Pilar di Borbone-Spagna

duchessa di Badajoz (1936-2020)

Pilar di Borbone-Spagna (nome completo in spagnolo María del Pilar Alfonsa Juana Victoria Luisa Ignacia y Todos los Santos; Cannes, 30 luglio 1936Madrid, 8 gennaio 2020) è stata un'infanta e dirigente sportiva spagnola.

Pilar de Borbón
L'infanta Pilar nel 2017
Duchessa di Badajoz
Stemma
Stemma
In carica13 aprile 1967 –
8 gennaio 2020
(52 anni e 270 giorni)
Nome completospagnolo: María del Pilar Alfonsa Juana Victoria Luisa Ignacia y Todos los Santos de Borbón y Borbón-Dos Sicilias
italiano: Maria del Pilar Alfonsa Giovanna Vittoria Luisa Ignazia e Tutti i Santi di Borbone e Borbone-Due Sicilie
TrattamentoSua Altezza Reale
Altri titoliInfanta di Spagna
Viscontessa consorte de la Torre (1967-1991)
Viscontessa vedova de la Torre (1991-2020)
NascitaVille Saint Blaise, Cannes, Repubblica francese, 30 luglio 1936
MorteHospital Ruber Internacional, Madrid, Regno di Spagna, 8 gennaio 2020
Sepoltura10 gennaio 2020
Luogo di sepolturaCimitero di Sant'Isidoro, Madrid, Regno di Spagna
DinastiaBorbone di Spagna
PadreJuan de Borbón
MadreMaría de Borbón
ConsorteLuis Gómez-Acebo
Figli
  • Simoneta Gómez-Acebo
  • Juan, visconte della Torre
  • Bruno Gómez-Acebo
  • Luis Gómez-Acebo
  • Fernando Gómez-Acebo
ReligioneCattolicesimo

È stata la figlia maggiore dei conti di Barcellona Giovanni e Maria Mercedes, quindi sorella di Juan Carlos I. Fu la terza nipote di Alfonso XIII e dagli anni novanta si impegnò nel settore sportivo.

Biografia modifica

Infanzia modifica

Doña Pilar nacque nella casa dei genitori a Cannes,[1] dove la famiglia reale viveva in esilio, mentre il padre Giovanni attraversava il confine con la Spagna per prendere parte alla guerra civile.[2] Suo padrino fu il nonno paterno, Alfonso XIII (che lo fu per procura per non incontrare la moglie[3]), e la madrina fu la nonna materna, Luisa d'Orléans.[4] Trascorse i primi anni di vita a Roma, finché i genitori non si trasferirono a Losanna nel 1941, dove compì i primi studi.[4] Sotto la nonna paterna, Vittoria Eugenia di Battenberg, e due tate francesi, l'infanta apprese le regole del galateo.[3]

I conti di Barcellona lasciarono la Svizzera nel 1945 e l'anno successivo si stabilirono a Villa Giralda, ad Estoril, in Portogallo.[4]

Educazione modifica

 
L'infanta Pilar e suo padre nel 1957

Nella capitale lusitana l'infanta frequentò il Colegio de las Esclavas del Sagrado Corazón,[2] crescendo con l'interesse per la lettura, l'equitazione e il pianoforte.[4]

Nel 1954 fu celebrato il suo debutto in società con un ricevimento nella villa in cui viveva la famiglia.[1] Suo padre utilizzò l'occasione per organizzare un raduno di monarchici spagnoli, nonostante le restrizioni stabilite dal governo,[4] che si recarono a Estoril per rendere omaggio al loro "re".[3] L'evento fu interpretato dalla stampa internazionale come un gesto di sfida alla dittatura di Francisco Franco.[3]

Manifestò sin da piccola la volontà di diventare infermiera, spinta dall'esperienza della nonna Vittoria Eugenia nella Croce Rossa spagnola,[2] e abbandonò le scuole secondarie per dedicarsi alla formazione in questo campo.[4] Studiò infatti infermieristica per tre anni alla scuola sanitaria Ravara di Lisbona[2] e si diplomò nel 1962.[5]

