La patata di Nasso IGP o Πάτατα Νάξου / Patata Naxou, si riferisce a un tubero commestibile della pianta Solanum tuberosum, proveniente dall'isola di Nasso, in Grecia, nelle varietà Liseta, Spunta, Marfona, Vivaldi e Alaska. Alla patata di Nasso viene concesso il 26 marzo 2002, [1] il riconoscimento IGP, ufficialmente assegnato il 29 novembre 2011.[1]

Patata di Nasso
Origini
Luogo d'origineBandiera della Grecia Grecia
RegioneEgeo meridionale
Dettagli
Categoriaortofrutticolo
RiconoscimentoI.G.P.

Metodo di produzione modifica

La raccolta della coltura primaverile ha inizio a fine maggio per concludersi nella prima decade di luglio. Una pratica celebre della Patata Naxou IGP è la maturazione in campo, sotto copertura. Dopo l'estrazione dei tuberi e dopo una prima cernita per eliminare le sostanze estranee e i tuberi danneggiati, le patate vengono lasciate sul campo, ricoperte con uno strato di paglia e con le loro stesse piante in modo da proteggere i tuberi dal sole.

Aspetto e sapore modifica

La patata di Nasso IGP si caratterizza per il calibro uniforme, l'aspetto pulito, l'elevato contenuto di sostanza secca e il ridotto contenuto in zuccheri. L'epidermide è di color giallo, liscia e omogenea. La polpa ha un caratteristico colore bianco giallastro.[1]

Origine modifica

La rinomanza della patata di Nasso IGP risale alle origini dello Stato greco moderno e perdura quindi da quasi due secoli.[1] Cominciò a godere di notorietà quando, verso la metà dell'Ottocento, fu offerta al re Ottone di Baviera come specialità locale, in occasione di una sua visita sull'isola di Nasso.[1] In seguito, nel 1874, fu descritta da Dugit come uno dei prodotti agricoli locali degni di nota. Nel 1911, in occasione del primo censimento rurale emerge che si coltivavano 112 ettari a patate; mentre nel 1926 il comune di Glinados la sceglie come proprio emblema.[1] Nel 1953 è stato fondato sull'isola il "Centro nazionale di produzione di tuberi-seme di patate" e nel 1959 la patata di Nasso è stata inserita nel registro dei prodotti di cui è obbligatoria la protezione a livello nazionale.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g Patata di Nasso (PDF), su eur-lex.europa.eu.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica