Pedro de Castro

generale spagnolo
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Pedro de Castro y Figueroa, primo duca di la Conquista e primo marchese di Gracia Real (San Julián de Cela, 8 dicembre 1678Città del Messico, 22 agosto 1741), è stato un generale spagnolo, viceré della Nuova Spagna dal 17 agosto 1740 al 22 agosto 1741.

Pedro de Castro

39° Viceré della Nuova Spagna
Durata mandato17 agosto 1740 –
22 agosto 1741
MonarcaFilippo V di Spagna
PredecessoreJuan Antonio de Vizarrón y Eguiarreta
SuccessorePedro Cebrián

In Spagna modifica

Come premio per i successi militari, re Filippo V di Spagna nominò Castro y Figueroa marchese di Gracia Real il 4 ottobre 1729. Carlo di Borbone, re delle Due Sicilie (in seguito Carlo III di Spagna), gli concesse il titolo di duca di la Conquista il 4 ottobre 1735, come ricompensa per la sua partecipazione alla vittoriosa campagna nell'Italia meridionale e in Sicilia. In Spagna fu tenente colonnello delle guardie reali della Infantería Española, per poi diventare maresciallo di campo e capitano generale dell'esercito. Fu anche gentiluomo di camera del re e presidente della Audiencia Reale. Fu cavaliere degli ordini di Santiago e San Genaro.

In Nuova Spagna modifica

Fu nominato viceré della Nuova Spagna da Filippo V nel 1740, per sostituire Juan Antonio de Vizarrón y Eguiarreta. La nave mercantile olandese che lo trasportava nel Nuovo Mondo fu conquistata da una fregata inglese nei pressi di Porto Rico, ma egli riuscì a lanciare una scialuppa e, con altri passeggeri, evitare di essere catturati. Perse però tutti i suoi beni, comprese le credenziali e gli ordini e le istruzioni reali. Giunse a San Juan (Porto Rico) senza le carte. Si diresse poi a Veracruz, dove giunse il 30 giugno 1740. Da Veracruz scrisse all'arcivescovo di Città del Messico, il quale lo riconobbe come nuovo viceré. Fece l'ingresso formale a Città del Messico il 17 agosto 1740.

 
Pedro de Castro mentre ordina la costruzione di Forte San Juan de Ulúa a Veracruz

Per ricompensarlo della perdita subita per mano inglese, la corona ne aumentò il salario equiparandolo a quello percepito dal viceré del Perù.

Durante il suo mandato si impegnò a migliorare le miniere di Zacatecas operando sul sistema di drenaggio; supportò le missioni nelle Filippine; ripulì il porto di Veracruz rendendolo più profondo; e ripagò i costi dei mille soldati mandati dalla Spagna a Cuba per proteggere l'isola dagli inglesi.

Il nuovo viceré trovò la colonia quasi indifesa, e minacciata dai francesi a nord e dagli inglesi sulle coste caraibiche. Rinforzò la guarnigione di San Agustín (di recente attaccata dagli inglesi) con 300 soldati e rifornimenti.

Gli inglesi dell'ammiraglio Edward Vernon avevano colpito il commercio spagnolo con le Indie conquistando Portobelo nel 1739, e ponendo un assedio a Cartagena (Colombia), che però non riuscirono a prendere. Temendo che Veracruz sarebbe stata la prossima, Castro y Figueroa ordinò la costruzione di una serie di batterie a San Juan de Ulúa, più provviste, la creazione di una milizia e la formazione di un battaglione di marinai chiamato La Corona. Andò personalmente a Veracruz per controllare le nuove misure, ma fu subito colpito da dissenteria emorragica. Trasportato a Città del Messico, morì il 22 agosto 1741.

Dopo la morte modifica

L'Audiencia prese in mano il governo della colonia fino all'arrivo del nuovo viceré nel 1742, rappresentata dal suo presidente Pedro Malo de Villavicencio. Castro y Figueroa fu sepolto nel convento di La Piedad, nella parte meridionale della città.

Bibliografia modifica

  • "Castro Figueroa y Salazar, Pedro de", Enciclopedia de México, v. 3, Città del Messico, 1988
  • Manuel García Puron, México y sus gobernantes, v. 1, Città del Messico, Joaquín Porrua, 1984
  • Fernando Orozco Linares, Gobernantes de México, Città del Messico, Panorama Editorial, 1985, ISBN 968-38-0260-5

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