Partito Socialista del Reich

partito politico tedesco (1949-1952)

Il Partito Socialista del Reich (in tedesco Sozialistische Reichspartei, SRP) è stato un partito politico della Repubblica Federale di Germania fondato dopo la seconda guerra mondiale, nel 1949, apertamente nazionalsocialista. Personalità di spicco furono Otto Ernst Remer e Fritz Dorls.

Partito Socialista del Reich
(DE) Sozialistische Reichspartei
LeaderOtto Ernst Remer
Fritz Dorls
Gerhard Krüger
StatoBandiera della Germania Ovest Germania Ovest
AbbreviazioneSRP
Fondazione2 ottobre 1949
Dissoluzione12 settembre 1952
IdeologiaNeonazismo
Nazionalismo tedesco
Pangermanismo
Antiamericanismo
CollocazioneEstrema destra[1]
Partito europeoMovimento Sociale Europeo
Organizzazione giovanileReichsjugend
Iscritti~ 40 000
Colori     Nero
     Rosso
Bandiera del partito

Storia modifica

 
Otto Ernst Remer, fondatore del partito

L'SRP sosteneva che Konrad Adenauer fosse un fantoccio degli Stati Uniti d'America e che Karl Dönitz fosse l'ultimo legittimo Presidente del Reich tedesco.[2] Esso ha sempre negato l'esistenza dell'Olocausto, ha affermato che gli Stati Uniti d'America avrebbero costruito le camere a gas del campo di concentramento di Dachau dopo la guerra e che i filmati dei campi di concentramento fossero fasulli. Il programma del partito auspicava un'Europa, guidata da un Reich tedesco unificato, "terza forza" ostile sia al capitalismo che al comunismo.

L'SRP non ha mai apertamente criticato l'Unione Sovietica[3], ricevendo persino finanziamenti da essa[4]. Il Partito Comunista di Germania, d'altro canto, non ricevette fondi dai sovietici perché era considerato "inefficace"[5]. Remer disse apertamente che se l'Unione Sovietica avesse mai invaso la Germania Ovest, avrebbe mostrato ai russi la strada verso il Reno e che i membri dell'SRP avrebbero aiutato i russi, fornendo loro armi[6].

L'SRP aveva circa diecimila membri e conquistò 16 seggi in Bassa Sassonia; inoltre possedeva un'organizzazione paramilitare, il Reichsfront. Il partito fu in seguito bandito nel 1952 dalla Corte costituzionale federale della Germania Ovest.

La sua eredità è stata raccolta dal Partito Nazionaldemocratico di Germania.

Note modifica

  1. ^ https://www.jstor.org/stable/445708
  2. ^ Martin Lee, The Beast Reawakens, Warner Books, 1998, p. 50.
  3. ^ Ibidem, p. 58.
  4. ^ Atkins 2004, pp. 273–274
  5. ^ Ibidem, pp. 74-75.
  6. ^ Ibidem, p. 65.

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