Premi Emmy 2015

67ª edizione della cerimonia degli Emmy

La cerimonia della 67ª edizione dei Primetime Emmy Awards (67th Primetime Emmy Awards) si è tenuta al Microsoft Theatre di Hollywood, a Los Angeles, il 20 settembre 2015.[1]

Andy Samberg ha presentato la 67ª edizione dei Primetime Emmy Awards

La cerimonia è stata presentata da Andy Samberg e trasmessa in diretta televisiva dal network Fox.[1]

In Italia è andata in onda su Rai 4[2]. Le candidature erano state annunciate da Uzo Aduba e Cat Deeley, insieme al CEO dell'Academy Bruce Rosenblum, il 16 luglio 2015 al Pacific Design Center di West Hollywood[3].

Primetime Emmy Awards modifica

L'edizione del 2015 dei Primetime Emmy Awards, rispetto alla precedente, è ritornata ad essere celebrata in una domenica di settembre, con l'introduzione di novità di rilievo nel regolamento da parte dell'Academy of Television Arts & Sciences, tra le quali[4]:

  • il numero di candidature nelle due categorie principali, miglior serie commedia e miglior serie drammatica, aumenta da sei a sette;
  • in principio le serie televisive sono considerate "commedie" se composte da episodi da non più di trenta minuti, "drammatiche" in caso contrario; tuttavia un'apposita giuria vaglierà i casi dubbi: Orange Is the New Black, l'anno precedente candidata a miglior serie commedia, è stata ad esempio ritenuta una serie drammatica[5];
  • le categorie riservate alle miniserie ospitano solo programmi in edizione limitata, ossia i programmi dalla durata complessiva entro i 150 minuti o che comunque abbiano una trama e dei personaggi non destinati a ricorrere in stagioni successive, non più candidabili a discrezione dei produttori nelle categorie per le serie drammatiche; l'anno precedente aveva infatti suscitato delle critiche la scelta di ammettere la prima stagione di True Detective tra le serie drammatiche, a differenza di altre dalle stesse caratteristiche ammesse come miniserie;
  • nelle categorie dedicate alle migliori guest star non sono più ammessi personaggi che ricorrono in più di metà degli episodi della stagione considerata;
  • la categoria miglior varietà è stata suddivisa distinguendo tra i programmi di genere talk show e quelli dedicati prevalentemente a sketch comici.

La cerimonia, presentatata da Andy Samberg, ha visto salire sul palcoscenico per annunciare i vincitori[6]: Jaimie Alexander, Anthony Anderson, Adrien Brody, Mel Brooks, Reg E. Cathey, James Corden, Jamie Lee Curtis, Joan Cusack, Viola Davis, Tina Fey, Will Forte, Lady Gaga, Ricky Gervais, Maggie Gyllenhaal, Colin Hanks, Marcia Gay Harden, Lena Headey, Taraji P. Henson, Terrence Howard, LL Cool J, Mindy Kaling, Keegan-Michael Key, Jimmy Kimmel, Zachary Levi, Rob Lowe, Jane Lynch, Margo Martindale, Ben McKenzie, Seth Meyers, John Oliver, Jordan Peele, Amy Poehler, Emma Roberts, Gina Rodriguez, Tracee Ellis Ross, Fred Savage, Liev Schreiber, Amy Schumer, John Stamos, Eric Stonestreet, Kerry Washington e Bradley Whitford. Tracy Morgan ha presentato il premio miglior serie drammatica in chiusura della cerimonia.

Il Trono di Spade, riconosciuta miglior serie drammatica, è stata la serie televisiva più premiata, prevalendo complessivamente in dodici diverse categorie. Veep - Vicepresidente incompetente è stata eletta miglior serie commedia, risultando anche la comedy più premiata insieme a Transparent, ottenendo cinque statuette. Olive Kitteridge e Bessie sono stati la miglior miniserie e il miglior film per la televisione. Viola Davis è diventata la prima donna afroamericana a vincere il premio alla miglior attrice protagonista in una serie drammatica, mentre Allison Janney ha conquistato il suo sesto Emmy in carriera vincendo nella categoria miglior attrice non protagonista in una serie commedia[7]. Il premio miglior attrice protagonista in una commedia è andato per il quarto anno consecutivo a Julia Louis-Dreyfus, che arriva a sette statuette vinte in carriera contando anche quella ottenuta come produttrice per il premio alla miglior serie commedia, mentre Jon Hamm ha vinto il premio al miglior attore in una serie drammatica, categoria in cui era stato candidato anche nei sette anni precedenti senza mai vincere[7].

