Paradosso asiatico

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L'espressione paradosso asiatico è stata coniata[quando?] da Owen Lattimore[1] con riferimento agli squilibri tra popolazione e produzione agricola nelle economie agricole storicamente presenti nelle aree a intensiva coltivazione irrigua dell'India, della Cina, e del sud-est asiatico più in generale.

Campi di riso terrazzati in Indonesia: è evidente la complessità di questo metodo che necessita di abbondante manodopera.

Fenomenologia del paradosso modifica

Durante i secoli dell'era moderna l'agricoltura asiatica è stata incentrata, in prevalenza, sulla coltivazione del riso. Questo tipo di coltivazione viene effettuato tramite quello che è stato il sistema agricolo più avanzato dell'età pre-industriale, ossia l'agricoltura irrigua, basata sulla costruzione di canali e fossi per trasportare l'acqua ai campi – acqua tramite la quale viene anche effettuata la concimazione. Questo sistema permette una coltivazione continua, e in molti casi anche più di un raccolto all'anno, con alti rendimenti che permettono di sostentare popolazioni numerose e dense.

Tuttavia, l'agricoltura irrigua pre-industriale richiede molta manodopera, specie nella coltivazione del riso. Per tale ragione, a un diffuso bisogno alimentare consegue un aumento demografico motivato dalla necessità di incrementare la manodopera da impiegare nella coltivazione del riso, il che causa il paradosso indicato in precedenza, ossia compresenza, nello stesso sistema produttivo e sociale, di un'elevata produzione agraria e di una diffusa denutrizione cronica, poiché la disponibilità alimentare, per quanto ampia, è insufficiente a fronteggiare l'aumento della popolazione.

Nel testo intitolato I semi della civiltà, Antonio Saltini esamina la successiva evoluzione dei consumi alimentari asiatici in cui la Cina tende a integrare la dieta tradizionale basata sul riso introducendo consumo di carne la cui produzione richiede, però, uno spazio molto maggiore, tanto da imporre l'importazione di cereali foraggeri.

Note modifica

  1. ^ Lattimore fu uno dei primi studiosi orientalisti americani e il primo professore di sinologia all'Università di Leeds in Inghilterra. Durante il maccartismo fu accusato di essere una spia comunista.

Bibliografia modifica

  • Owen Lattimore. Studies in Frontier History: Collected Papers, 1928-1958. Oxford University Press, 1962.
  • Owen Lattimore. History and Revolution in China. Studentlitteratur (Università di California), 1970.
  • Owen Lattimore. Inner Asian Frontiers: Chinese and Russian Margins of Expansion. The Journal of Economic History, Vol. 7, No. 1, maggio 1947.
  • Antonio Saltini, I semi della civiltà. Frumento, riso e mais nella storia delle società umane, Bologna 1995 (Nuova edizione Firenze) ISBN 9788896459010 Rivista I tempi della terra

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