Podarcis tiliguerta

specie di animali della famiglia Lacertidae

La lucertola tirrenica o tiliguerta (Podarcis tiliguerta (Gmelin, 1789)) è un rettile della famiglia Lacertidae. È un endemismo sardo-corso.[2]

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Lucertola tirrenica
Podarcis tiliguerta
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Squamata
Sottordine Sauria
Infraordine Scincomorpha
Famiglia Lacertidae
Sottofamiglia Lacertinae
Genere Podarcis
Specie P. tiliguerta
Nomenclatura binomiale
Podarcis tiliguerta
J.F.Gmelin, 1789
Sinonimi

Podarcis tiliguertus
GMELIN, 1789

Nomi comuni

Lucertola tirrenica
Tiliguerta
Lucertola tiliguerta

Podarcis tiliguerta

Etimologia modifica

Il nome del genere deriva dal greco antico ποδαρκής ( = piè veloce) mentre l'epiteto specifico deriva dal sardo tiliguerta (= lucertola). Nome composto da: Thili= sole, e cherta= cherrere= volere/ cercare=cerca. Quindi, letteralmente "cerca sole"[senza fonte]

Descrizione modifica

La lucertola tirrenica ha un corpo esile e non appiattito, lungo 20–24 cm, di cui due terzi rappresentati dalla coda. Il capo ha un profilo triangolare, poco distinto dal tronco, con muso acuto ma smussato e timpano bene evidente. Le squame sono convesse o poco carenate. La colorazione è variabile: il dorso e i fianchi hanno colori di fondo che variano dal verde al giallastro al bruno, con disegni costituiti da macchie reticolate scure, presenti solo sui fianchi o estese anche sul dorso, oppure da strie longitudinali chiare, più o meno interrotte, a volte bordate di scuro. Su ciascun fianco sono in genere presenti 2-7 macchie azzurre. Le parti ventrali sono più chiare, con tonalità variabili, in genere biancastre o giallastre o con sfumature rosate o aranciate, e con macchie scure nella gola.

Biologia modifica

Ha abitudini diurne e si nutre principalmente a spese di insetti e altri artropodi e secondariamente anche di alimenti vegetali. Va in letargo dall'autunno inoltrato fino all'inizio della primavera successiva e si riproduce tra marzo e aprile o più tardi nelle zone montane. Durante la riproduzione si instaura la competizione sessuale tra i maschi con controllo del territorio. Ogni femmina depone da 5 a 12 uova che schiudono in estate dopo un periodo d'incubazione di 2-3 mesi.

Distribuzione e habitat modifica

La specie è piuttosto comune e popola un areale che si estende su tutta la Sardegna e la Corsica dal livello del mare fino alle regioni montane (1800 metri in Sardegna); è inoltre presente in diverse isole minori della Sardegna.

L'habitat preferito è rappresentato da aree secche e soleggiate in boschi radi, macchie, pascoli, zone rocciose. Popola anche ambienti antropizzati e la si può rinvenire comunemente anche in ruderi, muri, bordi dei campi e delle strade. Negli ambienti di pianura e di media collina convive con la lucertola campestre (Podarcis siculus), che tende a sostituirla soprattutto negli habitat a marcata antropizzazione. Si distingue dalla lucertola campestre per le dimensioni più piccole, il corpo più esile e meno appiattito, le squame poco carenate e per i dettagli della colorazione.

Conservazione modifica

La lucertola tirrenica è predata da piccoli Mammiferi, carnivori o insettivori, da diversi Uccelli e da altri Rettili. Soffre più della lucertola campestre la presenza dell'uomo, ma è minacciata soprattutto dagli incendi e dalla riduzione degli habitat naturali.

In ogni modo per la sua diffusione non si presentano attualmente pericoli di sensibile riduzione e la specie si può ritenere non minacciata, fatta eccezione per alcuni ecotipi localizzati nelle isole minori della Sardegna.

Lo status di protezione è definito dalla Legge n. 503 del 1981 Allegato III (che recepisce la Convenzione di Berna) e dalla Legge regionale n. 23 del 1998.

Note modifica

  1. ^ (EN) Podarcis tiliguerta, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Podarcis tiliguerta, in The Reptile Database, Zoological Museum Hamburg. URL consultato il 15 novembre 2011.

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