Per quanto riguarda le candidature, annunciate il 16 luglio 2015[3], tra le serie più nominate, spiccavano Il Trono di Spade, con 24 candidature, e American Horror Story: Freak Show, con 19 candidature, seguite al terzo posto da Olive Kitteridge, con 13 candidature[8]. Bessie e Transparent erano stati invece il film per la televisione e la serie commedia più nominati[8]. Tra i programmi e gli attori "snobbati" secondo i critici figurano la serie The Affair e Gina Rodriguez, che durante il precedente mese di gennaio erano stati premiati ai Golden Globe[9].

Segue l'elenco delle categorie premiate durante la cerimonia del 20 settembre con i rispettivi candidati[3][10]. I vincitori sono indicati in cima all'elenco di ciascuna categoria. A seguire anche l'elenco delle altre categorie premiate durante la precedente cerimonia dei Primetime Creative Arts Emmy Awards.

Programmi televisivi modifica

Miglior serie drammatica modifica

Miglior serie commedia modifica

Miglior miniserie modifica

Miglior reality competitivo modifica

Miglior varietà talk show modifica

Miglior varietà di sketch modifica

Recitazione modifica

Miglior attore protagonista in una serie drammatica modifica

Jon Hamm e Viola Davis, miglior attori protagonisti in una serie drammatica

Miglior attrice protagonista in una serie drammatica modifica

Miglior attore protagonista in una serie commedia modifica

Miglior attrice protagonista in una serie commedia modifica

 
Julia Louis-Dreyfus è stata riconosciuta per il quarto anno consecutivo miglior attrice in una serie commedia

Miglior attore protagonista in una miniserie o film modifica

Miglior attrice protagonista in una miniserie o film modifica

Miglior attore non protagonista in una serie drammatica modifica

 
Peter Dinklage, miglior attore non protagonista in una serie drammatica

Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica modifica

Miglior attore non protagonista in una serie commedia modifica

Miglior attrice non protagonista in una serie commedia modifica

Miglior attore non protagonista in una miniserie o film modifica

 
Bill Murray, miglior attore non protagonista in una miniserie o film

Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film modifica

Regia modifica

Miglior regia per una serie drammatica modifica

Miglior regia per una serie commedia modifica

 
Jill Soloway, autrice e regista di Transparent

Miglior regia per un film, miniserie o speciale drammatico modifica

Miglior regia per un varietà modifica

Sceneggiatura modifica

Miglior sceneggiatura per una serie drammatica modifica

David Benioff e D.B. Weiss, autori de Il Trono di Spade

Miglior sceneggiatura per una serie commedia modifica

Miglior sceneggiatura per un film, miniserie o speciale drammatico modifica

Miglior sceneggiatura per un varietà modifica

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Matt Webb Mitovich, Andy Samberg to Host Emmy Awards, in TVLine, Penske Media Corporation, 12 marzo 2015. URL consultato il 6 aprile 2015.
  2. ^ Antonio Genna, Agenda Rai 4 #64 – Le prime serate da domenica 20 a sabato 26 settembre 2015 – Questa notte la diretta degli Emmy Awards 2015, in Antonio Genna Blog, 20 settembre 2015. URL consultato il 20 settembre 2015.
  3. ^ a b c (EN) Emmy Nominations: The Complete List, in The Hollywood Reporter, 16 luglio 2015. URL consultato il 16 luglio 2015.
  4. ^ (EN) Michael O'Connell, Emmys Change Rules: 7 Series Nominees, Comedy Defined as Half-Hours, in The Hollywood Reporter, 20 febbraio 2015. URL consultato il 6 aprile 2015.
  5. ^ (EN) Nellie Andreeva, Emmys: 'Orange Is The New Black' To Run As Drama, Ruled Ineligible For Comedy Race, in Deadline, Penske Media Corporation, 20 marzo 2015. URL consultato il 6 aprile 2015.
  6. ^ (EN) Final Presenters Announced for 67th Emmys, in Emmys.com, Academy of Television Arts & Sciences, 18 settembre 2015. URL consultato il 19 settembre 2015.
  7. ^ a b (EN) Brandon Griggs, 'Thrones,' 'Veep,' 'Kittredge' big winners at Emmys, in cnn.com, 21 settembre 2015. URL consultato il 21 settembre 2015.
  8. ^ a b (EN) Lesley Goldberg, Emmys by the Numbers: Nominations by Series, Network, in The Hollywood Reporter, 16 luglio 2015. URL consultato il 16 luglio 2015.
  9. ^ (EN) James Hibberd, Emmy nominations: The most shocking snubs, in Entertainment Weekly, Time Inc., 16 luglio 2015. URL consultato il 16 luglio 2015.
  10. ^ (EN) Emmy Awards: The Complete Winners List, in The Hollywood Reporter, 20 settembre 2015. URL consultato il 21 settembre 2015.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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