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La Corsica (in francese Corse, in corso Corsica) è un'isola facente parte della Repubblica Francese ed è, per estensione, la quarta isola del Mediterraneo (dopo Sicilia, Sardegna e Cipro), appartenente alla regione geografica italiana. Separata dalla Sardegna dal breve tratto delle Bocche di Bonifacio, emerge come un'enorme catena montuosa ricca di foreste dal mar Mediterraneo, segnando il confine tra la sua parte occidentale, il mar Tirreno ed il mar Ligure. È universalmente conosciuta come il luogo natale di Napoleone (nato nel 1769 ad Ajaccio, un anno dopo che l'isola era stata venduta al Regno di Francia dalla Repubblica di Genova).

Crocevia, da 4 000 anni, di rotte e di popoli, l'isola, secondo un'ormai consolidata leggenda, venne chiamata Kallíste (la più bella) dai Greci. Oggi è chiamata "l'Île de Beauté", ovvero "l'isola della bellezza".

Con circa un terzo del suo territorio protetto come parco naturale, e gran parte del litorale ancora immune dalle colate di cemento che hanno deturpato gran parte delle coste mediterranee, la Corsica, quasi spopolata (31 abitanti/km²), basa buona parte della sua economia sul turismo, che permette di raddoppiare all'incirca la sua popolazione d'estate. Alla ricettività, ben sviluppata e assortita per offerte e destinazioni (dall'alpinismo alla subacquea), si affianca la tradizionale economia agro-pastorale e vinicola, cui negli ultimi anni, pur tra difficoltà e contraddizioni, si aggiunge una timida apertura verso il terziario avanzato.

È composta da 2 dipartimenti: Alta Corsica (2B, Haute-Corse) a nord e Corsica del Sud (2A, Corse-du-Sud) a sud. Sono inclusi nella regione 5 arrondissement, 52 cantoni e 360 comuni.


Storia

 
Storia

La storia della Corsica, in cui l'insediamento umano è testimoniato almeno dal X millennio a.C., si collega per alcuni tratti a quella della Sardegna, con la quale ebbe in più epoche punti di contatto, e dopo aver subito numerose dominazioni (come quella genovese) fa parte, dal XVIII secolo in avanti, di quella della Francia.

Le prime popolazioni colonizzarono l'isola intorno al 9000 a.C., dividendosi in civiltà megalitica e torreana. Dal VIII secolo a.C. giunsero sull'isola Iberi, Liguri, Fenici e Greci, che fondarono Alalia, prima di essere sconfitti da Etruschi e Cartaginesi. Con la prima guerra punica, i Romani conquistarono l'isola, dando inizio ad una fase di dominazione che durò ininterrotta per circa sette secoli; l'organizzazione romana in Corsica cadde con l'invasione dei Vandali nel V secolo. Nell'Alto Medioevo, la Corsica entrò a far parte dell'Impero bizantino; dopo le invasioni di Goti e Longobardi, Carlo Magno riuscì a impadronirsi dell'isola. Dopo l'anno Mille, la Repubblica di Pisa, aiutata da Papa Gregorio VII, assunse il controllo dell'isola, venendo poi sconfitta dai Genovesi nella battaglia della Meloria, che rimasero al comando dell'isola fino agli inizi del XV secolo.


Geografia

 
Geografia

Con i suoi 8681 km² di superficie, la Corsica sorge dal mar Mediterraneo come una catena di aspre montagne e rientra tra le isole appartenenti alla regione geografica italiana. Di forma allungata lungo i meridiani, misura 183 km da Capo Corso (a nord) a Capo Pertusato (a sud), mentre la larghezza massima è di 83 km. Lo stretto delle Bocche di Bonifacio la separa dalla costa settentrionale della Gallura (Sardegna). A est il promontorio più vicino sulla penisola è quello di Piombino (82 km), mentre il litorale francese (Costa Azzurra) si trova, nel punto più prossimo, a circa 170 km a nord-ovest, all'altezza di Capo Corso. Lo sviluppo costiero è di circa 1200 km, solo 300 dei quali sono costituiti da spiagge, più frequenti sulla costa orientale.

La dorsale montuosa principale percorre l'isola trasversalmente, da nord-ovest a sud-est, dividendo la Corsica in due regioni, distinte in buona parte da un punto di vista geologico, con prevalenza di rocce cristalline granitiche sul versante a sud e a ponente e di rocce scistose e zone alluvionali a levante. Tale divisione è ricalcata anche dalla divisione amministrativa in due dipartimenti ed ha avuto importanti conseguenze storiche. Il monte Cinto (2706 m) è la cima più elevata dell'isola; numerosi sono gli altri massicci montani raggiungono i 2 000 metri, con un'altitudine media dell'isola supera i 500 metri (568 m). Il Golo è il fiume più lungo dell'isola con oltre 89 km di percorso, mentre lo Stagno di Biguglia, a sud di Bastia, è il più vasto lago dell'isola, con una superficie di 1 450 ettari (14,5 km²).

