreo Thins (in Italia dal 2017 come Crispy & Thin) sono la versione sottile del biscotto (66% più leggeri).

Note modifica

  1. ^ (EN) Top 10 Food Brands of 2005, su foodprocessing.com, 1º luglio 2005. URL consultato il 24 novembre 2022.
  2. ^ a b (EN) inventhelp.com, su Newsletter. URL consultato il August 25, 2016.
  3. ^ Lukas, Paul. "Oreos to Hydrox: Resistance Is Futile." Business 2.0 March 1999
  4. ^ Le novità di Android Oreo, su Il Post, 22 agosto 2017. URL consultato il 29 agosto 2017.
  5. ^ Oreo, su snackworks.com. URL consultato il 25 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2016).
  6. ^ (EN) Prodotti Oreo, su nabiscoworld.com. URL consultato il 18 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2013).

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