Completò gli studi in lettere a Losanna[3] e lavorò per due anni come tirocinante[6] all'Hospital de San José di Lisbona e poi in un dispensario pediatrico.[2] Parlava fluentemente in spagnolo, francese, inglese, italiano e portoghese.[3]

Progetto nuziale modifica

Sia suo padre che la nonna paterna pensarono di far sposare Pilar con il re Baldovino del Belgio.[7] Nel 1958 l'infanta si recò così a Bruxelles in compagnia dei genitori, con la scusa di visitare l'Esposizione universale.[7] Il viaggio non ebbe i risultati sperati e la regina Vittoria Eugenia organizzò un altro incontro nella sua abitazione di Losanna, dove i due ebbero modo di vedersi.[7]

Per non farla viaggiare da sola in Svizzera, le venne affidata come accompagnatrice Fabiola de Mora y Aragón, figlioccia della nonna.[7] Anche il secondo incontro non fece andare il progetto in porto, fu infatti la sua dama di compagnia, poco dopo, a sposare il re.[7]

Matrimonio modifica

 
Pilar e suo marito il 5 gennaio 1967

La principessa sposò Luis Gómez-Acebo y Duque de Estrada, II visconte de la Torre (1934-1991), il 5 maggio 1967 nel monastero dos Jerónimos.[2] Sposando un uomo di rango inferiore, rinunciò ai diritti di successione al trono[8] nel rispetto della Prammatica Sanzione.[1]

Conobbe suo marito, con cui si stabilì in Spagna, a casa di Simeone II di Bulgaria e di sua moglie Margarita Gómez-Acebo, cugina del visconte.[4][7] Nel mese precedente, Francisco Franco le riconobbe il titolo di duchessa di Badajoz (conferitole dal padre in vista del matrimonio) con decreto 758/1967 del 13 aprile.[4][9]

Secondo la tradizione spagnola[10] i testimoni di nozze furono il padre della sposa e la madre dello sposo.[2] Tuttavia i genitori di Pilar accettarono con delusione[7] per la poca convenienza dell'unione.[3] L'approvazione del padre fece attendere molto la celebrazione del matrimonio, in quanto era sua ferma volontà che il primo a sposarsi, tra i suoi figli, fosse Juan Carlos.[3]

Attività modifica

 
Pilar, a destra, con la sorella Margherita nel 1978

Il 28 maggio 1963 la copertura interna della stazione Cas do Sodré crollò, causando feriti e un alto numero di morti.[3] Pilar, che all'epoca lavorava all'ospedale Dos Capuchos, prese parte all'assistenza ai lesi e all'avvolgimento dei cadaveri.[3] Dal 1967 fino alla morte fu attiva nel ruolo di presidentessa onoraria nell'organizzazione Nuevo Futuro, dedita al sostegno ai bambini orfani.[2]

Per il soccorso da lei prestato ai civili di Lisbona dopo che la città fu colpita da inondazioni, António de Oliveira Salazar le conferì l'Ordine dell'infante Dom Henrique nel 1968.[4] Nel maggio 1985 presiedette il gala di beneficenza organizzato dall'ONG Adevida, all'interno dei Centri di Accoglienza per la Vita.[2] Fu anche presidentessa onoraria dell'ONG Ayuda en Acción, che sostiene progetti di sviluppo nel Centro America.[2]

Nel 1987 ricevette la medaglia d'oro dal Queen Sofía Spanish Institute di New York.[2] In rappresentanza della famiglia reale partecipò ad eventi all'estero quali l'incoronazione di Beatrice dei Paesi Bassi nel 1980 o il funerale di Diana Spencer nel 1997.[4] Fu membro del consiglio di fondazione della Fundación Colección Thyssen-Bornemisza[4] e dal 2007 al 2009 fu presidentessa di Europa Nostra, attiva in Europa nella salvaguardia della cultura e della natura.[8]

