Phacochoerus africanus

mammifero della famiglia dei Suidi
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Il facochero o facocero[2] (Phacochoerus africanus Gmelin, 1788) è un mammifero della famiglia dei Suidi[3] che vive principalmente nelle savane e nelle boscaglie dell'Africa.

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Facocero
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
(clade)Amniota
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseEutheria
SuperordineLaurasiatheria
OrdineArtiodactyla
SottordineSuiformes
FamigliaSuidae
SottofamigliaSuinae
GenerePhacochoerus
SpecieP. africanus
Nomenclatura binomiale
Phacochoerus africanus
Gmelin, 1788
Areale del facocero

Il facocero è molto forte e usa le lunghe zanne che gli escono dalla bocca per difendersi.

Descrizione

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Facocheri al pascolo

Il facochero misura dai 90 ai 150 cm, con un'altezza al garrese compresa tra i 63,5 e gli 85 cm e il suo peso va dai 45 ai 75 kg per le femmine e dai 60 ai 150 kg per i maschi.[4][5] Caratterizzano l'animale le due paia di zanne che fuoriescono dalla bocca, utilizzate per la difesa contro i predatori.

Biologia

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I facocheri si nutrono di erba, bacche, cortecce, radici. Usano la loro possente mole per sradicare arbusti medio-piccoli e cibarsi di ceppi e bulbi. Non disdegnano piccoli mammiferi, carogne, insetti e larve.

Tassonomia

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Esistono due specie distinte di facochero: il Phacochoerus africanus (la specie più comune) e il Phacochoerus aethiopicus (diffuso nel Corno d'Africa).[3]

Attualmente si riconoscono quattro sottospecie[3]:

  • P. a. africanus (Gmelin, 1788)
  • P. a. aeliani (Cretzschmar, 1828)
  • P. a. massaicus (Lönnberg, 1908)
  • P. a. sundevallii (Lönnberg, 1908).

Nella cultura di massa

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  1. ^ (EN) Cumming, D.H.M. 2008, Phacochoerus africanus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Nonostante la diffusione della variante facòcero, secondo il DOP la pronuncia corretta è facocèro; l'accento grave cade sulla penultima sillaba.
    Dello stesso avviso, su quest'ultimo punto, il Treccani, il Gabrielli e il Sabatini-Coletti.
    Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "facochero", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7. . La spiegazione di ciò si trova nelle regole dell'accento della lingua latina, segnatamente la la legge della penultima
  3. ^ a b c (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Phacochoerus africanus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  4. ^ Eileen Creel, ''Phacochoerus africanus'' common warthog, su animaldiversity.ummz.umich.edu, 11 marzo 2005. URL consultato il 30 luglio 2013.
  5. ^ Common Warthog ''Phacochoerus africanus'' (PDF), su denverzoo.org. URL consultato il 30 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2013).

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Collegamenti esterni

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