Pincho (in castigliano) o pintxo (in basco) è un termine usato nel centro-nord della Spagna, per la precisione nei Paesi Baschi, in Navarra e in Castiglia e León, per identificare uno stuzzichino che accompagna l'aperitivo. I pinchos sono accomunabili alle tapas spagnole e del tutto simili ai cicheti veneziani[1][2][3][4].

Pincho
Origini
Altri nomi(EU) Pintxo
Luogo d'origineBandiera della Spagna Spagna
Diffusionecentro-nord della Spagna

(  Paesi Baschi,   Navarra,   Castiglia e León)

Dettagli
Categoriaantipasto
Ingredienti principali
  • pane
  • prosciutto
  • formaggio
  • pesce
  • olive
  • peperoni
Pinchos con funghi

Sono costituiti da una fetta di pane con sopra uno o più ingredienti (i più diffusi sono prosciutto, formaggio, pesce, olive, tortilla de patatas, peperoni, ecc.).

Il nome deriva dal fatto che per tradizione il pincho era tenuto insieme da uno stuzzicadenti (in spagnolo detto appunto pincho), anche se oggi questa caratteristica non è sempre rispettata[5]. I pinchos sono un piatto tipico della gastronomia basca e si gustano come aperitivo accompagnati con un bicchiere di vino rosso (chiamato txikito in lingua basca), o di birra (zurito in basco).

I pinchos, all'ora dell'aperitivo, sono esposti lungo tutto il banco del bar, in modo che ogni cliente possa prendere ciò che vuole, in modo analogo a come avviene nei bacari di Venezia e alle altre tapas spagnole. Curioso è il fatto che in molti locali si paghi il conto in base al numero di stuzzicadenti rimasti sul piatto con il quale i pinchos vengono portati al proprio tavolo.[senza fonte]

Note modifica

  1. ^ i cicheti preferiti dai veneziani, su agrodolce.it. URL consultato il 15 novembre 2015.
  2. ^ (EN) The Difference Between Pintxos, Pinchos, and Tapas, su gospain.about.com. URL consultato il 28 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2016).
  3. ^ TAPAS, PINCHOS E MONTADITOS: CAPIAMO COSA SONO, su Cucina Spagnola. URL consultato il 28 giugno 2016.
  4. ^ Gabriela Llamas, Let's Cook Spanish - A Family Cookbook Vamos a Cocinar Espanol, Quarry Books, 2016, p. 12, ISBN 1-63159-099-5.
  5. ^ Teresa Barrenechea, The Basque Table, ReadHowYouWant.com, 2010, p. 1, ISBN 1-4587-5758-7.

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