 
Pilar al Foro Madrid

Nel 2016 venne menzionata nei Panama Papers in riferimento alla società offshore Delantera Financiera S.A., da lei presieduta e amministrata dal 1974 fino al 24 giugno 2014 (cinque giorni dopo la salita al trono del nipote Filippo).[2] L'infanta dichiarò che la società non aveva mai violato la legislazione fiscale spagnola e che lo scioglimento della stessa non era correlato all'abdicazione del fratello.[2]

Attività sportive modifica

 
Doña Pilar dopo un'assemblea del Comitato Olimpico spagnolo

Iniziò la carriera di amministratrice sportiva in qualità di presidente della Federazione internazionale sport equestri (FEI), venendo eletta tre volte, dal marzo[2] 1994 al 2006.[11] Nel luglio 1996 entrò a far parte del Comitato Olimpico Internazionale,[2] come membro della Commissione Sport e Ambiente dal 1999, per poi diventarne membro onorario al termine della sua presidenza nella FEI.[11]

Fu presidentessa onoraria della Federazione Equestre Spagnola[4] e fece parte del comitato esecutivo del Comitato Olimpico spagnolo,[11] che nel 2002 le conferì il Trofeo CIO 2000, Deporte y Universalidad.[2] Nel medesimo anno fu insignita dell'Ordine reale del merito sportivo.[4]

Problemi di salute e morte modifica

 
Doña Pilar a un'iniziativa a sostegno dei bambini vulnerabili nel 2017

Nel settembre 1983 venne operata d'urgenza a causa di un volvolo, all'ospedale Ramón y Cajal.[2] Nell'aprile 1993 subì un intervento ginecologico e nel 1999 uno all'anca.[2] Il 1⁰ febbraio 2019 venne ricoverata nella Clinica Ruber di Madrid a causa di un cancro al colon.[2][12] A maggio subì un intervento per lo stesso motivo e il 31 agosto venne nuovamente ricoverata a Maiorca,[2][12] per un calo delle difese immunitarie che la fece ammalare di bronchite e polmonite.[1]

Morì l'8 gennaio 2020 all'Hospital Ruber Internacional di Madrid a causa del cancro al colon,[13] intorno alle 14:30,[12] dopo un ricovero durato tre giorni.[2] La salma venne tumulata nel cimitero di Sant'Isidoro nel mausoleo della famiglia del marito[8] e il funerale si tenne il 29 gennaio nel monastero dell'Escorial.[4]

Discendenza modifica

Pilar di Borbone-Spagna e Luis Gómez-Acebo y Duque de Estrada ebbero una figlia e quattro figli:

  • S. E. Simoneta Luisa Gómez-Acebo y de Borbón (n. il 28 ottobre 1968);
  • S. E. Juan Filiberto Nicolás Gómez-Acebo y de Borbón (n. il 6 dicembre 1969), III Visconte de la Torre;
  • S. E. Bruno Alejandro Gómez-Acebo y de Borbón (n. il 15 giugno 1971);
  • S. E. Beltrán Luis Alfonso Gómez-Acebo y de Borbón (n. il 20 maggio 1973);
  • S. E. Fernando Humberto Gómez-Acebo y de Borbón (1974-2024).

Titoli e trattamento modifica

 
Stendardo personale di Pilar
  • 6 novembre 1936 - 13 aprile 1967: Sua Altezza Reale, l'infanta doña Pilar di Spagna
  • 13 aprile 1967 - 5 maggio 1967: Sua Altezza Reale, l'infanta doña Pilar di Spagna, duchessa di Badajoz
  • 5 maggio 1967 - 9 marzo 1991: Sua Altezza Reale, l'infanta doña Pilar, duchessa di Badajoz, viscontessa de la Torre
  • 9 marzo 1991 - 8 gennaio 2020: Sua Altezza Reale, l'infanta doña Pilar, duchessa di Badajoz, viscontessa vedova de la Torre

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alfonso XII di Spagna Francesco d'Assisi di Borbone-Spagna  
 
Isabella II di Spagna  
Alfonso XIII di Spagna  
Maria Cristina d'Asburgo-Teschen Carlo Ferdinando d'Austria-Teschen  
 
