Paolo II Demidoff

imprenditore russo

Conte Pavel Pavlovič Demidov, II principe di San Donato (in russo Павел Павлович Демидов?; Francoforte sul Meno, 9 ottobre 1839Firenze, 26 gennaio 1885), è stato un nobile, imprenditore e collezionista d'arte russo della famiglia Demidoff.

Paolo II Demidoff
Ritratto di Pavel Demidoff, principe di San Donato di Louis-Gustave Ricard (1859)
Principe di San Donato
Stemma
Stemma
In carica1870 –
1885
PredecessoreAnatolio
SuccessoreElim
Nome completorusso: Pavel Pavlovič Demidov
italiano: Paolo di Paolo Demidoff
TrattamentoAltezza reale
NascitaFrancoforte sul Meno, 9 ottobre 1839
MorteFirenze, 26 gennaio 1885 (45 anni)
DinastiaDemidov
PadrePaolo I Demidoff
MadreAurora Karamzin
ConiugiMarija Ėlimovna Meščerskaja
Elena Petrovna Trubeckaja
FigliNikita Pavlovič
Aurora Pavlovna
Anatolij Pavlovič
Marija Pavlovna
Pavel Pavlovič
Elena Pavlovna

Biografia modifica

Infanzia modifica

 
Pavel (1879-1909), Avrora (1873-1904), Marija (1876-1955) e Anatolij (1874-1943). (Aleksej Alekseevič Charlamov, 1883)

Nacque il 9 ottobre 1839 a Francoforte sul Meno da Aurora Karamzin e da Pavel Nikolaevič Demidov.

Primo matrimonio modifica

 
Principessa Marija Ėlimovna Meščerskaja, 1865.

Il suo primo matrimonio avvenne il 1º giugno 1867 con la principessa Marija Ėlimovna Meščerskaja (San Pietroburgo, 28 febbraio 1844 - San Donato (o Vienna, per Ferrand), 8 agosto 1868). Morì due giorni dopo aver partorito un figlio maschio, Elim Pavlovič Demidov, III principe di San Donato, a Hietzing un distretto di Vienna il 6 agosto 1868. La sua perdita ebbe un effetto duraturo su Pavel, che rimase inconsolabile per lungo tempo, trascorrendo molto tempo nella stanza della Villa San Donato dove gli abiti di sua moglie furono tenuti per cercare di recuperare la sua presenza.

Secondo matrimonio modifica

 
Villa Demidoff, originariamente paggeria medicea

A San Pietroburgo il 2 giugno 1871 si risposò con la principessa Elena Petrovna Trubeckaja (San Pietroburgo, 25 settembre 1853 - Odessa, 28 luglio 1917), figlia di Pëtr Nikitič Trubeckoj e di Elizaveta Ėsperovna Belosel'skaja-Belozerskaja da cui ebbe sei figli.

Decisero che San Donato era troppo piena dei ricordi della sua prima moglie e così si trasferirono a Villa Pratolino (ora nota come Villa Demidoff). Finirono per vendere San Donato, e fu ceduta in data 5 novembre 1881 a Gaston Mestayer (un magnate degli affari francese), con i giardini venduti separatamente a Nemesio Papucci e Rosselli Del Turco. Una gran parte della enorme collezione Demidov di opere d'arte alloggiate nelle 14 stanze a San Donato, furono quindi disperse in diverse vendite e aste pubbliche memorabili, persino le opere raccolte nel "Musée Napoléonien" creato all'Isola d'Elba da suo zio Anatolio Demidoff e i souvenir che erano (per lo più) stati ceduti ad Anatole da suo suocero Girolamo Bonaparte.

Principe di San Donato modifica

 
Il principe Anatolio Demidoff in un ritratto equestre di Karl Brjullov, 1831, Palazzo Pitti, Firenze

Possedendo centinaia di fabbriche in Russia, milioni di chilometri quadrati di terra e di palazzi in Russia, Francia e Italia, Pavel era considerato come uno degli uomini più ricchi d'Europa. Sviluppò le fortune della famiglia e ereditò il titolo di Anatole di Principe di San Donato, dopo la morte di quest'ultimo, senza prole legittima nel 1870 (con il titolo riconosciuto dal re Vittorio Emanuele II di Savoia due anni dopo).

Attività nel sociale modifica

Fu sindaco di Kiev dal 1871 al 1872 e di nuovo dal 1873 al 1875. Servì con la Croce Rossa piuttosto che le forze militari russe durante la guerra russo-turca e nel 1883 pubblicò il filosemita La questione ebraica in Russia.

Morte modifica

Il principe Pavel morì il 26 gennaio 1885 a Firenze.

Discendenza modifica

Pavel ed Elena Petrovna Trubeckaja ebbero sei figli:

Onorificenze modifica

Onorificenze russe modifica

Onorificenze straniere modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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