Pop Will Eat Itself

gruppo musicale britannico

I Pop Will Eat Itself (a volte noti con l'acronimo PWEI e soprannominati The Poppies)[5][7] sono un gruppo musicale britannico.

Pop Will Eat Itself
I Pop Will Eat Itself nel 2012.
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereIndie rock[1][2][3]
grebo (musica)[4][5][6]
Periodo di attività musicale1986 – 1996
2005
2010 – in attività
EtichettaChapter 22, RCA
Sito ufficiale

Il loro nome trae ispirazione da una citazione tratta da un articolo scritto sulla rivista NME.[E cioè quale?][6]

Storia del gruppo modifica

I Pop Will Eat Itself vennero fondati a Stourbridge nel 1986 da un organico di musicisti che aveva cambiato nome più volte.[6] Il primo EP è l'autoprodotto The Poppies Say Grr! (1986) inaugurato singolo della settimana da NME.[6] Dopo la pubblicazione di alcuni EP all'insegna del punk pop, vennero scritturati dalla Chapter 22 per la quale incisero l'esordio in studio Box Frenzy del 1987, che contiene la celebre There Is No Love Between Us Anymore.

Con il seguente This Is The Day...This Is The Hour...This Is This! (1989) il gruppo virò verso un suono decisamente più dance.[7] The Looks Or The Lifestyle? (1996) contiene Get The Girl + Kill The Baddies, traccia destinata a raggiungere il nono posto delle classifiche britanniche. Dopo l'uscita di Dos Dedos Mis Amigos (1994) e della raccolta di remix Two Fingers My Friends! (1995), il gruppo si è sciolto nel 1996.

Il chitarrista Clint Mansell ha successivamente avviato una carriera di compositore di colonne sonore (sue sono le musiche del film Requiem for a Dream)[8] mentre il bassista Richard March è entrato nei Bentley Rhythm Ace.[9]

Si sono riformati da prima temporaneamente nel 2005 e poi nel 2010.[10]

Stile musicale modifica

Classificati come gruppo indie[1][2][3] nonché fra quelli appartenenti alla cosiddetta scena grebo,[4][5][6] i Pop Will Eat Itself furono fra i primi gruppi rock ad adoperare l'elettronica e i campionamenti.[4] Fra gli elementi che contraddistinguono la loro musica vi sono i pesanti riff della chitarra, il cantato rap e ritmi ripresi dall'hip hop.[5][7]

Formazione modifica

  • Clint Mansell – voce, chitarra
  • Adam Mole – chitarra, tastiere
  • Graham Crabbs – batteria
  • Richard March – basso

Discografia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia dei Pop Will Eat Itself.
  • 1987 – Box Frenzy
  • 1989 – This Is The Day...This Is The Hour...This Is This!
  • 1990 – Cure For Sanity
  • 1992 – The Looks Or The Lifestyle?
  • 1993 – At Weirds Bar And Grill
  • 1994 – Dos Dedos Mis Amigos
  • 1994 – Two Fingers My Friend! (album di remix)
  • 2011 – New Noise Designed By A Sadist
  • 2014 – Reclaim the Game (Funk FIFA)
  • 2015 – Anti-Nasty League

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Pop Will Eat Itself, su allmusic.com. URL consultato il 25 settembre 2017.
  2. ^ a b (EN) Rupert Till, Pop Cult: Religion and Popular Music, A&C Black, 2010, p. 83.
  3. ^ a b (EN) Wendy Fonarow, Empire of Dirt: The Aesthetics and Rituals of British Indie Music, Wesleyan University, 2013, p. 55.
  4. ^ a b c (EN) Pop Will Eat Itself, su scaruffi.com. URL consultato il 25 settembre 2017.
  5. ^ a b c d (EN) Pop Will Eat Itself, su theguardian.com. URL consultato il 25 settembre 2017.
  6. ^ a b c d e (EN) Autori vari, The Encyclopedia of Popular Music, Omnibus, 2011, capitolo dedicato ai Pop Will Eat Itself.
  7. ^ a b c (EN) Pop Will Eat Itself all over again, su smh.com.au. URL consultato il 25 settembre 2017.
  8. ^ (EN) Manhattan Beat, su classicfm.com. URL consultato il 25 settembre 2017.
  9. ^ (EN) Bentley Rhythm Ace, su allmusic.com. URL consultato il 25 settembre 2017.
  10. ^ (EN) Manhattan Beat, su theaquarian.com. URL consultato il 25 settembre 2017.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN145575779 · ISNI (EN0000 0000 9824 2147 · Europeana agent/base/151020 · LCCN (ENn92010956 · GND (DE10292083-7 · WorldCat Identities (ENlccn-n92010956
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