Piper PA-38 Tomahawk

aereo da turismo Piper Aircraft

Il Piper PA-38 Tomahawk è un monomotore biposto da turismo con capacità semi acrobatiche prodotto dall'azienda statunitense Piper Aircraft dai tardi anni settanta.

PA-38 Tomahawk
Un Piper PA-38-112 Tomahawk con marche francesi in volo
Descrizione
TipoAereo da turismo
Aereo da addestramento
Equipaggiouno, (copilota opzionale)
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Piper Aircraft
Data entrata in servizio1977
Esemplari2 484
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza7,04 m
Apertura alare10,36 m
Superficie alare11,61
Peso max al decollo760 kg
Propulsione
Motore1 Lycoming O-235-L2C
Prestazioni
Velocità max200 km/h al livello del mare.
Velocità di crociera160 km/h
Raggio di azione805 km
Tangenza3920 m

dati tratti da Aerei di tutto il mondo, civili e militari[1]

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Caratterizzato da configurazione alare ad ala bassa, impennaggio a T e carrello d'atterraggio triciclo fisso, e destinato al mercato dell'aviazione generale, ebbe molto successo come addestratore in numerose scuole di volo.

Storia modifica

Sviluppo modifica

Il Tomahawk era il tentativo della Piper Aircraft di generare un addestratore a due posti non troppo costoso. Prima della progettazione del velivolo, la Piper ha ampiamente consultato degli istruttori di volo per i loro consigli sulla progettazione. Una caratteristica del Piper Tomahawk è che i controlli di volo imitano quelli di un velivolo molto più pesante. Di conseguenza, i piloti si possono addestrare in preparazione al passaggio a velivoli più grandi, per questo il Tomahawk ebbe molto successo con l'U.S. Air Force flying clubs.

Produzione modifica

Il Tomahawk fu introdotto nel 1977, l'aereo fu prodotto fino al 1982: la versione chiamata Piper PA-38 Tomahawk II fu prodotta nel 1981 e nel 1982. Il Tomahawk II aveva un migliorato riscaldamento della cabina, era stato migliorato il sistema di disappannamento del parabrezza, rivisto e migliorato il trim di profonditá, il vettore di spinta del motore, l'isolamento acustico della cabina, le ruote e gomme furono aumentate a 6" per aumentare il franco elica da terra per migliore l'operativitá su piste sporche e in erba.

Indice di sicurezza modifica

Secondo l'Aircraft Owners and Pilots Association Air Safety Foundation, che ha pubblicato un rapporto di sicurezza sul Piper Tomahawk, il Tomahawk ha un tasso d'incidenti per ore di volo un terzo più basso del Cessna serie 150/152 (punti di riferimento per l'addestramento). Tuttavia, il Tomahawk ha un maggiore tasso di incidenti mortali negli stalli e nelle rotazioni. L'NTSB ha valutato che il Tomahawk ha un tasso d'infortunio per stallo da tre a cinque volte maggiore del Cessna 150/152.[2]

Secondo l'NTSB il disegno dell'ala del Tomahawk è stato modificato dopo le prove di certificazione di FAA e non è mai stato testato nuovamente.[2] I cambiamenti hanno incluso la riduzione del numero delle nervature piene dell'ala ed il taglio di fori di alleggerimento nel longarone principale.[3] Gli assistenti tecnici dell'aereo hanno detto al NTSB che i cambiamenti fatti al disegno hanno provocato un'ala molle e flessibile, questo potrebbe aver causato un comportamento imprevedibile negli stalli e nelle rotazioni.[3]

L'Airworthiness Directive 83-14-08 pubblicato nel settembre 1983 affidò un accoppiamento supplementare di strisce dello stallo da aggiungere al bordo d'attacco interno dell'ala del PA-38 per " standardizzare e migliorare le caratteristiche dello stallo".[4]

A causa delle caratteristiche di virata e di stallo, il PA-38 ha guadagnato il soprannome di "Traumahawk" da alcuni piloti ed istruttori.[5]

Note modifica

  1. ^ Maria Serena Battaglia, Aerei di tutto il mondo, civili e militari (pag. 292).
  2. ^ a b Michael Sweeny, NTSB recommends new round of Tomahawk tests, in GA News & Flyer, 25 luglio 1997. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2000).
  3. ^ a b CHI94FA097, National Transportation Safety Board, 12 luglio 1995. URL consultato il 7 agosto 2008.
  4. ^ Federal Aviation Administration, Airworthiness Directive 83-14-08, su airweb.faa.gov, settembre 1983. URL consultato il 7 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2016).
  5. ^ Russ Erb, There I Was, Investigating The Wrong Problem, su eaa1000.av.org, luglio - agosto 1993. URL consultato il 30 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2007).

Bibliografia modifica

  • Maria Serena Battaglia, Aerei di tutto il mondo, civili e militari, De Agostini, 2001

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