Patatine

sottili fette di patata fritte, utilizzate come snack
Disambiguazione – Se stai cercando le patate fritte da consumare calde, vedi Patate fritte.
Disambiguazione – Se stai cercando il singolo di Dargen D'Amico, vedi Patatine (singolo).

Con patatine si indicano generalmente le patate tagliate a fettine circolari o a bastoncino, sottili oppure, composte di pasta di patate a volte montata variamente di aria e di diverse forme. Le patatine sono destinate poi ad essere fritte o cotte in forno ad alta temperatura, in genere con getti d'aria calda[1] e vengono solitamente consumate fredde.

Patatine
Origini
Altri nomichips, crisps, fries
Luogo d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Diffusionemondiale
Dettagli
Categoriacontorno
Ingredienti principalipatate, olio, sale

Etimologia modifica

In italiano l'originario significato del termine patatina è quello di diminutivo di patata. La parola però può anche indicare ciascuna delle fettine sottilissime di patata, fritte e croccanti, prodotte industrialmente e vendute in pacchetti sigillati.[2] In inglese americano vengono chiamate chips, un termine a volte utilizzato anche in italiano, mentre in inglese britannico si chiamano crisps[3] e con chips si indicano le patate fritte, ad esempio quelle che assieme al merluzzo impastellato compongono il fish and chips. Inoltre il termine viene utilizzato anche per indicare le patate novelle[4][5] e alcuni snack che non contengono patate, come ad esempio i Fonzies o le tortilla chips.

Storia modifica

Le prime ricette per la preparazione casalinga di sottili fettine di patate (shavings) apparvero sui libri di cucina nordamericani a partire dal 1824. Le chips di patate iniziarono a diventare popolari nella ristorazione verso la fine del XIX secolo. La loro commercializzazione come snack invece stentò a decollare per le carenze qualitative dei sistemi di impacchettamento allora disponibili. A partire dal 1933 però la "Dixie Wax Paper Company" introdusse i primi pacchetti incerati, ovvero a prova di unto. Questo, oltre che migliorare di molto la conservabilità del contenuto, consentì ai produttori di stampare sulla parte esterna del sacchetto il proprio logo e altre informazioni, così che questa modalità di confezionamento divenne presto lo standard mondiale per la commercializzazione degli snack salati. La popolarità delle patatine fritte in sacchetto crebbe rapidamente nel periodo a cavallo della seconda guerra mondiale; negli anni Sessanta poi alle patatine ricavate direttamente affettando i tuberi si affiancarono quelle ricostruite a partire da fiocchi di patata.[6]

Preparazione modifica

 
Friggitrice per la preparazione di patatine

Le patate vengono lavate, tagliate in fettine sottili, poi sciacquate per liberarle dall'amido in eccesso e asciugate. Vengono poi fatte friggere in abbondante olio per circa cinque minuti, assorbendo poi l'eccesso d'olio su carta assorbente prima di salarle e di servirle.[7]

Nella lavorazione industriale particolarmente importante è la successiva fase di confezionamento, in sacchetti impermeabili all'aria e all'umidità spesso riempiti di un gas inerte, che garantisce la conservazione del prodotto fino alla vendita. Esistono varie varianti del metodo di preparazione. Una piuttosto significativa è la rimozione o meno della buccia della patata prima della cottura. La presenza della buccia riduce l'indice glicemico del prodotto finito.[8]

Valori nutrizionali modifica

 
Patatine servite con birra scura
  Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La tabella che segue riporta il valore energetico e la composizione delle patatine fritte (per 100 g di prodotto):[9]

Energia (Kcal) Grassi(g) Carboidrati(g) Proteine (g) Fibre (g) Acqua (g) Colesterolo (mg)
512 36,4 58 5,4 3,2 12,1 0

La patatine fritte in sacchetto vengono di solito considerate cibo spazzatura.[10]

Note modifica

  1. ^ Alcuni produttori studiano per le patatine di pasta un profilo alare che permetta alle patatine di galleggiare nel forno senza toccare le pareti.
  2. ^ Dizionario italiano, Hoepli, 2011. URL consultato il 2 marzo 2018.
  3. ^ David Else, Inghilterra, EDT, 2009, p. 81. URL consultato il 2 marzo 2018.
  4. ^ Mario Cannella, Beata Lazzarini e Andrea Zaninello, lo Zingarelli, Zanichelli, 2023, p. 1647, ISBN 9788808843364.
  5. ^ patata in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato il 12 maggio 2023.
  6. ^ (EN) Andrew F. Smith, Potato chips, in The Oxford Companion to American Food and Drink, Oxford University Press, 2007. URL consultato il 2 marzo 2018.
  7. ^ Patatine chips classiche, in Sale e Pepe. URL consultato il 2 marzo 2018.
  8. ^ Stefania Conreri e GIuseppe Maffeis, Dimagrisci con l’indice glicemico: scopri quali cibi devi mangiare per perdere peso rapidamente ed eliminare il rischio del diabete, Edizioni Riza, 2015, pp. 78.
  9. ^ Patatine chips: Valori nutrizionali e composizione, su valori-alimenti.com. URL consultato il 25 settembre 2021.
  10. ^ junk-food, in Vocabolario, Istituto Treccani, 1992. URL consultato il 1º marzo 2018.

Voci correlate modifica

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