Polvere di simpatia

Trattamento medico protoscientifico

La Polvere di simpatia o Unguento armario (Unguentum Armarium o Weapon Salve)[1] era un preparato medico composto da una mistura di vetriolo polverizzato e gomma che, all'inizio del XVII secolo, l'inglese sir Kenelm Digby, descrivendolo nel suo Discours sur la poudre de sympathie[2], aveva reso famoso per il potere di risanare più velocemente una ferita causata da un'arma o una piaga[3].

Illustrazione del procedimento di preparazione della polvere di simpatia, sul frontespizio del trattato di Kenelm Digby.

Un fenomeno atomico modifica

Si credeva che il risanamento si verificasse per un fenomeno dovuto alla luce del sole che quando illuminava un oggetto rimbalzava staccando da questo atomi che l'aria e il calore portavano lontano senza che, data la costituzione infinitesimale degli atomici, ci si potesse accorgere di un qualsiasi mutamento del corpo illuminato. Questo fenomeno si sarebbe verificato allo stesso modo quando si spargeva la polvere su un panno insanguinato o sull'arma insanguinata che aveva provocato la ferita: l'aria avrebbe catturato gli atomi del sangue e insieme quelli della polvere. Nel frattempo altri atomi uscivano dalla ferita e si propagavano nell'aria andando a mescolarsi "per simpatia", per affinità sostanziale, con quelli della polvere cosparsi sul panno e sull'arma e tutti insieme si sarebbero poi diretti nel loro luogo naturale (come insegnava Aristotele), nella ferita o nella piaga, penetrando in essa e guarendola così più rapidamente.

Chi pensasse di spargere la polvere direttamente sulla ferita avrebbe compiuto un grave errore poiché il vetriolo contenuto nell'unguento invece che risanare avrebbe causato una forte irritazione del tessuto lacerato e forti dolori. Del resto la polvere usata nel modo descritto oltre che risanare più rapidamente aveva l'ulteriore vantaggio che poteva agire anche in assenza del ferito.

Il problema della longitudine modifica

Sulla base di questa credenza si pensò che si potesse risolvere empiricamente il cosiddetto problema della longitudine (anche noto come problema del Punto Fijo). In passato la latitudine in mare poteva essere calcolata abbastanza facilmente; ma la longitudine sembrava impraticabile. Il problema era assai grave per la navigazione d'altura, allora del tutto incerta e rischiosa e, come è facile aspettarsi, questa situazione di incertezza e di pericolosità era particolarmente sofferta dagli inglesi che allora dominavano i mari. Nel 1714 il Parlamento inglese con il Longitude Act diede vita ad un'apposita Commissione per la longitudine con il compito di assegnare un enorme premio a chiunque fosse stato in grado di inventare un metodo sicuro ed affidabile per calcolare la misura della longitudine[4].

Il metodo per la misurazione che si rifaceva alle proprietà della polvere di simpatia consisteva nel prendere un cane, procurargli una piaga in modo che rimanesse sempre aperta e imbarcarlo su una nave. Ad un'ora concordata, per esempio a mezzanotte, nel porto da dove era salpata la nave si spargeva una sostanza irritante sulla lama insanguinata che aveva ferito l'animale con l'effetto di provocare dolore al cane che avrebbe guaito segnalando in questo modo che «in quel momento era mezzanotte sul meridiano di partenza e, conoscendo l'ora locale, si poteva dedurre la longitudine»[5].

Note modifica

  1. ^ Umberto Eco, Le belle mappe. Viaggi immaginari fra cielo e terra in Golem L'indispensabile.
  2. ^ Questo Discorso fu pronunciato nel 1657 a Montpellier e pubblicato l'anno dopo col titolo Discours fait en une célèbre assemblée, par le chevalier Digby, Chancelier de la reine de la Grande Bretagne, touchant la guérison des plaies par la poudre de sympathie. Où la composition est enseignée, et plusieurs autres merveilles de la nature sont développées.
  3. ^ Esistevano anche le "polveri di simpatia", un composto di polveri, ritenute medicamentose, che rinchiuse in un sacchetto di stoffa venivano portate al collo per la loro proprietà di assorbire gli influssi patologici emananti dal corpo ed eliminarne così gli effetti dannosi per la salute (in Gino Testi, Dizionario di alchimia e di chimica antiquaria. Paracelso, Edizioni Mediterranee, 1980 p. 143).
  4. ^ Dava Sobel, Longitudine, trad. di Gianna Lonza e Olivia Crosio, Rizzoli 1996.
  5. ^ Umberto Eco, L'isola del giorno prima.

Bibliografia modifica

  • Kenelm Digby, Discours fait en une célèbre assemblée touchant la guérison des playes et la composition de la poudre de sympathie, Paris, Chez Augustin Courbé et Pierre Moet, 1658 (édition R. van Zyll, 1681 sur googlebooks).
  • Theatrum Sympatheticum, In quo Sympathiae Actiones variae, singulares & admirandae tam Macro-quam Microcosmicae exhibentur... Opusculum luctu jucundum & utilissimum; Digbaei, Papinii, Helmontii... Editio altera, priori emendatior, Thomae Fantini, 1661.
  • Récréations mathématiques et physiques qui contiennent plusieurs problèmes, 1696, Jacques Ozanam, Faire de la poudre de sympathie, pag. 403.
  • Traité de l'Opinion Gilbert Charles Le Gendre (marquis du château de Saint-Aubin-sur-Loire) : recette de l'inguent de sympathie, 1735, pag. 79.
  • Umberto Eco, L'isola del giorno prima, Milano, RCS Libri & Grandi Opere SpA, Milano 1994.
  • Kenelm Digby, La polvere di simpatia, Sellerio editore, Palermo 1989.
  • Marcello Fumagalli, Dizionario di alchimia e di chimica farmaceutica antiquaria. Dalla ricerca dell'oro filosofale all'arte spagirica di Paracelso, Edizioni Mediterranee, 2000 p. 165.

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