Portale del Mare


Una vista del Mar del Giappone
Una vista del Mar del Giappone

Il mare, una vasta distesa di acqua salata che copre circa il 70% della superficie del nostro pianeta e fa sì che la Terra, vista dallo spazio, abbia l'aspetto di un "pianeta blu". Questo colore è dovuto alla presenza degli oceani che rappresentano il tipo di ambiente più diffuso sul pianeta: un ambiente fondamentale per l'equilibrio ecologico e per la vita dell'uomo del quale, però, c'è ancora molto da scoprire. Puoi iniziare a farlo leggendo o collaborando alle voci che trovi a partire dal Portale del Mare.

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Vita nel mare


Il Nautilus è un mollusco cefalopode tetrabranchiato considerato estinto fino al 1829, quando è stato osservato per la prima volta in vita (precedentemente era stato rinvenuto esclusivamente in fossili risalenti al Paleozoico).

I nautilus sono diffusi in mare aperto, dalla superficie ad una profondità di 500 metri, principalmente nell'Oceano Pacifico occidentale e nell'Oceano Indiano (soprattutto dalle Figi alla Nuova Guinea).

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Zanclus cornutus


La famiglia degli Zanclidi conta un'unica specie, lo Zanclus cornutus, conosciuto in tutto il mondo con il nome comune di Idolo moresco (nome dovuto alla forma della testa, simile ad alcuni totem di popolazioni africane).

L'Idolo moresco è diffuso nell'ocano Indo-Pacifico, dalle coste californiane al Perù, dall'Africa orientale alla Polinesia; l'habitat prevalente della specie è la barriera corallina.

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Vivere il mare


Si definiscono andature le diverse posizioni che un'imbarcazione a vela assume rispetto alla direzione del vento.

La propulsione nelle barche a vela è prodotta dalle differenze di pressione del vento sulle superfici della vela e dall'effetto Venturi. La diversa direzione del vento rispetto all'asse longitudinale dell'imbarcazione costringe i conduttori della barca a modificare la regolazione delle vele per meglio sfruttare la spinta del vento sulle vele.

Per indicare la direzione del vento rispetto all'asse longitudinale della barca si è sviluppato un sistema convenzionale che divide l'angolo tra prua e poppa dell'imbarcazione (corrispondente a 180°) in 16 quarte ciascuna corrispondente a 11°15'.

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Proiezione della sfera sul cilindro

La proiezione di Mercatore è una proiezione cartografica conforme, cilindrica. Con tale proiezione non è possibile rappresentare in una sola carta geografica tutta la superficie terrestre, perché due punti antipodali, di solito i poli, dovrebbero essere rappresentati a distanza infinita. Allontanandosi dal cerchio massimo di tangenza (di solito l'equatore) la scala aumenta.

L'isogonia della Proiezione di Mercatore la rende comunque utile per:

  • le operazioni di triangolazione, quali quelle per fare il punto mediante una carta nautica ed un sestante;
  • tracciare rotte marittime od aeree che taglino con angolo costante i meridiani, richiedendo il solo possesso di una bussola ma non punti di riferimento esterni al veicolo.

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Sulla cresta dell'onda


Il maremoto dell'Oceano Indiano del 26 dicembre 2004 è stato uno dei più eclatanti disastri naturali registrati fra la fine del XX secolo e l'inizio degli anni 2000, causando oltre 280 000 morti. Ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell'arco di poche ore in una vasta area della terra: ha riguardato l'intero sud-est dell'Asia, giungendo a lambire le coste dell'Africa orientale.

Tutto ha avuto inizio alle ore 00:58:53 UTC quando un violentissimo terremoto - circa 9,0 gradi della scala ML della magnitudo locale - ha colpito l'Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra (Indonesia).

Tale terremoto è risultato il più violento degli ultimi quarant'anni, cioè dal sisma che colpì l'Alaska (USA) il 27 marzo del 1964, ed ha provocato centinaia di migliaia di vittime, sia direttamente sia attraverso il conseguente maremoto manifestatosi attraverso una serie di onde anomale alte fino a 15 metri che hanno colpito sotto forma di giganteschi tsunami vaste zone costiere dell'area asiatica tra i 15 minuti e le 10 ore successive al terremoto.

Gli tsunami hanno colpito e devastato parti delle regioni costiere dell'Indonesia, dello Sri Lanka, dell'India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire le coste della Somalia e del Kenya (ad oltre 4500 km dall'epicentro del sisma).

