Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Il play piercing ("gioco del piercing"), anche detto needle play ("gioco con gli aghi") o temporary piercing ("piercing temporaneo"), è una pratica di piercing temporaneo, non inteso a produrre una modifica e una decorazione permanente del corpo, ma solamente la sensazione della penetrazione dell'ago nella pelle, per i più disparati motivi, quali ad esempio iniziazione tribale, pratiche connesse alla religione o giochi erotici legati al BDSM.[1]

Play piercing

Tipologie modifica

Esistono vari tipi di pratiche legate al play piercing:

  • il needle play vero e proprio, consistente nel "gioco" di inserire degli aghi nella pelle di varie zone del corpo, come ad esempio avviene per le pratiche di autosacrificio legate al Kavadi Attam indu o alla religione azteca;
  • il piercing temporaneo, consistente nell'esecuzione di un piercing vero e proprio, con la pratica della perforazione della pelle e dell'inserimento di un gioiello, che però verrà rimosso a "gioco" terminato;
  • i giochi di "sospensione" (suspension), che prevedono la perforazione della pelle per l'inserimento di uncini atti a sostenere il corpo durante le pratiche di sospensione, come ad esempio nel caso della "danza del sole" rituale sioux.

Storia modifica

 
Fakir Musafar esegue il Kavadi

Gli sciamani degli aborigeni australiani praticano la perforazione della lingua ha una ragione curativa: ciò serve a permetter loro di «succhiare con la loro lingua la magia malvagia dal corpo dei loro pazienti»[2].

Presso i Sioux era in uso il rituale della danza del sole che prevedeva di perforare la pelle del petto con degli artigli d'aquila e infilarvi dei pezzi di osso. Questi venivano in seguito legati a una fune tesa all'albero sacro. Il rituale prevedeva quindi per chi vi si sottoponeva di danzare fino a strappare i pezzi d'osso dalla pelle.

Nella cultura azteca del Messico precolombiano, unitamente al sacrificio umano, era invalsa per i re aztechi la pratica dell'autosacrificio. Questa consisteva nel perforarsi con una spina di pesce appositamente appuntita (presso gli aztechi non si era sviluppato l'uso dei metalli), la lingua, i lobi degli orecchi e il pene, così da farne uscire del sangue[3]. Anche le persone comuni offrivano agli dei spine di agave coperte del loro sangue quale atto di personale penitenza.

Nell'induismo, la pratica del Kavadi Attam prevede in particolare di sottoporsi a una forma di autosacrificio che consiste nell'infilare aghi nella pelle. Frequentemente si infilano appositi aghi nelle guance o l'offerente indossa una sorta di "gabbia" completa di aculei che gli penetrano nella pelle. Tale è un'offerta personale nei confronti del dio della guerra, Murugan. Tale pratica, assieme ad altre, è oggi entrata a far parte, decontestualizzata dal significato religioso, dei rituali dei cosiddetti "modern primitives", "primitivi moderni".

I fachiri e i sufi islamici del Medioriente e i medium dell'Estremo Oriente, praticano la perforazione della lingua così da offrire una prova del loro stato di trance.

Motivazioni modifica

 
Pratica di play piercing denominata corset piercing

Le motivazioni che possono portare alla pratica del play piercing possono essere disparate e dovute a questioni culturali o religiose.

Religione modifica

Nella religione il play piercing è legato all'atto dell'autosacrificio, un'offerta nei confronti della divinità che viene adorata.

Modificazioni corporee modifica

Nelle pratiche legate alle modificazioni corporee, il play piercing può essere fine a sé stesso o correlato alle pratiche di sospensione corporea. Essa può essere praticata per motivi estetici: creare "disegni" geometrici con gli aghi inseriti nella pelle. Può avere anche una funzione di "rilassamento", dato che l'inserimento di aghi provoca il rilascio di endorfine[4][5].

Erotismo modifica

Nelle pratiche erotiche, siano esse di ambito sadomasochista o no, gli aghi vengono solitamente inseriti in zone erogene: seno, in particolare capezzoli, organi genitali, natiche. Lo scopo è quello di provocare dolore, ma al contempo anche una stimolazione erotica. Naturalmente le varie sensazioni e reazioni dipendono da individuo a individuo, dalla personale soglia del dolore e dalla risposta nei confronti di questo tipo di stimolazione, che in alcuni può essere semplicemente dolorosa, in altri rilassante o sessualmente stimolante. In questo ambito va distinto tra needle play vero e proprio, cioè giochi che prevedono l'inserimento di aghi nella cute, e play piercing, cioè l'esecuzione di un vero piercing, praticando un foro per poi inserirvi un gioiello, ma solamente temporaneo, poiché terminato il gioco erotico il gioiello viene rimosso e la ferita lasciata guarire.

Felice Newman nel suo The Whole Lesbian Sex Book, A Passionate Guide for All of Us del 2004[6] sostiene che molte donne lesbiche sono devote al blood play, cioè a giochi che posano comportare foratura con aghi o di tagli della pelle.[7] Potenzialmente ogni zona della pelle può essere soggetta al play piercing, pur di avere sempre l'accortezza di disinfettare la pelle, utilizzare aghi sterili e possibilmente anche guanti sterili, durante l'operazione.[7]

Spettacolo modifica

Il play piercing è anche parte dei giochi connessi agli artisti delle fiere, i cosiddetti sideshow, o ai fachiri, nel qual caso la pratica di infilare oggetti appuntiti nella pelle è una forma di spettacolo.[8]

A partire dall'inizio del XX secolo molti artisti di side show, presero in prestito dai fachiri le loro pratiche di perforazione della lingua.

Attrezzatura e precauzioni modifica

  Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Come per ogni altra pratica invasiva legata alle modificazioni corporee, vanno sempre utilizzate attrezzature sterili. Per la pratica del play piercing gli aghi più comunemente utilizzati sono gli aghi ipodermici da siringa usa e getta, disponibili in diverse misure.[5][9]

Sono invece altamente sconsigliati altri tipi di aghi, come ad esempio gli aghi da cucito, prodotti in materiale economico che possono contenere cromo e nichel, che possono provocare allergie e infezioni.[5] La forma di questi aghi, inoltre, dalla punta affusolata che si allarga durante l'inserimento, provoca maggiore dolore e laceramento, rispetto agli aghi ipodermici che hanno la punta tagliata e una sezione diritta.[5]

Questo tipo di pratica è inoltre rischiosa per la trasmissione di malattie trasmesse dal sangue, come HIV, AIDS o epatite, vanno perciò scrupolosamente rispettate le basilari norme igieniche di manipolazione di materiali potenzialmente infetti.[9]

Note modifica

  1. ^ Stefano Laforgia, Needle play, su BDSM Italia, 27 novembre 2021. URL consultato il 24 luglio 2023.
  2. ^ A.P. Elkin, 1993.
  3. ^ Cecelia Klein, 1987, pp. 293-370.
  4. ^ Giochi di sangue, su Dipende dal contesto. Storie di ordinaria devianza, WordPress, 29 aprile 2014. URL consultato il 30 luglio 2017.
  5. ^ a b c d Play Piercing, su Dragon.it. URL consultato il 30 luglio 2017.
  6. ^ Felice Newman, 2004.
  7. ^ a b Felice Newman, 2004Play piercing, p. 261.
  8. ^ (EN) Shannon Larratt, The History of Play Piercing 1885-1940, su ModBlog, 10 settembre 2012. URL consultato il 12 novembre 2021.
  9. ^ a b (ENES) Guide to Needle Play, su Painful Pleasures, 29 settembre 2014. URL consultato il 30 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2015).

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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