Portico di Livia

Portico scomparso della Roma antica

Il portico di Livia (latino: porticus Liviae) era un portico dell'antica Roma, edificato da Augusto in onore della moglie Livia Drusilla.[1][2]

Posizione del portico di Livia.

Storia modifica

Nel 15 a.C. Augusto diede inizio alla costruzione del portico sulla casa di Publio Vedio Pollione, un ricco liberto suo consigliere di cui aveva ereditato i beni. I lavori terminarono nel 7 a.C., quando il complesso fu dedicato da Livia e dal figlio Tiberio in occasione del trionfo di questi.[3] Il portico era situato sul versante settentrionale del colle Oppio, a sud del clivus Suburanus, nella zona compresa tra questa strada e le posteriori terme di Traiano.[4]

Il portico era rettangolare, lungo 115 m e largo 75 m, con un muro esterno e una doppia fila di colonne all'interno. Ciascuno dei lati lunghi aveva tre nicchie, una quadrata le altre due semicircolari; un'abside semicircolare si apriva sul lato meridionale, mentre l'ingresso era sul lato settentrionale, dove una scalinata larga 20 m portava al clivo Suburano. Al centro era eretta una struttura, identificabile con una fontana o, forse, con l'altare della Concordia eretto da Livia.

Il portico era magnifico e popolare,[5] il più importante della città dopo quelli del Campo Marzio. Era ancora menzionato nella Notitia (Regio III).

Nel 1984 degli scavi hanno riportato alla luce resti del piano di calpestio pre- e post-intervento augusteo: il portico era ancora in uso nel V secolo, mentre nel VI secolo era usato per le sepolture.

Note modifica

  1. ^ Strabone, Geografia, V, 3,8.
  2. ^ SvetonioAugustus, 29.
  3. ^ Cassio Dione, liv.23, lv.8; Svetonio, Augusto, xxix; Ovidio, Fasti, vi.639; Lucia Fanizza, Autorità e diritto, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2004, ISBN 88-8265-288-2, p. 86.
  4. ^ Il portico è raffigurato in tre frammenti della Forma Urbis Severiana (10, 11, 109).
  5. ^ Plinio il Vecchio, Storia naturale, xiv.11; Plinio il Giovane, Lettere, i.5.9; Strabone, v.236.

Bibliografia modifica

  • (EN) Samuel Ball Platner, Porticus Liviae, in A Topographical Dictionary of Ancient Rome, Oxford University Press, 1929, p. 423.

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