Procervulus

genere di animali della famiglia Cervidae

Il procervulo (gen. Procervulus) è un mammifero artiodattilo estinto, appartenente ai cervidi. Visse tra il Miocene inferiore e il Miocene medio (circa 18 - 10 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa occidentale. È considerato uno dei cervidi più primitivi.

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Procervulus
Cranio e mandibola di Procervulus
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Sottordine Ruminantia
Famiglia Cervidae
Genere Procervulus

Descrizione modifica

Questo animale era della statura di un camoscio, e la corporatura era piuttosto snella. Il cranio era dotato di un paio di esili appendici frontali, impiantate sopra le orbite e dirette verso l'alto. Alla sommità queste corna terminavano in una breve diramazione; solo la parte sommitale veniva perduta periodicamente e sostituita da una formazione analoga. Nel corno completo non era ancora visibile alcuna distinzione tra elemento caduco e stelo perenne, come invece avviene nei palchi dei cervidi attuali.

Un'altra caratteristica di Procervulus era data dai lunghi canini superiori, a forma di falce; a causa di questa caratteristica (e anche delle piccole corna) Procervulus assomigliava all'attuale cervo muntjak.

Classificazione modifica

I fossili di Procervulus vennero descritti per la prima volta da Gervais nel 1849, sotto il nome di Antilope dichotoma; lo studioso ritenne infatti che i resti delle appendici biforcate appartenessero a un'antilope. Solo in un secondo momento altri resti di animali simili vennero descritti da Gaudry (1877) e attribuiti a un nuovo genere di cervidi, Procervulus appunto. A questo genere sono attribuite varie specie: la più antica è Procervulus praelucidus del Miocene inferiore, che in seguito diede origine a P. dichotomus, una specie ben nota grazie a numerosi ritrovamenti in varie parti d'Europa. Un'altra specie è P. ginsburgi, che sembra aver sviluppato una diversa linea evolutiva nel corso del Miocene inferiore.

 
Cranio e corna di Procervulus

All'interno del genere Procervulus sembra esserci stata un'evoluzione verso una sostituzione delle appendici frontali più regolare; ciò suggerirebbe una correlazione con il cambio climatico che si verificò durante il Miocene, da condizioni più calde e subtropicali a un clima più temperato con una stagionalità più marcata (Azanza, 1993).

 
Corna di Procervulus dichotomus

Procervulus appartiene chiaramente ai cervidi, anche se la struttura delle corna è così primitiva da escluderlo dal ceppo comprendente le forme odierne. Si suppone che Procervulus fosse affine a Lagomeryx, un altro cervide di statura ridotta e dalle corna ancora prive di veri e propri palchi. I primi cervidi dotati di strutture moderne apparvero pochi milioni di anni più tardi, e appartengono ai generi Dicrocerus, Heteroprox ed Euprox.

Paleobiologia modifica

Nel corso del Miocene in Europa avvenne un cambiamento climatico notevole: il passaggio da condizioni subtropicali a temperate ebbe un grande impatto sulla fauna. Lo stesso Procervulus provò ad adattarsi alle variate condizioni climatiche: l'analisi dell'altezza delle corone dei molari e dell'usura dentale indica che P. ginsburgi adottò una strategia simile a quella degli ungulati dal nutrimento misto (foglie ed erbe), al contrario di quanto classicamente ritenuto (ovvero che i primi cervidi fossero solo mangiatori di foglie). In ogni caso, questa strategia fu meno efficace di quella adottata da altri artiodattili più specializzati (i bovidi), e Procervulus si estinse nel corso del Miocene medio.

 
Palco di Procervulus aurelianensis (= P. praelucidus)

Bibliografia modifica

  • F. Roman and J. Viret. 1934. La faune de mammiferes du Burdigalien de la Romieu. Memoires de la Societe Geologique de France 21:1-67
  • L. Ginsburg. 1967. Une faune de mammiferes dans l'Helvetien marin de Sos (Lot-et-Garonne) et de Rimbez (Landes). Bulletin de la Societe geologique de France 7(9):5-18
  • C. Bulot, L. Ginsburg, and P. Tassy. 1992. Le gisement a mammiferes miocenes de Castelnau-d'Arbieu (Gers). Donnees nouvelles et implications biostratigraphiques. Comptes Rendus de l'Academie des Sciences de Paris 314 (II):533-537
  • B. Azanza. 1993. Systématique et évolution du genre Procervulus, cervidé (Artiodactyla, Mammalia) du Miocène inférieur d'Europe. C R Acad Sci Paris, s. II, 316:717-723.
  • Rössner, G. 1995. Odontologische und schädelanatomische Untersuchungen an Procervulus (Cervidae, Mammalia). Münchner Geowissenschaftliche Abhandlungen Reihe A: Geologie und Paläontologie 29:1-128.
  • DeMiguel, D., M. Fortelius, B. Azanza and J. Morales. 2008. Ancestral feeding state of ruminants reconsidered: earliest grazing adaptation claims a mixed condition for Cervidae. BMC Evolutionary Biology 8:13. doi:10.1186/1471-2148-8-13
  • DeMiguel, D., Azanza, B., Morales, J. (2010): Trophic flexibility within the oldest Cervidae lineage to persist through the Miocene Climatic Optimum. Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, 289: 81-92.

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