Planetario Galileo Galilei

Il Planetario Galileo Galilei è situato nel Parque Tres de Febrero, nel quartiere Palermo di Buenos Aires, progettato dall'architetto Jan de Enrique.[1]

Planetario Galileo Galilei
Ubicazione
StatoBandiera dell'Argentina Argentina
LocalitàBuenos Aires
IndirizzoAvenida Sarmiento y Belisario Roldán, Palermo
Caratteristiche
TipoAstronomia
Istituzione20 dicembre 1966
Apertura20 dicembre 1966
Sito web
Il Planetario Galileo Galilei di notte

Storia modifica

L'idea di costruire un planetario nella città di Buenos Aires iniziò a prendere forma nel 1958 da un accordo tra il consigliere socialista José Luis Peña e il segretario comunale alla cultura dell'epoca, Dr. Aldo Cocca.

I lavori di costruzione iniziarono, sotto la direzione dell'architetto Enrique Jan, nel 1962, e fu inaugurato il 20 dicembre 1966. Il primo utilizzo, da parte di studenti delle università cittadine è avvenuto il 13 giugno 1967. L'impianto è stato ufficialmente aperto al pubblico il 5 aprile 1968.

Struttura modifica

 
Hall del planetario.

L'edificio è composto da cinque piani, sei vani scale ed una sala d'osservazione alta 20 metri e con un diametro pari anch'esso a 20 metri per un totale, fino a due anni fa, di 360 posti a sedere. L'interno della cupola semisferica è ricoperto di alluminio riflettente.

Il Planetario posizionato al centro della struttura, e dotato di oltre 100 proiettori per un'altezza complessiva di circa 5 metri ed un peso di 2,5 tonnellate, era composto fino al 2011 di quattro strutture a forma cilindrica con proiettori indipendenti per la Luna, il Sole ed i pianeti visibili (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno), stelle, costellazioni e nebulose. Dopo la recente riforma, ultimata e inaugurata nel dicembre 2011, queste sono alcune delle modifiche apportate:

  • Un proiettore MEGASTAR II A, che consente di vedere persino stelle di 11º magnitudine, ossia circa un milione di stelle in più rispetto ai planetari convenzionali, e che proietta inoltre più di 140 cumuli e nebulose. La Via Lattea può essere apprezzata con un realismo mai raggiunto finora.
  • Il proiettore è il primo al mondo che adotta lampade LED, con un notevole risparmio di consumo elettrico.
  • Gli spettacoli ora hanno immagini ad alta risoluzione e un avanzato sistema video full-dome, il DigitalSky II. Le precedenti poltroncine sono state sostituite da 280 poltrone 4D dotate di telecomando in modo che lo spettatore possa interagire durante la proiezione. Anche il sistema audio è stato aggiornato a digital 5.1.
  • È stata rinnovata la cupola esterna, ora con illuminazione ecologica.
  • È stato recuperato il lago del parco.

Funzioni per ciechi e sordi modifica

  • Le funzioni per ciechi e sordi sono state inaugurate a giugno del 2001 e sono inedite in America Latina. Con la collaborazione della Biblioteca Argentina para Ciegos (BAC), si combinano mappe celesti tattili, grafici in rilievo, una narrazione registrata, musica ed effetti sonori.
  • Un ampio settore della Sala Spettacoli è dotato di un anello magnetico per amplificare il suono e facilitare l'audizione (tramite cuffie) agli ipoacusici.

Questi due tipi di funzione sono con ingresso libero e gratuito.

Curiosità modifica

  • Il museo ha un pezzo di pietra lunare che è stata portata sulla terra dalla missione spaziale Apollo XI, ed è stata successivamente donata al planetario dal presidente statunitense Richard Nixon.
  • Nel lastricato di ingresso si possono osservare delle ammoniti, fossili marini risalenti a più di 100 milioni di anni fa, provenienti dalla Provincia di Neuquén.
  • Nella terrazza di accesso è esposto un meteorite metallico proveniente dalla Provincia del Chaco.
  • In questa location è stato girato il video di Violetta "en mi mundo".
  • Dove oggi sorge il Planetario si è svolta il 20 giugno 1867 la prima partita di calcio giocata in Argentina.

Note modifica

  1. ^ (EN) AD Classics: Planetario Galileo Galilei / Enrique Jan, su archdaily.com. URL consultato il gennaio 2021.

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Collegamenti esterni modifica

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