Paul Gray (bassista 1972)

bassista statunitense

Paul Dedrick Gray (Los Angeles, 8 aprile 1972Johnston, 24 maggio 2010[1]) è stato un bassista statunitense, cofondatore degli Slipknot assieme a Joey Jordison, Anders Colsefni e Shawn Crahan.

Paul Gray
Paul Gray in concerto con gli Slipknot
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereNu metal
Alternative metal
Rap metal
Heavy metal
Periodo di attività musicale1990 – 2010
Strumentobasso
EtichettaRoadrunner Records
Nuclear Blast
GruppiSlipknot, Vexx, Body Pit, Inveigh Catharsis
Album pubblicati6
Studio4
Live1
Raccolte1

Biografia modifica

Nato a Los Angeles, Gray si è poi trasferito a Des Moines dove è sempre vissuto e dove sono poi nati gli Slipknot.

Nel 2004 è stato arrestato per guida sotto uso di stupefacenti e per possesso di cocaina e marijuana dopo che aveva avuto un incidente con la sua Porsche a Des Moines[2].

Sposato con Brenna dal 2008, la loro figlia October Dedrick è nata il 17 agosto 2010. Oltre che negli Slipknot, ha suonato in alcuni gruppi come Vexx, Body Pit e Inveigh Catharsis.

Il decesso modifica

Il 24 maggio 2010 è stato rinvenuto il suo cadavere in una stanza d'albergo al TownePlace Suites Hotel di Johnston, vicino a Urbandale[1][3].

Accanto al corpo sono state ritrovate una siringa e delle pasticche il che, insieme alla divulgazione della telefonata dell'albergo al 911, ha fatto supporre che la morte sia stata causata da un'overdose di droga[4]. Esami approfonditi hanno infine confermato che il bassista è morto per un'overdose di morfina e di un suo sostituto sintetico, l'analgesico fentanyl[5]. Il gruppo ha commemorato il compagno con una conferenza stampa alla quale i componenti si sono presentati senza maschera[6]. È stato sepolto all' Highland Memory Gardens Cemetery di Des Moines[7].

Negli anni seguenti alla sua morte la moglie di Gray, Brenna, ha intentato una causa nei confronti del dottor Daniel Baldi, accusato di aver causato la morte di Paul dopo avergli prescritto massicce dosi di Xanax nonostante questa gli avesse fatto ripetutamente presente che il marito ne era dipendente.[8] Nel 2018 la famiglia ha ottenuto un risarcimento per la morte dell'artista da un'altra causa aperta a nome della figlia October Dedrick, nata alcuni mesi dopo la morte del padre.[8]

Stile ed equipaggiamento modifica

Paul suonava con l'impugnatura mancina e tendeva a usare il plettro anche se nelle canzoni Wait and Bleed e Purity suonava con le dita. Utilizzava bassi a 4 corde per mancini della Warwick (azienda) Thumb Bass. Nell'ultimo album ha utilizzato un basso a 5 corde Warwick Corvette e uno a 4 corde della stessa marca.
Recentemente era diventato endorser Ibanez e produceva il modello ATK Paul Gray Signature.

Maschera modifica

La tuta di Gray era contrassegnata con il numero 2 e la sua ultima maschera (tra il 1998 e il 2001 ne aveva una raffigurante un maiale, che simbolicamente rappresentava il suo animo molto indulgente e permissivo) si ispirava al serial killer Hannibal Lecter.

Discografia modifica

Con gli Slipknot modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia degli Slipknot.

Altre apparizioni modifica

Filmografia / DVD modifica

Note modifica

  1. ^ a b (EN) billboard.com, Slipknot Bassist Paul Gray Found Dead in Hotel, su billboard.com, 24 maggio 2010. URL consultato il 25 maggio 2010.
  2. ^ Slipknot's Paul Gray dies at 38
  3. ^ Slipknot Bassist Paul Gray Found Dead Archiviato il 22 marzo 2017 in Internet Archive., (EN) fmqb.com, 24 maggio 2010.
  4. ^ 911 call: Syringe, pills found near dead Slipknot bassist; toxicology results pending, (EN) Los Angeles Times, 27 maggio 2010.
  5. ^ Slipknot, bassista morto per overdose, su corriere.it, Corriere della Sera, 22 giugno 2010. URL consultato il 10 novembre 2010.
  6. ^ SLIPKNOT: commovente conferenza stampa in memoria di Paul Gray, su musicametal.blogosfere.it, 26 maggio 2010. URL consultato il 10 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2010).
  7. ^ (EN) Paul Gray, in Find a Grave.  
  8. ^ a b Slipknot: la famiglia di Paul Gray ottiene un risarcimento per la sua morte, su metalitalia.com, Metalitalia. URL consultato l'8 agosto 2019 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2019).

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