Platychelys oberndorferi

Platychelys oberndorferi Wagner, 1853 è un rettile estinto, appartenente alle tartarughe. Visse nel Giurassico superiore (Kimmeridgiano, circa 155 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa (Germania, Portogallo, Francia, Svizzera).[1]

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Platychelys oberndorferi
Stato di conservazione
Fossile
Periodo di fossilizzazione: Giurassico
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseReptilia
SottoclasseAnapsida
OrdineTestudines
SottordinePleurodira
(clade)Platychelira
FamigliaPlatychelyidae
GenerePlatychelys
SpecieP. oberndorferi
Nomenclatura binomiale
Platychelys oberndorferi
Wagner, 1853

Descrizione modifica

Questo animale possedeva un carapace appiattito, lungo 20 - 30 centimetri, con una quantità di prominenze sulle piastre neurali e costali. Le piastre neurali erano corte e dal contorno irregolare, e l'ampiezza era solitamente molto superiore alla lunghezza. I mesoplastra non si toccavano nel mezzo. Gli scudi vertebrali erano molto più ampi che lunghi, ed era presente uno scudo nucale. Non era presente alcuna articolazione tra pelvi e plastron.

Tassonomia modifica

Platychelys oberndorferi è stato descritto per la prima volta nel 1853 da Wagner, sulla base di resti fossili ritrovati in Germania in strati del Kimmeridgiano, nei calcari litografici nei pressi di Kehlheim. I migliori resti di questo animale, tuttavia, provengono dalla zona di Soletta, in Svizzera. Altri resti sono stati scoperti in Portogallo. In Francia è stata descritta una specie affine, Platychelys courrenti, attualmente considerata un sinonimo della specie tipo.

Platychelys è considerato parte di un gruppo di tartarughe primitive del Giurassico superiore - Cretaceo inferiore, poste alla base dei pleurodiri; il gruppo comprendeva anche Caribemys di Cuba e Notoemys del Sudamerica. Tra questi animali, Platychelys potrebbe essere stato il più primitivo (Joyce, 2007).

Paleoecologia modifica

I fossili di Platychelys sono piuttosto rari. Si pensa che abitasse sistemi fluviali, paludi e laghi di ambiente costiero. Altri animali rinvenuti nel giacimento di Soletta potrebbero essere stati di ambiente marino (Scheyer, 2007).

Note modifica

  1. ^ Platychelys oberndorferi [collegamento interrotto], in Fossilworks. URL consultato il 3 aprile 2014.

Bibliografia modifica

  • A. v. Wagner. 1853. Beschreibung einer fossilen Schildkröte und etlicher anderer Reptilien-Ueberreste aus den lithographischen Schiefern und dem Grünsandstein. Abhandlungen der Mathemat.-Physikalischen Classe de Königlich Bayerischen Akademie der Wissenschaften 7:241-264
  • H. v. Bräm. 1965. Die Schildkröten aus dem oberen Jura (Malm) der Gegend von Solothurn. Schweizerische Paläontologische Abhandlungen 83:1-190
  • Joyce W.G. (2007) Phylogenetic relationships of Mesozoic turtles. Bull. Peabody Mus Nat Hist 48(1):3–102
  • Scheyer, T. M. 2007. Comparative bone histology of the turtle shell. (carapace and plastron): implications for turtle systematics, functional morphology and turtle origins. Bonn, Univ., Diss..
  • E. A. Cadena, C. A. Jaramillo, and J. I. Bloch. 2013. New material of the platychelyid turtle Notoemys zapatocaensis from the Early Cretaceous of Colombia; implications for understanding Pleurodira evolution. In D. B. Brinkman, P. A. Holroyd, J. D. Garner (eds.), Morphology and Evolution of Turtles 105-120

Collegamenti esterni modifica