Pontiac G5

autovettura del 2004 prodotta dalla Pontiac

La G5 è un'autovettura compact prodotta dalla Pontiac dal 2004 al 2009, anno in cui è stato soppresso il marchio statunitense.

Pontiac G5
Una Pontiac G5 coupé
Descrizione generale
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti  Pontiac
Tipo principaleCoupé
Altre versioniBerlina
Produzionedal 2004 al 2009
Sostituisce laPontiac Sunfire
Sostituita daBuick Verano
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezzada 4567 a 4585 mm
Larghezzada 1715 a 1725 mm
Altezzada 1412 a 1450 mm
Passoda 2624 a 2629 mm
Altro
Stessa famigliaChevrolet Cobalt

Storia modifica

 
Una Pontiac G5 berlina del 2007

È stata introdotta nel 2004 per il model year 2005. Sul mercato canadese, dal 2005 all'inizio del 2006, la G5 era conosciuta come Pontiac Pursuit, mentre nella seconda metà del 2006 venne denominata Pontiac G5 Pursuit. Invece, in Messico, dal 2005 al 2006 era conosciuta come Pontiac G4.

Negli Stati Uniti il modello è stato introdotto nell'agosto del 2006 per il model year 2007. Il modello era basato sul pianale Delta della General Motors, ed aveva il motore installato in posizione anteriore. La trazione era anch'essa anteriore. In Canada e Messico era disponibile anche in versione berlina, mentre negli Stati Uniti fu offerta solo con carrozzeria coupé. Il modello venne assemblato a Lordstown, nell'Ohio.

Come risultato della soppressione del marchio Pontiac dopo il model year 2010, la General Motors annunciò che la produzione della G5 sarebbe terminata alla fine del 2009[1], nonostante le alte vendite dei modelli del marchio sul mercato canadese.

Con la fine del marchio Pontiac, la Buick Verano (che condivideva la stessa piattaforma dell'erede della Cobalt, la Cruze), funse da modello successore della G5. Il motore turbocompresso della Verano risolse alcuni problemi riguardanti la G5, anche se questa vettura era priva di qualsiasi caratteristica che la potesse porre in qualche modo al di sopra della Cobalt.

Specifiche tecniche modifica

Le sospensioni anteriori erano indipendenti ed avevano installato lo schema MacPherson, mentre quelle posteriori erano semi-indipendenti con porte torcente. Le dimensioni ed il peso erano superiori a quelli dei modelli concorrenti. La vettura aveva installato un servosterzo elettrico in luogo del più comune servosterzo idraulico. Il 2 marzo 2010 la General Motors richiamò 1,3 milioni di proprie vetture compact, incluse delle G5 e delle Cobalt, a causa di problemi al servosterzo.

Le motorizzazioni furono:

Anni Motore Potenza Coppia
2005–2008 Ecotec L61 da 2,2 L di cilindrata, quattro cilindri in linea 148 CV @ 5.600 giri 210 N•m @ 4.000 giri
2006–2008 Ecotec LE5 da 2,4 L, quattro cilindri in linea 171 CV @ 5.800 giri 221 N•m @ 4.500 giri
2009 Ecotec LAP da 2,2 L, quattro cilindri in linea 155 CV @ 5.800 giri 203 N•m @ 4.500 giri

I modelli disponibili modifica

Negli Stati Uniti modifica

Negli Stati Uniti la G5 era disponibile solo in versione coupé. Originariamente, erano offerti gli allestimenti base e GT. Era installato solo un tipo di motore, cioè un quattro cilindri in linea da 2,2 L di cilindrata. L'equipaggiamento di serie dell'allestimento base comprendeva un cambio manuale a cinque rapporti, dei cerchioni in acciaio, una radio AM/FM con lettore MP3, un'autoradio satellitare XM, una presa AUX per supporti musicali esterni, gli alzacristalli elettrici, la chiusura centralizzata, un sistema di apertura delle porte senza l'ausilio di chiavi, il volante regolabile in profondità, un sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, l'aria condizionata e lo spoiler. Gli optional disponibili sia per la versione base che per l'allestimento GT, includevano il tettuccio apribile e gli airbag laterali. La versione base era in vendita a 14.995 dollari, mentre la GT a 17.795 dollari.

Similmente alla Cobalt, la G5 fu disponibile, nel 2008 e nel 2009, nell'allestimento XFE, che era caratterizzato da un maggiore attenzioni nei confronti del consumo di carburante[2]. L'allestimento XFE ha un primato per la General Motors: è stato l'unico allestimento ad essere stato condiviso sia da un modello Pontiac che da uno Chevrolet. I nomi degli allestimenti della Pontiac dell'epoca erano in genere denominati "base", GT e GXP, mentre quelli della Chevrolet erano chiamati LS, LT, LTZ e SS. La Chevrolet eliminò l'allestimento XFE dopo l'uscita di produzione della Cobalt, optando invece per la denominazione Eco, introdotta per la prima volta sulla Cruze che di fatto sostituì la Cobalt stessa.

In Canada modifica

In Canada, la G5 era disponibile, sia in versione coupé che in versione berlina, con denominazione Pontiac Pursuit, negli allestimenti "base", SE e GT. I primi due allestimenti menzionati ebbero in dotazione il motore da 2,2 L di cilindrata. Per il cambio era possibile la scelta tra due opzioni, vale a dire una trasmissione manuale a cinque rapporti oppure un cambio automatico a quattro marce. L'allestimento GT aveva invece installato un motore da 2,4 L che poteva essere accoppiato ai cambi prima menzionati.

I freni anteriori erano a disco, mentre quelli posteriori erano a tamburo. La GT invece possedeva freni a disco sulle quattro ruote. La versione base era equipaggiata con ruote da 15 pollici, mentre l'allestimento SE comprendeva ruote da 16 pollici, ABS, aria condizionata e cruise control. Questo equipaggiamento era comunque disponibile, per la versione base, tra gli optional. L'allestimento GT includeva invece ruote da 17 pollici. Altri optional erano gli airbag, il controllo di trazione, il controllo elettronico della stabilità, il tetto apribile, i sedili in pelle riscaldabili ed un'autoradio con amplificatore multicanale della Pioneer da 228 W, il quale era associato a sette casse ed un subwoofer, anch'essi della Pioneer.

Anche in Canada, similmente a quanto successe negli Stati Uniti, fu offerto, nel 2008 e nel 2009, l'allestimento XFE.

Note modifica

  1. ^ (EN) GM Announcement: Jobs and Dealers Cut; Pontiac Eliminated, su inquisitr.com, 27 aprile 2009. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  2. ^ (EN) Chevrolet announces 2008 Cobalt XFE improvement, su autoblog.com, 4 aprile 2008. URL consultato il 27 gennaio 2017.

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