Piero Badaloni

giornalista italiano (1946-)

Pietro Badaloni, detto Piero (Roma, 8 settembre 1946), è un giornalista, scrittore e politico italiano.

Piero Badaloni

Presidente della Regione Lazio
Durata mandato16 giugno 1995 –
12 marzo 2000
PredecessoreArturo Osio
SuccessoreFrancesco Storace

Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Durata mandato23 maggio 1996 –
16 aprile 2000
PredecessoreAlessandra Guerra
SuccessoreEnzo Ghigo

Dati generali
Partito politicoI Democratici (1999-2002)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"
ProfessioneGiornalista

Biografia modifica

Televisione modifica

Dopo la laurea in giurisprudenza[1], inizia la sua carriera giornalistica nel 1971 in Rai, occupandosi di reportage e di inchieste. Dal 1975 è giornalista professionista.[2] Per i servizi sul terremoto in Irpinia, gli viene assegnato nel 1980 il premio "cronista dell'anno" dall'Unione nazionale cronisti italiani. Tra gli anni '80 (1981-1984) e '90 (1991-1995) è stato conduttore del TG1, prima dell'edizione delle 13:30, poi di quella delle 20. È lui a condurre anche le edizioni straordinarie riguardanti l'incidente di Vermicino, che vide coinvolto il piccolo Alfredino Rampi, nei primi giorni di giugno del 1981.

In seguito, si propone come autore e conduttore di una serie di programmi giornalistici, come Droga che fare, Italia sera con Enrica Bonaccorti, oltre alla prime tre edizioni di Unomattina con Elisabetta Gardini e con Livia Azzariti.[3] Dal 1989 al 1991 conduce insieme a Simona Marchini e Toto Cutugno Piacere Raiuno. Nel 1991 diviene responsabile di Linea Notte. Nel 1994 realizza e conduce Amerinda e Vivafrica, e nel 1995 Le origini dell'Universo e Il Giudizio Universale, cronaca di un restauro.

Carta stampata modifica

Tra il 1990 e il 1994 è direttore della rivista Il Nuovo e vicepresidente della Associazione Stampa Romana.

Politica modifica

Nel 1995 è eletto presidente della giunta regionale del Lazio come indipendente, appoggiato dalle liste del centro-sinistra; in questo ruolo, nel 1996 viene eletto presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome. Finito il mandato di presidente della regione Lazio, si ricandida ma viene sconfitto da Francesco Storace, candidato dal centro-destra.

Il ritorno in televisione modifica

Terminato il mandato di presidente della regione Lazio, ritorna in Rai e diventa corrispondente dapprima dalla sede di Parigi, poi di Bruxelles, Berlino.

Dal 2006 al 2009 è stato direttore di Rai International, poi è passato alla corrispondenza Rai da Madrid fino al 2011.

Dal 2011 si dedica alla realizzazione di documentari, tra i quali: Dolomiti- montagne, uomini, storie, un viaggio in sei puntate tra le Dolomiti, patrimonio dell'umanità UNESCO.

Dal 25 gennaio al 31 maggio 2017 ha condotto il talk show Avanti il prossimo sul canale nazionale TV2000[4].

Televisione modifica

 
Badaloni nel 1996
  • TG1 (Rai 1, 1981-1984, 1991-1995)
  • Unomattina (Rai 1, 1986-1989)
  • Piacere Raiuno (Rai 1, 1989-1991)
  • I promessi sposi (Rai 1, 1990, cameo)
  • 19º Premio della Critica Televisiva (Rai 1, 1991)
  • Telethon (Rai 1, 1991-1993)
  • Italia chiamò (Rai 1, 1992)
  • Sulle tracce dell'uomo - Amerindia (Rai 1, 1992-1993)
  • Quality of Life (Rai 1, 1992)
  • Una notte per la Torre (Rai 1, 1992)
  • Check Up Speciale (Rai 1, 1993)
  • Speciale Telethon (Rai 1, 1993)
  • Tg1 - Speciale Referendum (Rai 1, 1993)
  • Falcone - Anno Uno (Rai 1, 1993)
  • Family Fest (Rai 1, 1993)
  • Speciale Elezioni '93 (Rai 1, 1993)
  • Sulle tracce dell'uomo - VivAfrica (Rai 1, 1993)
  • Speciale Solletico - Domande sul film La Bibbia (Rai 1, 1994)
  • Creazione o Big Bang? (Rai 1, 1994)
  • Michelangelo - Il Giudizio Rivelato (Rai 1, 1994)
  • La Tv degli altri (Rai 1, 1994)
  • A grandi cifre (Rai 1, 1994)
  • Poesia a Montecitorio (Rai 1, 1995)

Opere modifica

Note modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN70409911 · ISNI (EN0000 0001 0985 2531 · SBN CFIV019921 · LCCN (ENn86067947 · GND (DE136213316 · BNF (FRcb16712198q (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n86067947