Processi di nobiltà

Un processo di nobiltà è l'articolato e formalizzato procedimento volto ad accertare lo status dei candidati che desiderano essere ricevuti in un determinato ordine cavalleresco. È composto da un fascicolo che contiene tutta la documentazione necessaria a corroborare i requisiti d'idoneità che ogni ordine regola secondo i propri statuti, costituzioni o codici. Vi sono dei documenti comuni (nascita, battesimo, matrimonio, attestato di moralità ecc.) e altri specifici per alcune categorie (prove nobiliari, alberi genealogici, stemmi ecc.). Il fascicolo è posto "sotto processo" dagli organi preposti ed esaminato nei suoi contenuti.

Albero della famiglia Falletti

Santa Sede modifica

La Santa Sede ha visto due soli conferimenti concessi su prove di nobiltà: la Milizia Aurata o Speron d'Oro, "usata"[non chiaro] per secoli, quale titolo di rango e nobilitazione (fino al 1841), primo conferimento pontificio, in senso storico, a pretendere e riconoscere nobiltà gentilizia, nonché a concedere nobiltà ereditaria; sostituito poi, con analogo valore, dall'Ordine Piano e in particolare dal Cavalierato di Prima Classe, poi di Gran Croce, fondato da Pio IX e anch'esso denobilitato da Pio XII nel 1939.[1]

Dal 1939 la Santa Sede ha solo titoli di merito.

Sovrano Militare Ordine di Malta modifica

A titolo indicativo per la ricezione nel Sovrano Militare Ordine di Malta in qualità di Cavaliere di Grazia e Devozione sono richiesti i seguenti documenti:

  • a) Istanza rivolta al Principe Gran Maestro;
  • b) atto di battesimo dell'aspirante, dei genitori e degli avi paterni e materni, nonché atto di matrimonio religioso o di stato libero dell'aspirante;
  • c) curriculum vitae;
  • d) certificato di moralità e di cattolico praticante, relativo all'aspirante, rilasciato dal parroco;
  • e) atto di matrimonio religioso dei genitori e degli avi paterni e materni;
  • f) atto di battesimo e matrimonio religioso degli ascendenti paterni a comprova della filiazione legittima della famiglia stessa;
  • g) documenti in originale o copie autentiche rilasciate da pubblici archivi a comprova della nobiltà almeno centenaria della famiglia paterna;
  • h) albero genealogico con lo stemma miniato a colori con la seguente dichiarazione munita dalle firme e sigilli di due Cavalieri di Giustizia, di Obbedienza o di Onore e Devozione dell'Ordine presentatori e fidejussori: "Attestiamo sub fide nobilium esserci pienamente noto che il... è persona di ineccepebile moralità e di perfetta condotta cavalleresca";
  • i) oltre al requisito della nobiltà di almeno cento anni per il quarto paterno, il candidato deve dimostrare la prova dei legittimi matrimoni degli avi materni, e che la famiglia della madre possiede o la nobiltà seppure personale, oppure che da tre generazioni gode di dignitosa posizione sociale.[2]

Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio modifica

A titolo indicativo per la ricezione nel Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio in qualità di Cavaliere di Jure Sanguinis sono richiesti i seguenti documenti:

  • a) Istanza rivolta al Principe Gran Maestro;
  • b) istanza rivolta alla Reale Deputazione dell'Ordine;
  • c) atto di battesimo dell'aspirante, dei genitori e degli avi paterni e materni, nonché atto di matrimonio religioso o di stato libero dell'aspirante;
  • d) curriculum vitae;
  • e) certificato di moralità e di cattolico praticante, relativo all'aspirante, rilasciato dal parroco;
  • f) atto di battesimo e matrimonio religioso dei genitori e degli ascendenti paterni a comprova della filiazione legittima della famiglia stessa;
  • g) documenti in originale o copie autentiche rilasciate da pubblici archivi a comprova della nobiltà almeno duecentenaria della famiglia paterna;
  • h) albero genealogico con lo stemma miniato a colori;
  • i) oltre al requisito della nobiltà di almeno duecento anni per il quarto paterno, il candidato deve dimostrare la prova dei legittimi matrimoni degli avi materni, e che la famiglia della madre possiede o la nobiltà centenaria, o personale, oppure che da tre generazioni gode di dignitosa posizione sociale.[3]

Note modifica

  1. ^ Vedere: Cesare Brancaleone, "Legislazione Nobiliare Pontificia-La Nobiltà Romana", Rivista Araldica, Collegio Araldico Romano, 1903 e Temistocle Bertucci, Titoli Nobiliari e Cavallereschi Pontifici, Collana di Monografe Storico-Genealogico-Cavalleresche "Mentore",Roma, 1925 (Anastatica: Edizioni C.L.D. Libri, 2009).
  2. ^ Pier Felice degli Uberti "La storia della tua famiglia" Milano 1995 Giovanni De Vecchi Editore pag. 128-129
  3. ^ Pier Felice degli Uberti "La storia della tua famiglia" Milano 1995 Giovanni De Vecchi Editore pag. 130-131

Bibliografia modifica

  • Andrea Borella, Annuario della nobiltà italiana nuova serie, Milano, 2000.
  • Fabio Cassani Pironti, "Ordini in ordine", Roma, 2004.
  • Pier Felice degli Uberti "La storia della tua famiglia" Milano 1995
  • Claudio Donati, L'idea di nobiltà in Italia: secoli XIV-XVIII, Roma - Bari, 1988
  • Libro d'Oro della Nobiltà Italiana (Collegio Araldico Romano) Ettore Gallelli -editore

Voci correlate modifica