Planet Hunters è un progetto che fa parte di Zooniverse, un portale web di citizen science[1]. L'obiettivo del progetto è quello della scoperta di pianeti extrasolari utilizzando l'occhio umano di utenti volontari, mettendo a loro disposizione i dati del Telescopio spaziale Kepler[2]. Gli stessi astronomi del team Kepler, costretti a usare programmi computerizzati per analizzare l'enorme quantità di dati raccolti dal telescopio spaziale, ritengono che un gran numero di occhi umani siano più efficienti di qualsiasi computer[1]. Il sito proietta le immagini e i grafici dei dati raccolti, e gli utenti analizzano le curve di luce delle stelle osservate da Kepler, cercando eventuali cambiamenti di luminosità dovuti a una transito planetario[3].

Metodo di studio modifica

Agli utenti viene chiesto di ordinare i grafici a seconda delle variazioni della curva di luce, in base a degli schemi interattivi. Una curva di luce può essere "costante" oppure "variabile"; una curva di luce costante segue un andamento pressoché lineare, mentre una variabile ha dei picchi che possono essere "regolari", "pulsanti" o "irregolari"[4]. Quando avviene un calo di luminosità della stella questo viene evidenziato nella curva di luce; questo calo potrebbe essere causato da un transito di un pianeta sul disco stellare, oppure da un errore di registrazione o dovuto a un'altra causa. Gli utenti salvano nel database l'analisi del grafico da loro elaborato, poi eventuali stelle "sospette" vengono discusse dalla comunità e con gli astronomi del team Kepler, i quali, se ci sono effettivi riscontri di un possibile transito, studiano in dettaglio la stella con strumenti professionali[1].

Scoperte modifica

Nell'ottobre 2012 è stata annunciata la conferma di PH1, o Kepler-64 b, un pianeta di taglia nettuniana in orbita attorno al sistema quadruplo Kepler-64. È stato il primo pianeta scoperto da due astronomi amatoriali tramite il progetto Planet Hunters[5]. A questa scoperta è seguita, nel gennaio 2013, quella di PH2 b (o Kepler-86), un pianeta gioviano in orbita attorno alla stella KIC 12735740.[6] Escludendo i due pianeti confermati, a gennaio 2013 Planet Hunters ha individuato 42 pianeti candidati, e 20 di essi sono all'interno della zona abitabile della propria stella[7].

Nonostante l'obiettivo primario di Planet Hunters sia quello di scoprire nuovi pianeti extrasolari, o sistemi planetari multipli, talvolta il progetto si occupa anche di stelle binarie e di stelle a brillamento[8].

Note modifica

  1. ^ a b c Planet Hunters Archiviato il 26 marzo 2013 in Internet Archive. NASA
  2. ^ Learn all about Planet Hunters and Kepler Archiviato il 21 giugno 2012 in Internet Archive. Planethunters.org
  3. ^ Planet Hunter Tutorial Archiviato il 21 giugno 2012 in Internet Archive. Planethunters.org
  4. ^ Planet Hunter Tutorial2 Archiviato il 21 giugno 2012 in Internet Archive. Planethunters.org
  5. ^ KSDK-TV, Planet Hunters' discover new planet, PH-1, su ksdk.com, CNN, 15 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2012).
  6. ^ Schwamb Megan E., Orosz Jerome A., Carter Joshua A., Welsh William F., Fischer Debra A., Torres Guillermo, Howard Andrew W., Crepp Justin R. e Keel William C., Planet Hunters: A Transiting Circumbinary Planet in a Quadruple Star System, vol. 1210, 2012, p. 3612, Bibcode:2012arXiv1210.3612S, arXiv:1210.3612.
  7. ^ Amateur Astronomers Discover 42 Alien Planets Space.com
  8. ^ Tutorial3 Archiviato il 21 giugno 2012 in Internet Archive. Planethunters.org

Collegamenti esterni modifica

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