Partito della Fiducia Nazionale

partito politico in Iran

Il Partito della Fiducia Nazionale (in iraniano: Etemad-e Melli; in inglese: National Trust Party) è un partito politico iraniano. È stato fondato nel 2005.

Partito della Fiducia Nazionale
National Trust Party
Etemad-e Melli
SegretarioElias Hazrati
StatoBandiera dell'Iran Iran
SedeTeheran
Fondazione2005
IdeologiaRiformismo, Populismo[1]
TestataEtemad-e Melli[2]
Sito webwww.etemademelli.ir/

Storia modifica

La formazione politica è nata in prossimità delle elezioni presidenziali del 2005. Mehdi Karrubi, che allora era il Segretario Generale della Società dei Chierici Militanti, risultò terzo al primo turno della tornata elettorale. Karrubi accusò interferenze militari, che lo avrebbero fatto slittare dal 2º al 3º posto. Se fosse arrivato secondo infatti, avrebbe preso parte ai ballottaggi e sfidato direttamente Ali Akbar Hashemi Rafsanjani. Dopo la sconfitta elettorale, Karroubi scrisse una lettera aperta al leader supremo Ali Khamenei, criticando il processo elettorale e annunciando che si sarebbe dimesso da tutti gli incarichi ufficiali. Poiché sentiva che la Società dei Chierici Militanti non lo aveva sufficientemente sostenuto, lasciò il partito e annunciò che avrebbe fondato una nuova formazione politica: Fiducia Nazionale. Tra i membri di spicco del partito si ricordano l'ex-parlamentare Rasoul Montajabnia e il giornalista Mohammad-Javad Haghshenas.[3]

Organizzazione modifica

Le componenti organizzative del Partito della Fiducia Nazionale sono:

  • Consiglio costituente
  • Congresso
  • Comitato Centrale
  • Segretario Generale
  • frazionamento verticale in settore, ramo, divisione e membro.

La massima autorità all'interno del partito è il Congresso. Si tiene una volta all'anno ed elegge cinquantacinque membri principali e sei membri succedanei del Comitato Centrale. Il Comitato Centrale elegge il Segretario Generale.[3]

Note modifica

  1. ^ Mohamamd Hassan Khani, Political Parties in the Islamic Republic of Iran, su iranreview.org, Iran Review, 17 luglio 2012. URL consultato il 2 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2019).
  2. ^ VOA News, Iranian Police Clash With Protesters Over Banned Newspaper, su voanews.com, Voice of America, 17 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2009).
  3. ^ a b National Trust, su irandataportal.syr.edu, Iran Data Portal. URL consultato il 24 luglio 2018.

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