Pipilotti Rist

artista svizzera

Pipilotti Rist, vero nome Elisabeth Charlotte Rist (Grabs, 21 giugno 1962), è un'artista svizzera, attiva nel campo della videoarte.

Arte contemporanea. Pipilotti Rist (2016). Monocromo rosa. Rue de la Pépinière, dietro la stazione Cornavin.

Biografia modifica

Nata a Zurigo nel 1962, Pipilotti Rist, pseudonimo di Elisabeth Charlotte Rist[1], studia presso l'Istituto di Arti Applicate di Vienna e la Scuola di Design di Basilea[2]. Il suo lavoro, talvolta ambientale e definito dai valori della dissolvenza di immagini, nasce da una ricerca sulle varie inclinazioni della cultura popolare contemporanea nonché sulle tematiche del corpo e della sessualità femminile[3].

Attiva principalmente nella videoarte[4], esordisce con la sua prima mostra personale nel 1984[5]. Inoltre, dal 1988 al 1994, in qualità di musicista e performer, milita nel gruppo Les Reines Prochaines[6]. Nel 1997 partecipa alla Biennale di Venezia, dove ritorna nel 2005[7], e riceve il Premio 2000[8].

Nel 2009 il suo primo lungometraggio, Pepperminta[9], viene presentato al 66º Festival Internazionale del Cinema di Venezia[10].

Nel corso della sua carriera espone in vari contesti e musei internazionali, tra cui il Centro Pompidou di Parigi, la Hayward Gallery di Londra, il New Museum of Contemporary Art di New York[11] e il Museum of Contemporary Art Australia di Sydney[12].

Film, video e video installazioni modifica

Premi modifica

  • 1988 - Prize of the Feminale, Colonia
  • 1991 - Swiss Federal Arts Scholarship
  • 1994 - Manor-Prize, San Gallo
  • 1994 - Video Art Prize, Swiss Bank Corporation
  • 1995 - Scholarship, German Academic Exchange Service (DAAD)
  • 1997 - Premio 2000, Biennale di Venezia
  • 1998 - Nomination, Hugo Boss Prize
  • 1999 - Wolfgang-Hahn-Preis
  • 2001 - Art Prize, City of Zurich
  • 2004 - 01 Award und Honorary Professorship, Universität der Künste, Berlin
  • 2009 - Special Award, Seville European Film Festival
  • 2009 - Joan Miró Prize[13]

Pubblicazioni modifica

  • 1998 - Himalaya, Pipilotti Rist 50 kg, incl. CD we can't. Oktagon Verlag: Cologne. ISBN 3-89611-072-1.
  • 1998 - Remake of the Weekend. incl.. CD. Oktagon: Cologne. ISBN 3-89611-046-2.
  • 2001 - Pipilotti Rist. With contributions by Peggy Phelan, Hans Ulrich Obrist, Elisabeth Bronfen. Phaidon: London. ISBN 0-7148-3965-5.
  • 2001 - Apricots Along The Street. Scalo: Zurich/Berlin/New York, ISBN 3-908247-50-0.
  • 2004 - Jestem swoja wlasna obca swinia (Ich bin mein eigenes fremdes Schwein/I am my own foreign pig). with Birgit Kempker. Centre for Contemporary Art/Centrum Sztuki Współczesnej: Warsaw. ISBN 83-88277-13-8.

Note modifica

  1. ^ Pipilotti Rist è nata qui, su Il Giornale dell'arte. URL consultato il 15 agosto 2021.
  2. ^ Roberto Sala, Pipilotti Rist, su Rivista Segno, 8 novembre 2017. URL consultato il 15 agosto 2021.
  3. ^ Rist, Pipilotti nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 16 agosto 2021.
  4. ^ PIPILOTTI RIST:, su D'ARS MAGAZINE, 24 marzo 2009. URL consultato il 15 agosto 2021.
  5. ^ Pipilotti Rist | Spunti per la scoperta di un'icona della videoarte, su ZirArtmag, 6 novembre 2019. URL consultato il 15 agosto 2021.
  6. ^ © Ufficio federale della cultura UFC, Les Reines Prochaines, su schweizerkulturpreise.ch. URL consultato il 23 agosto 2021.
  7. ^ (EN) Pipilotti Rist, la dolce rivoluzionaria, su domusweb.it. URL consultato il 15 agosto 2021.
  8. ^ (EN) Pipilotti Rist: Spear to Heaven, su e-flux.com. URL consultato il 15 agosto 2021.
  9. ^ Pipilotti Rist "osa" al MoMA di New York, su SWI swissinfo.ch. URL consultato il 23 agosto 2021.
  10. ^ Pipilotti Rist’s Pepperminta, the Barnes Foundation and The Art of the Steal, and other new art films., su artnet.com. URL consultato il 15 agosto 2021.
  11. ^ Redazione Digicult, Pipilotti Rist. Sip My Ocean, su Digicult | Digital Art, Design and Culture, 20 maggio 2016. URL consultato il 15 agosto 2021.
  12. ^ (EN) Pipilotti Rist - Sip my Ocean | Exhibition | MCA Australia, su mca.com.au. URL consultato il 15 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2021).
  13. ^ (EN) Fundació Joan Miró, Pipilotti Rist | Joan Miró Prize, su Fundació Joan Miró. URL consultato il 26 febbraio 2022.

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Collegamenti esterni modifica

Su Pipilotti Rist modifica

Video modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN96541146 · ISNI (EN0000 0001 2144 4848 · SBN UBOV110026 · Europeana agent/base/83019 · ULAN (EN500115980 · LCCN (ENn96110666 · GND (DE119215985 · BNF (FRcb14440112h (data) · J9U (ENHE987007509748505171 · NDL (ENJA01138260 · CONOR.SI (SL37280867 · WorldCat Identities (ENlccn-n96110666