Pontasio

frazione italiana della provincia di Brescia

Pontasio è una frazione montana del comune di Pisogne, in bassa Val Camonica, provincia di Brescia. A 672 m s.l.m., ha circa un centinaio di abitanti.[1][2]

Pontasio
frazione
Pontasio
Pontasio – Veduta
Pontasio – Veduta
La chiesa di Pontasio. Sullo sfondo il lago d'Iseo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Comune Pisogne
Territorio
Coordinate45°49′02.38″N 10°09′04.62″E / 45.817328°N 10.151283°E45.817328; 10.151283 (Pontasio)
Altitudine672 m s.l.m.
Abitanti94[1] (2001)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiPontasiani
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pontasio
Pontasio

Storia modifica

Nucleo di antica formazione,[3] in passato la maggior parte della popolazione si dedicava all'agricoltura di montagna, all'estrazione di minerali e alla fusione del ferro.[4] L'origine dell'insediamento di Pontasio e delle altre frazioni montane di Pisogne si fa risalire all'epoca in cui si aprirono nella montagna decine di pertugi, alla ricerca di barite e siderite; "Pertus" è anche il toponimo di una cascina che sorge nelle vicinanze di una miniera, presso Pontasio. Le prime miniere, come la Quattr'ossi," si fanno risalire all'epoca romana; le ultime furono chiuse nel Secondo Dopo Guerra. Molti minatori, uomini fieri del duro lavoro che svolgevano, furono colpiti dalla silicosi e morirono in giovane età. Nella toponomastica della località San Carlo è testimoniato, secondo tradizione, il passaggio nel paesino di san Carlo Borromeo, durante la sua celebre visita pastorale in Valcamonica nel XVI sec. La parrocchiale è dedicata a San Vittore, identificato in un soldato romano convertito al cristianesimo, dopo essere stato un persecutore dei primi cristiani. Lungo il sentiero che dalla chiesa porta alla valle del Trobiolo, in località "Pe de l'aden", si possono incontrare rocce istoriate con incisioni rupestri di epoca moderna: croci, coppelle, ferri d'asino, interpretabili come segni di confine o come testimonianze di riti pagani; proseguendo si può ammirare la suggestiva cascata del "Sitol". Un animo romantico descriverebbe il paesino come un mucchio di case abbarbicate sulla roccia, strette in un abbraccio per non scivolare giù a valle...verso il lago... Circondato dai boschi, un tempo floridi castagneti su cui si fondava l'economia dei montanari assieme alla caccia, Pontasio gode di un panorama incantevole: da un lato il Gölem che mostra l'estremità conica della Punta Caravina"; dall'altro uno spicchio di lago che regala tramonti commoventi sullo sfondo di Lovere. Gli amanti della mountain bike o delle camminate possono percorrere la strada che da Pisogne porta a Pontasio e prosegue fino alla Val Palot, da dove ridiscendere verso il capoluogo lungo un percorso ad anello, godendo della vista del lago per gran parte del tragitto. Attualmente i residenti nella frazione, che dista sette chilometri dal comune, sono circa un centinaio; resistono contenti, per qualcuno anacronisticamente, ma non per loro...

Nell'estate del 2022 è stato pubblicato "Il Pontaccio" di Milena Picinelli, romanzo liberamente ispirato a Pontasio, una visione epica e onirica dell'ultimo Eden.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Note modifica

  1. ^ a b 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, su dawinci.istat.it. URL consultato il 9 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
  2. ^ La Frazione di Pontasio, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
  3. ^ PR.03.6 (PDF) [collegamento interrotto], su pisogne.gov.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
  4. ^ Giovanni Maironi da Ponte, Dizionario odeporico: o sia storico-politico-naturale della provincia Bergamasca, vol. 2, Stamperia Mazzoleni, 1820, p. 127.
  5. ^ Chiesa di San Vittore Martire, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 9 settembre 2018.
  6. ^ Elena Mazzetti, Parrocchia di San Vittore, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 settembre 2018.
  7. ^ Notiziario (PDF) [collegamento interrotto], su caimarostica.it, 24 marzo 2016. URL consultato il 9 settembre 2018.

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