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Animazione degli tsunami nell'Oceano Indiano
Lavorare sul mare


Un faro è una struttura, di varia complessità tecnologica, finalizzata ad allertare i naviganti di vari elementi sull'esistenza di un ostacolo o di un rischio.

Il nome deriva dall'isola di Pharos, di fronte ad Alessandria d'Egitto, dove nel III secolo a.C. era stata costruita una torre sulla quale ardeva costantemente un gran fuoco, in modo che i naviganti su quei fondali potessero districarsi dalla retrostante palude Mareotide: si trattava del Faro di Alessandria, considerato una delle sette meraviglie del mondo.

L'uso di accendere fuochi in un punto prominente della costa, ad indicare ai naviganti punti critici (o anche punti d'approdo), è comunque intuitivo e di certo anteriore al faro di Alessandria.

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Storia e... storie di mare


Ritratto di James Cook
Ritratto di James Cook

James Cook (27 ottobre 1728 - 14 febbraio 1779) fu un esploratore, cartografo e navigatore britannico. Fece tre viaggi nell'Oceano Pacifico durante i quali scoprì varie isole e ne disegnò le coste.

Nacque a Marton in Cleveland, che ai tempi faceva parte dello Yorkshire, vicino alla città di Middlesbrough. Ancora bambino, si trasferì con la sua famiglia a Great Ayton. Durante l'adolescenza nacque l'amore per il mare e imparò la cartografia.

Durante la Guerra dei sette anni servì nella Royal Navy partecipando all'assedio della città di Québec prima della battaglia delle pianure di Abraham nel 1759.

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Una salva da 381mm della Vittorio Veneto

La Battaglia di capo Teulada (conosciuta anche come Battaglia di capo Spartivento) è stato uno scontro minore tra le forze della Regia Marina italiana e la Royal Navy britannica, avvenuto durante la seconda guerra mondiale il 27 novembre 1940.

La battaglia terminò senza vincitori, ma servì a convincere i comandi italiani a continuare con attacchi di questo tipo, che culminarono qualche mese più tardi con la disastrosa battaglia di Capo Matapan.

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Sopra e sotto il mare


L'U-Boot tedesco U9

U-Boot (U-Boat in inglese) è il termine che indica i sommergibili tedeschi della prima e seconda guerra mondiale.

Il nome deriva dal sistema di numerazione dei sottomarini con una U- seguita da un numero, e dove la U stava per Unterseeboot (letteralmente, "nave sottomarina" in tedesco). Gli obiettivi delle campagne degli U-Boot in entrambi i conflitti furono i convogli che portavano rifornimenti dagli Stati Uniti in Europa.

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Una petroliera nel porto di Danzica (Polonia)

Le petroliere sono navi cisterna di diverso tonnellaggio, adibite al trasporto di carichi liquidi, non necessariamente idrocarburi.

Sebbene sia vero che la maggior parte delle navi cisterna sia adibita al trasporto del greggio o dei prodotti derivati, queste navi possono anche trasportare olii vegetali. Oltre agli oleodotti l'unico modo per trasportare grandi quantità di greggio è quello di ricorrere a queste navi.

Le navi cisterna vengono classificate in base alle loro dimensioni.

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Voci da a...mare


Veduta aerea del canale navigabile di Taranto
Veduta aerea del canale navigabile di Taranto

Taranto (Tarde in dialetto tarantino) è un comune, capoluogo dell'omonima provincia e terza città dell'Italia meridionale, situato nel Golfo di Taranto sul Mar Ionio, ed è definita la "città dei due mari": il Mar Piccolo ed il Mar Grande. Il Mar Piccolo è separato dal Mar Grande da due penisole che lo chiudono a golfo, orientate entrambe verso un'isola che costituisce il nucleo originale della città.

La cronologia tradizionale, assegna la data della fondazione di Taranto al 706 a.C. Le fonti tramandate dallo storico Eusebio di Cesarea, parlano del trasferimento di alcuni coloni spartani in questa zona per necessità di espansione o per questioni commerciali.

Taranto è sede di un grande porto industriale e commerciale, e di un arsenale della Marina Militare Italiana, nonché della maggiore stazione navale della stessa. È inoltre sede di un importante centro industriale, con stabilimenti siderurgici (tra i quali il più grande centro siderurgico d'Europa), petrolchimici, cementiferi e di cantieristica navale.

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