Il prisma di Porro, dal nome dell'ideatore accademico Italiano Ignazio Porro (1801 – 1875), è un sistema di riflessione della luce, costituito da un singolo blocco di vetro ottico, lavorato e lucidato in modo specifico. Viene utilizzato generalmente in modo più pratico ed economico, rispetto a due specchi, i quali sarebbero da allineare in modo molto preciso. Le immagini che attraversano un singolo prisma di Porro (come in foto a fianco) appaiono speculate destra-sinistra, oppure capovolte sotto-sopra, a seconda della posizione del prisma rispetto all'orientamento dell'immagine.

Riflessione interna totale in prisma di Porro semplice
Doppio prisma di Porro

L'utilizzo più conosciuto di questa tipologia di prisma, è quello di un accoppiamento a due blocchi ortogonali (l'uno dall'altro - come nel disegno a fianco), e serve per raddrizzare completamente le immagini degli obiettivi (di cannocchiali e di binocoli prismatici), che naturalmente arrivano speculate e capovolte (invertite), dopo la rifrazione attraverso la lente.

Viene adoperato anche in altre apparecchiature ottiche, come in piccoli telescopi e su alcune fotocamere e videocamere digitali, ma anche in vari sistemi elettro-ottici (IR, Laser, lettori CD, ecc).