Prix de Rome

borsa di studio francese per la formazione di giovani artisti in Italia
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Il Prix de Rome è stata una borsa di studio istituita dallo Stato Francese per gli studenti più meritevoli nel campo delle arti. Ai vincitori era data la possibilità di studiare all'Accademia di Francia a Roma, fondata da Jean-Baptiste Colbert nel 1666.

Storia modifica

Nacque nel 1663 in Francia sotto il regno di Luigi XIV come ricompensa annuale a giovani e promettenti pittori, scultori e architetti che dimostrassero la loro superiorità in una impegnativa competizione ad eliminazione con i propri pari. Le categorie di gara erano pittura, scultura, architettura e incisione all'acquaforte: nel 1803 venne aggiunta anche composizione musicale.

Sotto l'Ancien Régime il conferimento della borsa di studio e del soggiorno a Roma (ospitati presso l'Accademia di Francia a Roma) erano determinati solo dal favore reale, e non dalla vittoria al concorso. L'artista pensionnaire risiedeva a Roma per un periodo variabile da 2 a 4 anni, allo scopo di formarsi a contatto con i modelli dell'antichità e dell'Italia del Rinascimento; il soggiorno poteva anche essere prolungato, a giudizio del direttore dell'Accademia. Gli artisti partivano in gruppo, e l'esperienza del viaggio in Italia era già parte del percorso formativo, una sorta di anticipazione del Grand Tour.

Il Prix de Rome fu aperto alle donne solo dal 1903, soprattutto grazie all'intensa azione militante della scultrice Hélène Bertaux. La prima vincitrice fu la scultrice Lucienne Heuvelmans, nel 1911. Nel 1913, poi, Lili Boulanger fu la prima donna premiata nella categoria composizione musicale.

Il concorso fu temporaneamente interrotto nel 1915-18 durante la Prima guerra mondiale e poi durante la Seconda guerra mondiale. La competizione per il premio venne abolita nel 1968 dal ministro della Cultura André Malraux; il premio tuttavia esiste ancora, e le borse di studio vengono conferite in base ad una selezione su curriculum gestita dal Ministero della cultura. Alle discipline tradizionali se ne sono aggiunte altre, fin qui trascurate o nuove (letteratura, audiovisivi, restauro).

Nel 1984 il concorso è stato aperto anche agli stranieri; i borsisti vincono un soggiorno romano (a Villa Medici) per un periodo da 6 a 18 mesi (eccezionalmente due anni).

Altre nazioni modifica

Oltre alla Francia, sono numerosi Paesi che oggi offrono i propri Prix de Rome: tra questi il Belgio, il Canada, i Paesi Bassi. Negli Stati Uniti d'America un premio annuale, il Rome Prize, è offerto direttamente dall'Accademia americana a Roma.

Elenco dei vincitori per l'architettura modifica

Elenco dei vincitori per la pittura modifica

Il premio per la pittura fu inaugurato nel 1663 e ufficialmente nel 1667 dall'Académie royale de peinture et de sculpture Per 300 anni infatti, la vittoria al Gran Prix de Rome di pittura è stato il più alto onore a cui un artista di qualsiasi parte del mondo potesse aspirare, dato l'effetto sull'attenzione della stampa internazionale nonché la fama (e le prospettive di guadagno) che riusciva a dare.

Tra gli artisti più famosi a competere nel campo della pittura, senza raggiungere la vittoria o nemmeno una menzione d'onore, possiamo citare Eugène Delacroix, Édouard Manet e Edgar Degas; Jacques-Louis David tentò il suicidio dopo aver perso la competizione per tre anni di seguito.

Interruzione per la Rivoluzione francese

Elenco dei vincitori per la scultura modifica

Elenco dei vincitori per l'incisione modifica

Elenco dei vincitori per la musica modifica

Note modifica

  1. ^ artnet.com: Resource Library: Durameau, Louis-Jacques Date 25/10/09 (EN)
  2. ^ Jeanne Louise Milde. Enciclopédia Itaú Cultural. (PT)

Bibliografia modifica

  • M. A. Duvivier, Liste des élèves de l’ancienne école académique et de l’école des Beaux-Arts, qui ont remporté les grands prix, Archives de l’art français 1857-1858 p. 273 et suiv. lire en ligne
  • Jules Guiffrey, Liste des pensionnaires de l’Académie de France à Rome : donnant les noms de tous les artistes récompensés dans les concours du prix de Rome de 1663 à 1907, Paris, Firmin-Didot, 1908
  • Jean Guillemain, "La section de gravure en médailles à la Villa Médicis (1805-1970)", dans L’Académie de France à Rome aux XIXe et XXe siècles : entre tradition, modernité et création [actes du colloque de Rome, 25-27 septembre 1997], Rome, Paris, 2002, p. 15-46. lire en ligne [archive]
  • Julia Lu et Alexandre Dratwicki, Le Concours du prix de Rome de musique (1803-1968), Lyon, Symétrie, 2011, 912 p. ISBN 978-2-914373-51-7
  • Chantal Lecas, Jean-Pierre Martinon, Gérard Ollivier, Éducations et carrières d'architectes Grands prix de Rome et primés à ce concours (emprises, empreintes, empires). Paris, EA Paris-Conflans, Groupe d'études architecturales et archéologiques XIXe siècle. 6 volumes : tome 2. Listes d'excellence (liste exhaustive de tous les logistes avec leurs ateliers et leurs envois) ; tome 3. Denfler en son atelier, 119 p. ; tome 4. Nos architectes 34 p. ; tome 5. Éléments lacunaires de bibliographie, 90 p. ; tome 6. Index.
  • David de Pénanrun, Roux et Delaire, Les architectes élèves de l'école des beaux-arts (1793-1907), Librairie de la construction moderne, 2e éd., 1907 (lire en ligne) [archive]

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