La plăcintă è un cibo tipico di Romania, Moldavia,Serbia [1] e sud dell'Ucraina che consiste in una tortina tonda riempita con formaggio o altro[2].

Plăcintă
Origini
Luoghi d'origineBandiera della Romania Romania
Bandiera della Moldavia Moldavia
Bandiera dell'Ucraina Ucraina
Bandiera della Serbia Serbia
Dettagli
Categoriadolce
Plăcintă con formaggio e uvetta

Etimologia modifica

La parola plăcintă viene direttamente dal latino placenta, "focaccia o dolce in genere"[3], da cui deriva anche il termine italiano placenta.

Storia modifica

Il nome fa capire che deriva dal latino sin dai tempi in cui la Romania era parte dell'Impero Romano, in quanto la placenta era la torta tipica delle truppe dell'esercito romano. A sua volta la placenta aveva un'origine ancora più antica, probabilmente greca-mediterranea: gli antichi greci la facevano con olio di oliva, erbe e formaggio. In seguito alla dominazione romana dei Balcani, si diffuse in tutto l'Impero in due varietà, chiamate libum e placenta[4]. Il primo riferimento letterario, secondo Callimaco, è da attribuirsi a Aegimius, autore di un testo sull'arte di fare torte di formaggio, in greco antico: Πλακουντοπουκόν σύγγραμμα?, Plakountopoukón sýngramma. Catone il Censore nel De agri cultura cita la placenta, un dolce realizzato con due dischi di pasta condita con formaggio e miele e aromatizzata con foglie di alloro e ne dà anche la ricetta.

Varietà tradizionali di plăcintă modifica

 
Venditore di plăcintă a Hodod (Romania), 2006
  • plăcintă cu mere, con le mele,
  • plăcintă cu brânză, con il formaggio,
  • plăcintă cu cartofi, con le patate,
  • plăcintă cu urdă, con ricotta e uvetta,
  • plăcintă cu ciocolată, con cioccolato,
  • plăcintă cu varză, con i cavoli, tipica della Transilvania.[5]

Note modifica

  1. ^ (EN) Caroline Gilby, The wines of Bulgaria, Romania and Moldova, Infinite Ideas, 2018. URL consultato il 21 gennaio 2021.
  2. ^ La Plăcintă, su heymoldova.com. URL consultato il 13 marzo 2019.
  3. ^ (FR) Dictionnaire Gaffiot latin-français, su lexilogos.com.
  4. ^ (RO) Silvana Patrascanu, Istoria cozonacului, su revistaflacara.ro. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  5. ^ (RO) Gabriela Nitu https://substantial.ro/varzari-sau-placinta-ardeleneasca-cu-varza-calita/, Vărzări sau plăcintă ardelenească cu varză călită, su substantial.ro, 21 aprile 2020. URL consultato il 25 gennaio 2021.

Voci correlate modifica

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