Prigionieri di guerra tedeschi negli Stati Uniti d'America

I prigionieri di guerra tedeschi negli Stati Uniti sono stati cittadini e militari tedeschi che, durante la prima e la seconda guerra mondiale, vennero internati in vari campi di prigionia.

I principali campi per prigionieri di guerra negli Stati Uniti nel giugno 1944
L’ingresso di Camp Swift in una foto del 1944

La prima guerra mondiale modifica

L'entrata in guerra degli Stati Uniti durante la prima guerra mondiale avvenne circa un anno e sette mesi prima della fine del conflitto, dunque solo un numero relativamente ridotto di prigionieri di guerra tedeschi furono deportati in America[1]. La maggior parte erano marinai della Marina imperiale catturati lontano dai campi di battaglia in Europa[2].

Durante la Grande Guerra il Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti individuò tre località dove creare dei campi di prigionia: Fort McPherson e Fort Oglethorpe in Georgia e Fort Douglas nello Utah[3]. In quest'ultimo erano detenuti 406 prigionieri tedeschi mentre a Fort McPherson ve n'erano 1.373[4]. Le poche decine di tedeschi che morirono durante la prigionia vennero sepolti nei cimiteri di Chattanooga e Fort Lyon, in Colorado, oppure a Fort Douglas (Utah)[5].

La seconda guerra mondiale modifica

A seguito dell'ingresso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale nel 1941, il governo britannico chiese di trasferire in America migliaia di prigionieri di guerra tedeschi[6]. L'esercito statunitense era però impreparato a gestire questa situazione sia a causa di un limitato addestramento in materia sia per la mancanza di strutture logistiche adeguate[7]. Inoltre il governo statunitense temeva che ciò potesse creare preoccupazione nell'opinione pubblica e problemi di sicurezza[6].

Complessivamente, durante la Seconda Guerra Mondiale, circa 425.000 prigionieri di guerra tedeschi vennero internati in 700 campi[8] collocati in 46 stati. Si tratta comunque di una stima che potrebbe non tenere in considerazione strutture usate temporaneamente o “succursali” di campi principali[9].

Condizioni di vita modifica

Nel rispetto della Convenzione di Ginevra il Governo degli Stati Uniti pagò ai prigionieri di guerra un salario[10] e permise a coloro i quali vollero lavorare presso fattorie o fabbriche di essere retribuiti[11].

Le condizioni di vita nei campi sono state definite “severe ma equanimi”[12] e meno dell'1% dei prigionieri cercò di fuggire[13] (anche perché le possibilità di tornare in Germania erano molto remote)[14].

Note modifica

  1. ^ America in the Great War, EyeWitness to History,
  2. ^ Blow Up Corman, Interned Gunboat, The New York Times, April 8, 1917.
  3. ^ Yockelson, Mitchel, The War Department: Keeper of Our Nation's Enemy Aliens During World War I, Presentazione all'incontro annuale della Society for Military History, April 1998.
  4. ^ Cunningham, Raymond K., Jr.,"Fort Douglas War Prison Barracks Three Prisoners Of War", University of Utah Records Center.
  5. ^ Copeland, Susan, Foreign Prisoners of War, The New Georgia Encyclopedia.
  6. ^ a b Bowman, Michael, World War II Prisoner of War Camps, The Encyclopedia of Arkansas History and Culture
  7. ^ Krammer, Arnold P., German Prisoners of War, Handbook of Texas Online. Texas State Historical Association
  8. ^ http://www.msnbc.msn.com/id/6491844/ns/us_news/"Day of mourning will honor German POWs held in U.S.", msnbc.msn.com, November 15, 2004
  9. ^ Billinger, Robert D., Jr., Enemies and Friends: POWs in the Tar Heel State, Tar Heel Junior Historian 47:2 (Spring 2008). North Carolina Museum of History
  10. ^ Thompson, Antonio (2010). Men in German Uniform: POWs in America during World War II. University of Tennessee Press. ISBN 1572337281
  11. ^ Garcia, Malcolm J.,German POWs on the American Homefront, Smithsonian.com, September 16, 2009
  12. ^ Camp Algona POW Museum: Culture Exhibit Archiviato il 25 luglio 2011 in Internet Archive.
  13. ^ Garcia, Malcolm J., German POWs on the American Homefront, Smithsonian.com
  14. ^ Pepin, John, POW Camps In the U.P., The Mining Journal, Marquette Michigan.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica