Plone è un Content Management System (o CMS), ovvero un sistema di gestione dei contenuti multipiattaforma, basato sul server per applicazioni web Zope e sul linguaggio di programmazione Python.

Plone
software
Logo
Logo
Pagina iniziale di Plone 4.2
Pagina iniziale di Plone 4.2
Pagina iniziale di Plone 4.2
GenereContent management system
SviluppatoreAlan Runyan, Alexander Limi, Vidar Andersen e il Plone Team
Ultima versione5.2.4 (marzo 2021)
Sistema operativoMultipiattaforma
LinguaggioPython
LicenzaGNU General Public License
(licenza libera)
Sito webplone.org/

Plone è distribuito sotto licenza GPL, si tratta quindi di software libero che può essere scaricato e usato liberamente. Inoltre, esso viene distribuito gratuitamente.

Plone è molto versatile e permette di condividere informazioni in modo facile e rapido su rete locale o globale. Consente di creare, modificare, aggiornare e gestire i contenuti di un sito internet, di una rete intranet o di altre applicazioni per il web senza avere particolari conoscenze tecniche.

Si tratta di un software estensibile, user-friendly, facile da usare, produttivo e personalizzabile per quanto riguarda la grafica: un sito Plone appena installato appare come nello screenshot più in basso, il sito ufficiale dà un esempio di template personalizzato.

L'aspetto "Monobook" di MediaWiki è ispirato in parte ai fogli di stile di Plone.

Caratteristiche principali modifica

  • Plone supporta Linux, Windows, macOS, FreeBSD e Solaris. Gli installer mettono in condizione di lavorare nel giro di pochi minuti, senza procedure di installazione complesse.
  • È stato disegnato dalle fondamenta per essere un content management multilingua, è tradotto in più di 50 lingue.
  • Un editor visuale, con capacità di formattazione, inserimento di immagini e link, permette di produrre testi per il web senza conoscere il linguaggio HTML.
  • Quando si aggiornano i contenuti, le versioni precedenti dei documenti vengono mantenute e immagazzinate nel sistema.
  • Attraverso il sistema di controllo della pubblicazione e la possibilità di creare un workflow personalizzato può essere amministrato qualsiasi processo di business o di gestione documentale.
  • Tutti i contenuti sono immediatamente ricercabili; anche i documenti Word e PDF. Il sistema di Live Search mette tutto a tua disposizione dalla casella di ricerca.
  • L'aspetto grafico di un sito Plone può essere modellato secondo i propri gusti ed esigenze, creando un aspetto originale.
  • Le pagine di Plone sono compatibili con lo standard US Section 508, e con il rating W3C AA in materia di accessibilità. Oltre a far uso di standard web come XHTML e CSS.
  • Lavora bene con LDAP, SQL, SOAP, Web service (WSDL) e WebDAV.
  • È già fornito di capacità di clustering e di integrazione intelligente di cache proxy.

Storia modifica

Il progetto è nato nel 1999 grazie a Alan Runyan, Alexander Limi, e Vidar Andersen e prende il nome da un omonimo gruppo musicale inglese.[1] La prima versione di questo content management system è stata pubblicata nel 2001, ma il progetto fece nascere ancora prima del suo lancio ufficiale una vasta community, che si è arricchita col tempo di sviluppatori e sostenitori. Il graduale aumento della community Plone ha dato vita alla prima Plone Conference nel 2003, evento che da allora ha una cadenza annuale e che dà la possibilità a tecnici, sviluppatori e sostenitori di tutto il mondo di incontrarsi e discutere del futuro di Plone, scambiandosi idee, proposte, storie e progetti. Inoltre si tengono periodicamente degli sprints, ovvero sessioni di intenso sviluppo, di progettazione, programmazione e documentazione il cui obiettivo è di incrementare significativamente lo stato di avanzamento dei prodotti Plone che verranno pubblicati.

Nel marzo del 2004 viene pubblicata la versione 2.0 e nel maggio dello stesso anno viene fondata la Plone Foundation, dedicata allo sviluppo, al marketing e alla difesa del nome di Plone e dei suoi prodotti: la fondazione ha infatti diritti di proprietà sul codice base di Plone, sul marchio di fabbrica e sui nomi di dominio. Ma Plone rimane comunque un software open source.

Il 21 agosto 2007 la fondazione ha lanciato la nuova versione 3.0. Il Plone Development Team è composto da centinaia di sviluppatori ubicati in tutto il mondo, che costantemente contribuiscono allo sviluppo del CMS Plone.

Il 1º settembre 2010 è stato presentato Plone 4.0, con significativi miglioramenti per quanto riguarda la velocità, la semplicità di gestione e l'aspetto grafico. Questi i successivi aggiornamenti:

  • Plone 4.1, data lancio 8 agosto 2011;
  • Plone 4.2, data lancio 5 luglio 2012;
  • Plone 4.3, data lancio 15 aprile 2013.

Un'architettura aperta modifica

Plone è costruito con un'architettura di componenti riutilizzabili. Sono molti i programmatori che lavorano per sviluppare e migliorare il software e sono stati già realizzati oltre 180 plug-in per Plone. È stato anche sviluppato un framework per facilitare la creazione di nuovi tipi di contenuto in Plone, chiamato ArcheTypes, il cui scopo principale è fornire un metodo comune per lo sviluppo del contenuto degli oggetti.

Il modello su cui si basa Plone segue un disegno molto ben implementato: il grande vantaggio della sua trasparenza sta nel fatto di poter gestire autonomamente aspetti come la sicurezza, la presentazione di contenuti e menù di navigazione, workflow, transizioni e stati di pubblicazione, o errori (soprattutto grazie alla potenza del sottostante CMF Zope).

Versioni modifica

Plone 3 modifica

Le funzionalità introdotte da Plone 3 sono:

  • Inline Editing: procedura alternativa per modificare i contenuti nei campi che prevedono solo testo, in modo molto più veloce rispetto a quella tradizionale.
  • Blocco e sblocco automatici: blocca un contenuto per tutti gli altri utenti mentre lo si sta modificando, in modo da evitare che venga manipolato in maniera incoerente.
  • Le collezioni: sono una sorta di contenitori virtuali per la visualizzazione di raggruppamenti alternativi dei contenuti,
  • Versioning: permette di visualizzare l'intera storia di un elemento, con tutte le sue diverse versioni, potendole comparare tra loro attraverso varie funzioni.
  • La copia lavoro: permette di avere in parallelo due versioni di un documento, in modo che una rimanga visibile per i visitatori del sito e l'altra venga salvata sul computer locale per modificarla fino a quando non sarà pronta per la pubblicazione.

Plone 4 modifica

Plone 4 ha portato con sé numerose novità:

  • Velocità: rispetto alla versione precedente, questa release è più veloce del 68% per i visitatori anonimi, del 53% per gli utenti loggati e del 41% in modalità "edit" dei contenuti. Inoltre usa molta meno memoria rispetto alle versioni precedenti, risultando più snella.[2]
  • Grafica. Plone 4 ha introdotto un nuovo tema di default, chiamato "Sunburst". Esso è stato progettato per avere un design minimalista, sgombro da tabelle e griglie, con un css semplificato. Tuttavia rimane la possibilità di installare il classico tema di Plone, quello presente nelle varie versioni del CMS dal 2001 e che ha ispirato anche i designer di Wikipedia.[3]
  • Interfaccia. Plone 4 ha ripulito e raffinato la sua interfaccia utente, rendendola più intuitiva. La nuova release include un nuovo editor grafico HTML (TinyMCE) e migliorato le impostazioni di configurazione di default.[4]
  • Facilità di installazione e di aggiornamento. Gli installer sono in grado di rendere funzionante Plone nel giro di 10 minuti, e la procedura di upgrade è stata semplificata.[5]

Vantaggi e svantaggi di Plone modifica

Plone offre molte opzioni di customizzazione e fornisce centinaia di prodotti aggiuntivi scaricabili gratuitamente online. Uno dei più grandi vantaggi è l'essere compatibile con quasi tutti i sistemi operativi, oltre ad avere un'interfaccia leggibile da quasi tutti i tipi di browser, punto debole di molti CMS. Plone è inoltre abbastanza facile da installare. Un grande merito di Plone è l'accessibilità da parte di utenti portatori di handicap, rispettando completamente gli standard W3C. Alcuni si lamentano del fatto che la curva di apprendimento di Plone è troppo ostica, in quanto per conoscere a fondo il suo utilizzo si deve avere esperienza anche con Zope e Python. Infine, alcuni si sono lamentati del fatto che la documentazione disponibile non è sufficiente, e quella esistente è prevalentemente in lingua inglese.

La comunità Plonegov modifica

Accanto alla comunità degli sviluppatori, molto attiva e ben organizzata, è sorta una comunità di pubbliche amministrazioni utilizzatrici di Plone, chiamata appunto Plonegov. Lo scopo dell'iniziativa è quello di aggregare pubbliche amministrazioni ma anche associazioni no profit e privati con l'obiettivo di condividere progetti, prodotti e soprattutto costi. Accanto al progetto sovranazionale, nei diversi Paesi e continenti sono nate delle sotto comunità[6]. La più antica, attiva e strutturata è CommunesPlone[7], che conta oltre 100 enti in Francia e Belgio. La comunità italiana è Plonegov Italia[8].

Note modifica

  1. ^ (EN) Alex Clark, Practical Plone 3: A Beginner's Guide to Building Powerful Websites, Packt, 2009, "In the real world".
  2. ^ Significant performance improvements — Plone CMS: Open Source Content Management, su plone.org. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2015).
  3. ^ New Look — Plone CMS: Open Source Content Management, su plone.org. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2016).
  4. ^ Intuitive visual editing — Plone CMS: Open Source Content Management, su plone.org. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2015).
  5. ^ Smooth upgrade experience — Plone CMS: Open Source Content Management, su plone.org. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2016).
  6. ^ SubCommunities — Home, su web.archive.org, 15 giugno 2012. URL consultato il 15 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2012).
  7. ^ Service Maintenance, su www.communesplone.org. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  8. ^ PloneGov: c'è, e funziona, su PloneGov Italia. URL consultato il 15 ottobre 2022.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica