Portacomaro

comune italiano

Portacomaro (Portacomé in piemontese) è un comune italiano di 1 911 abitanti della provincia di Asti, nel territorio storico dell'Astesana, in Piemonte.

Portacomaro
comune
Portacomaro – Stemma
Portacomaro – Bandiera
Portacomaro – Veduta
Portacomaro – Veduta
Veduta di Portacomaro
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Asti
Amministrazione
SindacoAlessandro Balliano[1] (lista civica Tradizione e futuro) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate44°57′27″N 8°15′29″E / 44.9575°N 8.258056°E44.9575; 8.258056 (Portacomaro)
Altitudine232 m s.l.m.
Superficie11 km²
Abitanti1 911[2] (31-8-2023)
Densità173,73 ab./km²
FrazioniMigliandolo
Comuni confinantiAsti, Calliano Monferrato, Castagnole Monferrato, Scurzolengo
Altre informazioni
Cod. postale14037
Prefisso0141
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT005087
Cod. catastaleG894
TargaAT
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 708 GG[4]
Nome abitantiportacomaresi
Patronosan Bartolomeo apostolo
Giorno festivo24 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Portacomaro
Portacomaro
Portacomaro – Mappa
Portacomaro – Mappa
Mappa di localizzazione del comune di Portacomaro nella provincia di Asti
Sito istituzionale

Fa parte dell'Associazione nazionale città del vino.

Origini del nome modifica

Il toponimo deriva dalla potente famiglia di origine patrizia romana Comaria.[5]

Storia modifica

Simboli modifica

Lo stemma del Comune di Portacomaro è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 13 marzo 1957.[6]

«D'azzurro, al bastione d'argento, murato di nero, aperto del campo; sopra la porta la scritta di nero Curtis Comaria; il bastione fondato su pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

L'immagine fa riferimento all'etimologia del nome del paese che, secondo la tradizione, deriverebbe dalla "porta" di accesso principale dell'antico ricetto di Curtis Cumaria.[7]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
La parrocchiale

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[8]

Infrastrutture e trasporti modifica

La fermata di Portacomaro è posta lungo la ferrovia Castagnole-Asti-Mortara, il cui traffico è sospeso dal 2012.

Amministrazione modifica

 
Il municipio

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
22 giugno 1985 31 maggio 1990 Carlo Cerrato Democrazia Cristiana Sindaco [9]
31 maggio 1990 24 aprile 1995 Carlo Cerrato Democrazia Cristiana Sindaco [9]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Guido Ravizza Partito Popolare Italiano Sindaco [9]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Idalo Raso lista civica Sindaco [9]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Idalo Raso lista civica Sindaco [9]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Valter Vittorio Antonio Pierini lista civica Sindaco [9]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Valter Vittorio Antonio Pierini lista civica Coerenza entusiasmo Sindaco [9]
26 maggio 2019 in carica Alessandro Balliano lista civica Tradizione e futuro Sindaco [9]

Note modifica

  1. ^ Amministrazione comunale Portacomaro, su tuttitalia.it. URL consultato il 6 gennaio 2019.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2023.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Comune di Portacomaro, Storia: Le origini di Portacomaro, su comune.portacomaro.at.it.
  6. ^ Portacomaro, decreto 1957-03-13 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2021).
  7. ^ Portacomaro, su araldicacivica.it.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

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