Polizia Ausiliaria Bielorussa

La Polizia Ausiliaria Bielorussa (in bielorusso: Беларуская дапаможная паліцыя, Belaruskaâ dapamožnaâ palìcyâ; in tedesco: Weißruthenische Schutzmannschaften) fu un corpo di polizia creato nel 1941 dalla Germania nazista nei territori occupati della Bielorussia; il corpo era parte della più ampia Schutzmannschaft o Schuma, l'insieme delle unità di polizia ausiliaria create dai tedeschi nei territori occupati dell'Unione Sovietica.

Polizia Ausiliaria Bielorussa
Un distaccamento della Polizia Ausiliaria Bielorussa è passato in rassegna da Radasłaŭ Astroŭski, presidente del Consiglio Centrale Bielorusso.
Descrizione generale
Attiva1941-1944
Nazione Consiglio Centrale Bielorusso
ServizioBandiera della Germania Germania
Bandiera della Bielorussia Consiglio Centrale Bielorusso
TipoPolizia
Gendarmeria
Dimensione2.263 uomini
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Al suo apice la Polizia Ausiliaria Bielorussa allineava una forza di undici battaglioni, impegnati in normali compiti di sicurezza interna e di ordine pubblico oltre che nel supporto delle unità dell'esercito e della polizia tedesca in operazioni di rastrellamento e di lotta contro le forze partigiane sovietiche. Dopo la liberazione della Bielorussia nel luglio 1944 da parte delle forze dell'Armata Rossa i superstiti della Polizia Ausiliaria Bielorussa furono in gran parte assorbiti nella 30. Waffen-Grenadier-Division der SS[1].

Note modifica

  1. ^ Thomas & Abbott, pp. 16-17.

Bibliografia modifica

  • Nigel Thomas; Peter Abbott, La guerra partigiana 1941-1945, Osprey Publishing - Edizioni del Prado, 1999, ISBN 84-8372-024-8.

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