Il clima della Corsica è in generale di tipo mediterraneo, con estati calde e secche ed inverni miti e piovosi lungo la fascia costiera, più freddi e nevosi sulle montagne dell'interno, in funzione dell'altitudine. La temperatura media annuale (12 °C) è poco indicativa, in quanto l'isola ospita numerosi microclimi determinati dalla propria tormentata struttura orografica: sono tuttavia sempre dominanti la luminosità e l'insolazione tipiche del Mediterraneo. La temperatura media annuale delle coste è di 16,6 °C con una media invernale di 7-8 °C ed una media estiva di 25 °C. Le precipitazioni sono concentrate in autunno e inverno, mentre il periodo da giugno a ottobre è caratterizzato da una forte siccità con scarsissime possibilità di pioggia.

Biografia in evidenza

 
Pasquale Paoli

Filippo Antonio Pasquale de Paoli (Morosaglia, 5 aprile 1725Londra, 5 febbraio 1807) è stato un patriota corso, noto nell'isola con l'appellativo di U Babbu di a Patria ("Il Padre della Patria").

Figlio di Giacinto Paoli, Pasquale seguì suo padre in esilio nel 1738, combattendo con onore nell'esercito del Regno di Napoli; al suo ritorno in Corsica, il 29 aprile 1755, divenne comandante in capo delle forze ribelli. Nello stesso anno fu proclamata l'indipendenza della Corsica, che si dotò di costituzione, amministrazione, sistema giudiziario ed esercito. Dopo una serie di attacchi riusciti, cacciò i genovesi da tutta l'isola, escluse alcune città costiere. Quindi si dedicò a riorganizzare il governo, introducendo varie riforme. Fondò un'università a Corte.

Per due anni Paoli, le cui idee si guadagnarono l'approvazione di filosofi come Voltaire, Raynal e Mably, lottò contro i nuovi invasori, finché nel 1769 venne sconfitto dalle più numerose forze del conte de Vaux e costretto a rifugiarsi in Gran Bretagna. Nel 1789 si recò a Parigi con il permesso dell'Assemblea Costituente, e fu rimandato in Corsica con il grado di generale. Offrì la sovranità dell'isola al governo britannico, ma, non ricevendo sostegno da questo, fu costretto ad andare nuovamente in esilio, e la Corsica divenne un dipartimento francese. Nel 1796 si ritirò a Londra, dove morì nove anni più tardi.

Città

 
Bonifacio

Bonifacio è un comune di circa 2 700 abitanti, situata nella parte sud della Corsica (Francia), sullo stretto delle Bocche di Bonifacio che la separa dalla Sardegna. Appartiene al dipartimento della Corsica del Sud ed è il comune più meridionale della Francia metropolitana, esclusi quindi i dipartimenti d'oltremare.

Il paese è costruito attorno ad una profonda insenatura simile ad un piccolo fiordo circondato da pareti in calcare bianco, all'interno delle quali sono anche state scavate nel tempo vani di vecchie case e magazzini. All'interno del fiordo si trova il porto, principalmente turistico.

Sapevi che...

 
Golfo di Porto

Porto è una città della Corsica che si trova alla fine dell'omonimo golfo, situata sulla costa occidentale dell'isola fra le città di Ajaccio e Calvi, incorniciata fra i Calanchi di Piana a sud e Golfo di Girolata a nord; queste 3 località, insieme alla Riserva naturale di Scandola, sono state inserite nel 1983 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Intorno alla cittadina crescono grandi quantità di eucalipti. Il monumento più famoso è la torre dei genovesi, risalente al XV secolo.

Cultura corsa

 
Lingua corsa

Il corso [ò] (nome nativo corsu e lingua corsa) è una lingua romanza parlata nell'isola francese della Corsica, mentre in quella italiana della Sardegna una sua variante è diffusa in Gallura; inoltre il sassarese, diffuso nella provincia di Sassari, è ritenuto una lingua di transizione tra corso e sardo nella sua variante logudorese.

Il corso è attualmente parlato in diverse varianti nell'isola di Corsica, con l'eccezione di Bonifacio, dove è parlata (da un numero sempre minore di locutori) una variante ligure bonifacina. Anche a Calvi, un tempo come Bonifacio quasi completamente abitata da una popolazione di origine genovese, si parlava una variante ligure che tuttavia è oggi estinta, mentre a Cargese (Καργκέζε) - già colonia di esuli greci prima trapiantati a Paomia (seconda metà del'600) - si parla un corso che ha assimilato alcuni termini greci e la lingua greca è ormai utilizzata ai soli fini liturgici.


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