Elisabetta Francesca d'Asburgo-Lorena  
Giovanni di Borbone-Spagna  
Enrico di Battenberg Alessandro d'Assia  
 
Julia von Hauke  
Vittoria Eugenia di Battenberg  
Beatrice di Sassonia-Coburgo-Gotha Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha  
 
Vittoria del Regno Unito  
Pilar di Borbone-Spagna  
Alfonso di Borbone-Due Sicilie Ferdinando II delle Due Sicilie  
 
Maria Teresa d'Asburgo-Teschen  
Carlo Tancredi di Borbone-Due Sicilie  
Maria Antonietta di Borbone-Due Sicilie Francesco conte di Trapani  
 
Maria Isabella d'Asburgo-Toscana  
Maria Mercedes di Borbone-Due Sicilie  
Luigi Filippo Alberto d'Orléans Ferdinando Filippo d'Orléans  
 
Elena di Meclemburgo-Schwerin  
Luisa d'Orléans  
Maria Isabella d'Orléans Antonio Maria Filippo Luigi d'Orleans  
 
Luisa Ferdinanda di Borbone-Spagna  
 

Onorificenze modifica

 
Lo stemma personale dell'infanta Pilar come duchessa di Badajoz.

Onorificenze spagnole modifica

Onorificenze straniere modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d (ES) Cristina Rodrigo, La infanta Pilar, la mujer que renunció a sus derechos dinásticos por amor: su vida, en imágenes, in elespanol.com, 8 gennaio 2020. URL consultato il 5 divembre 2022.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u (ES) Biografía de la infanta Pilar de Borbón: una vida entre el exilio y las causas sociales, in 20minutos.es, 8 gennaio 2020. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  3. ^ a b c d e f g h i j (ES) Juan Carlos Laviana, Doña Pi, la campechana: la rama más robusta de los Borbones, in elespanol.com, 8 gennaio 2020. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n (ES) Ricardo Mateos Sáinz de Medrano, María del Pilar de Borbón y Borbón, in dbe.rah.es. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  5. ^ Andrea Carnino, ADDIO ALL'INFANTA PILAR, in circolodantealighieri.com, 8 gennaio 2020. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  6. ^ (ES) C. Villar, La herencia de la infanta Pilar: propiedades, acciones y mucha Historia, in vanitatis.elconfidencial.com, 5 marzo 2020. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  7. ^ a b c d e f g (ES) Elena Castelló, Los escándalos y tragedias que marcaron la vida de la infanta Pilar, la poderosa hermana del rey Juan Carlos I que pudo ser reina de Bélgica, in mujerhoy.com, 28 agosto 2022. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  8. ^ a b c (EN) Susan Flantzer, Infanta Pilar of Spain, Duchess of Badajoz, in unofficialroyalty.com, 7 dicembre 2014. URL consultato l'8 dicembre 2022.
  9. ^ (ES) A05076-05076.pdf (PDF), in boe.es, 17 aprile 1967. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  10. ^ Virginia Martínez, Madrina di nozze, una figura tipica del matrimonio in Spagna, in viverepiusani.it, 27 maggio 2022. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  11. ^ a b c (EN) Princess Pilar de Borbón, in olympedia.org. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  12. ^ a b c Infanta Pilar di Spagna è morta, in monarchico.blogspot.com, 8 gennaio 2020. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  13. ^ Alexandra Hurtado, Spanish Royal Family members say goodbye to Princess before her death, su us.hola.com, 8 gennaio 2020. URL consultato l'8 gennaio 2020.
  14. ^ Geneall
  15. ^ Bollettino Ufficiale di Stato
  16. ^ Bollettino Ufficiale di Stato
  17. ^ Membership of the Constantinian Order Archiviato il 5 marzo 2012 in Internet Archive. su www.costantinianorder.org; consultato il 4 ottobre 2013
  18. ^ Boda de Juan Carlos de España y Sofía de Grecia Archiviato il 6 marzo 2014 in Internet Archive.
  19. ^ Portogallo

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Collegamenti esterni modifica

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